23.

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Questa è una nuova partita. Un nuovo documento da scrivere. Dopo quella chiacchierata fuori dal lavoro, Simone sì è fatto vivo un paio di volte al giorno,mi scriveva i messaggi del buongiorno e della buonanotte. Io con freddezza rispondevo.
Non so a cosa vuole giocare? Io non voglio essere la marionetta di nessuno.
“Ehi”
“ ciao Yuri, come stai?”
“ io bene. Te invece? Sei sola?”
“ si. Stavo guardando il vostro allenamento. Non è cambiato niente. ”
“ il tuo casino ha solo rafforzato il nostro gruppo. ”
“ mi dispiace per quel fatto. ”
“ tranquilla Corrado ci ha spiegato che non è colpa tua”
“ per fortuna mi ha creduta subito. ”
“ non avrebbe potuto fare altrimenti. Stasera sei dei nostri allora?”
“ io.. no Yuri non me la sento. È poi quando sto a lavoro non posso avere conversazioni con nessuno nemmeno una cena” ricordavo bene quello che mi aveva detto Helen. Mi sarei giocata questo posto. Questa opportunità di vederli giocare, di poter controllare i legami tra loro, trascrivere ogni particolare delle partite. Non volevo.
“ ci sarebbe piaciuto averti a cena con noi”
“ fate come se io ci fossi”
“ d'accordo” mi volto verso le ultime gradinate è Simone ci sta guardando con un aria di sfida. “ vado altrimenti mangerà anche a me come quella volta con Riccardo. ” lo fermo per il polso.
“ scusa? Cosa vorresti dire?”
“ che Simone è geloso di te” scoppio a ridere.
“ no, aspetta... - rido ancora - ...mi prendi in giro ovviamente. Simone geloso di me. Dai!”
“ beh non credo che ora sia molto felice che noi stiamo parlando. Non so come spiegarti che quel giorno con Riccardo c'è stata una discussione: e a lui è uscito che gli piaci ”
“ stai scherzando spero?”
“ no. Non posso dirti altro sta arrivando” Yuri si ammutolisce subito come Simone è vicino a noi.
“ di che parlate?” chiede subito.
“ ma a te non hanno mai insegnato a farti i cavoli propri? Yuri parlava di cose sue. Non credo ti debbano interessare” rispondo.
“ stamattina hai mangiato yogurt scaduto”
“ senti, sei tu che sei arrivato qui con questa aria di sfida,tra me e te non c'è niente! Te lo già detto l'altro giorno. Posso parlare e stare con chiunque non credo siano cavoli tuoi” prendo la borsa con il telefono.
“ le hai detto qualcosa? Parla?”
“ma lo vedi che attacchi tutti come se gli altri siano pronti a dire cose che non dovrebbero. Yuri non ha fatto niente, mi ha invitato a stare a cena con voi, ma il lavoro non mi permette di stare tra voi. Non posso nemmeno stare qui con te e lui. ”
“ pensi che mi beva la storia della cena. Yuri ti ha detto qualcosa di me che non ti piace” rido.
“ ti sei proprio fatto un film di quelli mentali grandi quanto un palazzo. Sei ancora qui per l'ennesima volta a non credere a ciò che ti dico, perché ti parlo poi, Simone il tuo amico non mi ha detto proprio un cazzo chiaro. Sei vuoi credermi bene se no amen! ” respira. Yuri scende i gradini è ci lascia da soli.
“ sono sempre stati così. Uno si avvicina a quella che mi guarda, è alla fine se la prendono loro. ” infilo il quaderno nella borsa.
“ loro non si prendono niente perché io non sono né tua e ne di qualcuno di loro. Simone rischio ogni giorno a stare qui con voi. Quindi basta”
“Emma”
“ non ti voglio sentire. Hai già detto abbastanza!”
“ non puoi scappare in eterno da quello che devo dirti”
“ non sto scappando! Non ti voglio proprio sentire” scendo i gradini e vado verso la macchina, mi accorgo che mi segue, alzo gli occhi al cielo. Mi ferma improvvisamente facendomi sbattere la schiena nello sportello. Si avvicina è mi bacia così all'improvviso. Un bacio a stampo. Leggero. Le farfalle nello stomaco. Riprendo lucidità è lo spingo velocemente lontano da me.
“NON CI PROVARE MAI PIÙ!” urlo andando via velocemente.
Che cazzo gli era saltato in testa a questo cristiano?

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