Mi ha portata fuori per cercare di calmarmi. Tiene la distanza tra di noi, sembrava come se non volesse invadere un momento o non farsi sentire ingombrante. Raccolgo una lacrima uscita fuori controllo dal mio occhio sinistro.
“ io non ti voglio forzare a fare niente che non vuoi. Se faccio delle cose è solo perché me le sento di farle. ” confessa “ se pensi che sto invadendo la tua vita in modo sbagliato o comunque non vuoi più ricevere determinate mie attenzioni. Dimmelo e smetto” mi dice. Sento le farfalle nello stomaco.
“ credo di avertelo chiesto diverse volte di smetterla”
“ma non in questo modo. ” respira “ mi chiedevi di smetterla perché pensavi che stessi giocando. Adesso che hai capito che non è così: me lo stai domandando perché non vuoi stare male. Sono due cose diverse. ” sto zitta. “ davvero Emma. Se non vuoi più ricevere miei messaggi, miei telefonate, i regali smetto di fare tutto questo. ”
“ mi stai dicendo che...”
“ che mi faccio da parte. Si, anche se mi piaci molto.. resta che dentro di te non sei pronta per aprirmi il tuo cuore”
Mi stavo sentendo davvero piccola in questo momento. Lui mi guardava negli occhi scandendo ogni parola. Si sarebbe fatto da parte se io glielo dicessi.
“ mi sono sentita usata dalla persona che amavo tanto. Sono stata lasciata perché volevo seguire un sogno. Mi ha detto di tutto. Sono stata male. Mi sono fatta del male. ” respiro. “ io non voglio più tornare ad essere quella. Non ci voglio arrivare a pensare a togliermi la vita solo perché qualcuno non mi ha voluto bene. Non voglio pensare che: la tua vita dipenderà esclusivamente solo al basket e io sarò una statuina che ci sarà quando vorrai. ” gli dico scoppiando definitivamente a piangere. Annulla la distanza abbracciandomi, mi stringe forte, faccio lo stesso anche io stringendo per le mani la sua camicia.
“ la mia vita è il basket. Sono anche in grado di dare qualcosa a chi un giorno mi accompagnerà per la vita. Le partite prima o poi finiranno. Prima o poi mi fermerò Emma. Io non voglio trovarmi solo” sto per dire qualcosa mi frena “ non ti sto dicendo che voglio qualcuno perché mi troverei solo. Voglio qualcuno per svegliarmi la mattina è fare colazione con lei prima di allenarmi. Rientrare a pranzo è trovare qualcuno con cui discutere e chiacchierare. Che venisse ogni tanto a vedermi perché quando c'eri lì sugli spalti, io.. mi sentivo bene. Come se avessi qualcuno che mi portasse fortuna. Vorrei rientrare dopo le trasferte e poter raccontare a quella persona che è andato tutto bene e sfogarmi con lei. Farci l'amore. Ridere scherzare.
Io queste cose ho iniziato a vederle da quando sei entrata nella mia vita. Sarà sbagliato tutto questo, ma non posso negarlo, non posso fare finta che tu non esista. Che non sei dentro di me. Che non ti penso. Che non mi manchi. Che se non ti sento impazzisco. Non posso fare finta di essere geloso del tempo che passi con altre persone perché vorrei passarlo io con te.
È da dopo la mia ex che non mi sentivo così. ” mi dice quasi a voce bassa. Credo con la paura di una mia reazione. Mi aveva appena fatto una dichiarazione. “ non ti voglio obbligare a provare a frequentarci se...” mi butto sulle sue labbra. Fanculo Helen! Fanculo le paure! Fanculo tutto!
Entrambi schiudiamo le labbra dando via un bacio passionale, esplosivo, carico di brividi ed emozioni. Le sue mani sono suo miei fianchi mentre io lo tengo vicino dalla nuca. Ci baciamo per qualche minuto. Appena ci manca il fiato ci stacchiamo.
“ tutto questo è sbagliato!”
“ non se lo vuoi realmente” sussurra baciandomi lui stavolta.
Mi piaceva da morire!
È forse diventava anche qualcosa in più.
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...