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Sono passati venti minuti di silenzio dopo quello che gli ho domandato. Non mi ha ancora risposto. Sto per staccarmi pensando di aver esagerato con questa domanda, lui mi rimette come prima, stringendomi più forte però.
“ non pensavo che avresti mai potuto chiedermi questo. Anzi credevo di dovertelo chiedere io tra un paio di mesi. Non ho risposto subito perché mi hai spiazzato davvero”
“ ma se credi che sia troppo presto: ecco possiamo pure aspettare. Stiamo insieme da quasi tre mesi e più... Forse è solo un vedere troppo avanti. ” scuote la testa baciandomi la fronte.
“ non credo sia troppo presto. Penso che, invece, hai chiesto la cosa più bella. Non sapevo se tu fossi pronta a questo passo, una convivenza è davvero un passo importante e.. non ti avrei mai obbligata a fare quello che non avresti voluto.  ” respira “alla fine io e te già viviamo insieme anche senza chiederlo. Ci siamo scegli quel giorno dell'intervista e io ti scelgo tutti giorni. Perché questo che voglio. ”
“ anche io" mi bacia.
“ senti di dover venire qui ben venga. Io sono felice. Per te c'è tutto il posto che tu vuoi. ”
“ era la risposta che mi aspettavo. Non è quanto tempo si sta insieme ma come” sorride.
“ quindi come lo dici a tuo padre? Devo prepararmi al peggio?”
“ dai! Lo sai che un po' in fondo ti vuole bene”
“ uh! Molto in fondo amo! Guarda che resti sempre sua figlia, oltretutto, l'unica femmina” ride.
“ beh, prima o poi dovrà farsene una ragione che me ne andrò di casa. Poi: ti ricordo che sto più qui che da loro, è ancora non sei morto ”
“ è solo perché sanno e sa che poi torni. ”
“ si ma non credo che pensi : che giochiamo a carte la notte eh!”
“ amore tu giochi troppo con il fuoco. Un conto è pensare che ovviamente credo sia normale, un conto è vedere: mia figlia sta con il suo fidanzato tutta la vita”
“ secondo me la fai troppo tragica. Alla fine se non si fidavano di te non sarei qui ora”
“ ma si fidano di te in primis,poi di me. ”
“ è uguale. Non ti succederà nulla. Glielo dirò non appena finisco l'articolo su delle ragazze che vivono qui a Roma. ”
“ aspetta non vai alla partita questa settimana?” scuoto la testa.
“ è perché scusa? Quello è il tuo posto, non penserai mica di mollarlo?” mi chiede un po' arrabbiato. Non mollo quel posto e non mollerò nessuno.
“ ho una riunione questa settimana con dei ragazzi che vogliono parlarmi di cose importanti come emigrazione. Credo di voler spaziare anche in questo modo. Non mollerò il posto in cui sono sempre stata, ma allo stesso tempo non sono solo una giornalista sportiva. "
“ non lo fai per Riccardo vero?” scuoto di nuovo la testa in segno di negazione. Quel ragazzo per me valeva meno di zero, figuriamoci se non andavo a fare il mio lavoro solo perché c'era lui.
“ non lo faccio per via delle sue continue cazzate. Ma perché voglio crescere nel mio lavoro in tutto quello che faccio. Quando mi hanno assegnato l'intervista a te sarebbe dovuta essere la mia unica intervista al giocatore più famoso. Poi mi è stato dato il compito di seguirvi, ma se non ci fosse stato quel casino io forse non sarei nemmeno qui adesso. Davvero Simo, di Riccardo non mi importa, se sta lontano da te, da me e da noi” gli dico baciandolo. Mi stringe con tutte due le braccia da quando a tolto il tutore senza fare però troppa pressione al braccio.
“ ti amo” sussurra al mio orecchio dopo essersi staccato dalle mie labbra.
“anche io piccolo principe”

La mia essenza. Il mio tutto. Il mio amante. Il mio uomo. Il mio ragazzo. Il mio cuore. Il mio principe che tanto ho sognato. Sono tra le sue braccia nulla può cambiare.

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