Chiudo il cassetto dei calzini di casa mia. Ormai vivo da tempo da solo, la solitudine l'ho sentita da sempre, ci deve essere sempre qualcuno in grado di riempire quello spazio vuoto che ti sei creato.
Neanche la mia ex era riuscita a farlo nonostante siamo stati insieme per un po' di tempo, lei non era stata nemmeno pronta a venire neanche ad una partita e ogni volta che tornavo a casa, non voleva che parlassi di niente. Ero bloccato.Questa mattina ho parlato seriamente di quello che sento con Emma, con mia madre, mi sono aperto con lei. Mi ha chiaramente fatto capire che chi rischia non avrà rimpianti. Se mi sento pronto dentro di poter stare con lei devo fare questo. Vorrebbe conoscerla, ma io non sono pronto ancora,non voglio correre. Già parlarne con lei è un passo avanti per me. Di solito non riesco proprio a bloccarmi con lei, perché mi vergogno tantissimo a parlare dei miei sentimenti. Riesco più con mia sorella o con Filippo.
Finisco di vestirmi per andare a prenderla, ho deciso che la porterò qui, ho già prenotato una pizza margherita grande da dividere insieme. Voglio stare esclusivamente con lei senza avere nessuno intorno. Scendo le scale passando per il corridoio finché esco definitivamente di casa dopo aver preso tutto. Prendo la macchina e raggiungo la casa di Emma.«Piccola sono di sotto ❤️» invio il messaggio su WhatsApp è aspetto che scenda. Dopo dieci minuti eccola arrivare in jeans e maglione con la giacca nel braccio e la borsa tra le mani.
“ ciao. Scusa il ritardo non riuscivo a trovare le chiavi per entrare in casa.”
“ non ti preoccupare. Anzi mettiti la giacca che sta facendo freddo!” le dico premuroso prendendole la borsa dalla mano e aiutandola a mettersi la giacca. Subito dopo mi abbraccia. Questi gesti inaspettati mi facevano sciogliere il cuore.
“ possiamo andare? Qui sotto mi prende l'ansia!” mi chiede guardandomi. Annuisco tranquillamente, sicuro sapendo che suo padre potesse essere affacciato o potesse vederci la metteva a disagio. Entrambi non eravamo pronti per delle spiegazioni ai nostri familiari, anche se io già avevo già parlato con mia madre.
“ dove andiamo?”
“A casa mia” le dico con la tranquillità che mi accomuna. Sbarra subito gli occhi.
“ in che senso?”
“stai tranquilla non verrai i miei. Non ti devo presentare a nessuno. Come sai vivo da solo è voglio passare del tempo con te senza stare in mezzo alla gente”
“ sei sicuro di ciò che stai facendo? Portarmi a casa tua è un passo veramente importante Simone”
“ mai stato più sicuro in vita mia” affermò convinto.
“ d'accordo allora!” sorrido. Metto in moto la macchina è parto verso casa mia. Appoggio la mano sulla sua coscia di tanto in tanto lei non la sposta ma ci appoggia la mano sopra accarezzandomi la pelle. Nessuna aveva mai avuto questo gesto nei miei confronti - di solito o veniva tolta o nemmeno considerata - era importante questa cosa per me.
“ siamo arrivati” dico.
“ vivi in un palazzo?”
“l'entrata è come in un palazzo ma al suo interno c'è un pianerottolo con diverse case indipendenti. Ho una casa veramente per conto mio. Nessuno rompe le scatole!”
“ e io che pensavo avessi una villa” mi prende in giro.
“ me la potrei pure per mettere una villa, ma preferisco stare in mezzo alle persone comuni, sono famoso è vero allo stesso tempo non riesco a vedermi con un enorme casa. ”
“ allora andiamo su!” scendiamo insieme, camminiamo sul marciapiede: è poi spingo il cancello grande la faccio entrare per prima e poi la seguo.
“wow!” esclama guardandosi intorno. Prendo la sua mano portandola davanti alla mia casa.
“se non ti senti a tuo agio o che sia troppo presto dimmelo, andiamo da qualche altra parte” sono preoccupato di quello che potrebbe pensare. Non voglio di certo correre troppo, potrebbe essere un gesto affrettato questo, ma allo stesso tempo è l'unico posto dove possiamo stare tranquilli.
“ apri la porta su!” mi invita ad aprire. Annuisco sorridendo. Per un attimo ho creduto che volesse andare via. Paranoie inutili le mie!
Faccio scattare la serratura, spingo il portoncino ed entriamo insieme all'interno.
“ che bella casa che hai!”
“ grazie. Accomodati, fai come se fossi a casa tua. ”
“ per dire che una casa da comuni mortali - ride - è bella spaziosa. C'è anche la scala che ti porta al piano di su. ”
“ si. Di sopra c'è un bagno e due stanze da letto. ”
“ questo salone non è nemmeno la metà di casa mia” rido io stavolta. Ci sediamo sul divano.
“ come mai non sei stata a lavoro oggi? È successo qualcosa?”
“ no. In realtà Helen mi ha chiamato ieri notte che c'erano dei lavori all'interno dell'agenzia, è quindi non siamo potuti andare. Sono stata con Julia tutto il pomeriggio”
“ non era amica delle altre due?” domandò curioso.
“ si, ma è stata lei se ti ricordi a svelare tutto il piano di quelle altre”
“ hai ragione. Vuoi qualcosa bere?” sono teso come una corda di violino. Mi prende la mano.
“ sembra che non mi vedi da non so quanto tempo è non sai come prendermi. Simone stai tranquillo. ”
“ non ci riesco! Nel senso che sto facendo delle cose che da tempo avevo accantonato quasi dimenticato. Averti qui mi fa stare teso, ho paura persino di sbagliare qualcosa, di eccedere a cose che non ti vanno. ” mi sorride. Quel maledetto sorriso che ogni volta mi fa sentire un ragazzo nuovo e felice.
“ te lo detto ieri: fai ciò che ti senti. Non sbagli mai quando segui l'istinto. ” deciso di sciogliermi abbracciandola. “ecco così va molto meglio”
“sai che un po' mi sei mancata”
“addirittura!? Hai battuto la testa”
“ probabile! ”
“ non so spiegarti come mi sono sentita ieri. Ma sappi che inizio a volerti bene. ”
“ah inizi? Non avevi ancora incominciato?” domandò sarcastico, lei capisce subito è scoppia in sonora risata.
“ no. Pensavo di non farlo mai è invece..” le lascio un bacio a stampo che però diventa di più perché lei si attacca al mio corpo baciandomi con più trasporto.
Le iniziative erano sempre quelle che ti facevano sentire più importante. Erano le sensazioni istintive a rendere tutto perfetto.
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...