Il messaggio di Emma non lo avevo capito per niente. Stasera sarebbe venuta mia sorella, uno non ne sapevo nulla,due non ricordavo che lei dovesse tornare dai suoi.
Quello stesso istante il campanello suona e mi ritrovo Sara che invade casa. La guardo.
“ non ci posso credere ”
“ scusa?”
“ Emma non è qui? L'hai mandata via?”
“ uno non conviviamo. Due non ho mandato via nessuno. Sta a casa dei suoi genitori. Non sapevo neppure che dovesse andarci. ”
“ aspetta, aspetta; stai dicendo che non vi parlate?” la guardo serio.
“ non ho detto questo. ”
“ è allora perché non è qui? "
“ non lo so. ”
“ sei solito coglione!” esclama appoggiando la borsa sul tavolo di legno.
“ io? Non ho fatto niente. Sono chiuso in casa da due settimane!”
“allora è questo il problema. Sei chiuso e non parli con la tua ragazza. ”
“ che le devo dire scusa?” domandò.
“ Simone sei fuori di capoccia. Quella sta qui da due settimane, ti sei fatto male, hai una spalla ridotta male e non parli con lei. Sei scemo o cosa?”
“ non mi pare di averla cacciata solo perché ho una spalla rotta. Semplicemente non mi va di avere un sergente che mi dice cosa devo o non devo fare" mia sorella sbarra gli occhi alle ultime mie affermazioni.
Erano passate solo due settimane, io non avevo avuto miglioramenti, anzi dall'ultima visita il medico mi aveva rimproverato di non aver preso le medicine giuste e soprattutto di non aver tenuto la fascia e il braccio fermo.
“ ma ti senti come parli? Il sergente? Ma che cazzo stai dicendo? Questa cosa di Riccardo, della spinta, del braccio ti hanno dato di matto? Non ti riconosco più Simone. Emma è sempre stata qui ad aiutarti. Mamma chiamava ed era lei a dirci delle tue condizioni. Ti pare il modo di trattarla. Se non è qui, è colpa tua!” urla guardandomi.
“ non urlare!”
“ urlo quanto cazzo voglio! Ti devi svegliare porca puttana! Perché stavolta ti lascia è addio! ” mi siedo.
“ sono stanco va bene. Io mi sento in una gabbia”
“ e fai ricadere queste cose su di lei?”
“ Sara è difficile! Davvero. Ho sempre fatto quello che amavo di più, proprio adesso che stavamo per prendere punti importanti quello mi manda in malora tutto. ”
“ è quindi? Siccome Riccardo ha fatto il coglione allora adesso ci deve passare Emma che ti sta sempre vicino?”
“ non ci riesco. Non riesco a fare finta che tutto questo mi faccia male. Se non la convolgo, è perché non voglio farle sentire ciò che provo” respiro“ mi fa tanto male che la notte non dormo. Lei deve andare a lavoro, se le chiedessi di stare sveglia lo farebbe. Ma per cosa Sara? Per uno che nemmeno la considera?”
“ sei contradditorio. Vuoi proteggerla allo stesso tempo la stai allontanando. Simone guarda che non coinvolgerla la fa solo stare che male. In amore non si può amare solo in uno ma solamente in due. ” mi sorride dopo. Mi passa la fascia. “questa la devi mettere”
“ continuare così è un incubo!” affermò iniziando a piangere.
“ecco inizia a sfogarti che forse è il caso. Se non la metti questa cosa finisci solo per continuare a non tornare in campo. ”
“ hai parlato con lei. Dite le stesse cose”
“ forse perché vogliamo il tuo bene. Vuoi davvero tornare a giocare?” annuisco “ allora inizia a seguire tutto ciò che ti hanno scritto su quella ricetta medica. ”
“e una situazione di merda!”
“ stai solamente continuando a tirarla addosso questa situazione!” respiro appoggiandomi sulla spalla.
“ ho troppo paura di tutto!"
“ parla con Emma, Simo, ti aiuterà tantissimo a capire tutto quanto!”
“ sono uno stronzo con lei”
“ pure troppo Simo"
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...