Ho accompagnato Simone in albergo, manca poco alla partita, non ha fatto altro che stare con il muso per tutto il tempo in macchina. Sono seduta sul bordo del letto mentre lui è sdraiato.
“ io devo giocare stasera” afferma
“ ma neanche per sogno Simone. Non ti permetto di rovinare ancora di più quello che hai costruito ”
“ è già tutto rovinato perché non capisci”
“ perché è un mese di stop e poi puoi rincomiciare ad allenarti. Invece se carichi finisci stasera stessa la stagione. ” le dico iniziando a innervosirmi.
“ io non posso stare qui. ”
“ invece ci starai. A meno che non vuoi stare negli spalti con me. Ma non vai a giocare per niente. ”
“ non sai cosa voglia dire per me restare fermo. Senza fare nessuna partita e nessun allenamento, il basket è fondamentale per me. ”
“anche la tua salute è fondamentale. Hai una spalla lesionata perché non comprendi la gravità ? Simone c'è pericolo che ti possano operare e resti altri mesi fuori. ” mi alzo per andare a bere un po' di acqua. Stava diventando pesante la situazione, volevo stargli vicino, fargli capire che questo tempo passerà. Invece, niente è più testardo di mulo.
“ il tuo discorso ci sta, ma, non con me. Non posso e non voglio restare fermo” si alza facendo peso ma si siede di nuovo velocemente. Urlando dal dolore. Non dico nulla. Voleva fare il testardo facesse pure. Controllo l'orario mi accorgo che è già ora di andare agli spalti. Respiro. Prendo la giacca.
“ dove stai andando?”
“non ho finito il mio lavoro, devo portare a termine l'articolo” gli rispondo con un tono duro.
“ perché ora sei arrabbiata con me?”
“ non lo sono”
“ Emma”
“si mi chiamo così. ”
“ puoi venire qui?” chiede.
“ dimmi . Ti ascolto. ”
“ no ti voglio vicino” Resto ferma “ Emma per favore!” mi avvicino a dove stava lui. Tenendomi comunque non troppo accanto.
“ allora...”
“ non voglio che stai con il muso”
“ ci sto perché non ascolti. Puoi fare quello che vuoi se tu lo ritieni giusto. Per me non lo è. ”
“ nessuno capirà mai..." Sbuffo.
“ quando la finirai di pensare solamente al fatto che mai nessuno potrà comprenderti fammi un fischio. Si dia il caso che dovrei essere la tua fidanzata e che sia corsa da te appena mi hai chiamato. ”
“ mi dispiace per questo atteggiamento. Il fatto è che ho sempre giocato a basket, per me è vitale stare in campo, non saprei nemmeno cosa fare senza potermi allenare almeno un ora al giorno. ” mi dice allungando la mano per prendere la mia.
“ se tu però non mi dai retta, quell'ora di allenamento non la vedrai neanche il prossimo mese tutto va bene. Simo, questa spalla ti farà sempre male se tu peggiori” sbuffa lui adesso. Sorrido. Mi sciolgo un pochettino e mi appoggio con la testa sul suo petto dandogli modo di guardarmi.
“ ci sono io con te.”
“ non mi lasci vero?” scuoto la testa.
“ no Simone. Non ne ho nessuna intenzione, però devi assolutamente fare quello che ha detto il medico. Altrimenti davvero ti lascio. ” sorride. Sposta i miei capelli per prendere la mia nuca e baciarmi.
“ mi aspetti qui o vuoi venire”
“ venire verrei” gli do una botta al petto facendolo ridere. Quanto era coglione da uno a zero?
“ sei un cretino”
“ ti aspetto qua. Mi fa male troppo per poter stare seduto. Poi credo di farmi mandare un po' di ghiaccio così lo metto. Senti: tu però stai attenta a quello!”
“ attentissima. Ti amo” gli dico baciandolo a stampo e uscendo dalla stanza. Sapevo che sarebbe stato un mese di fuoco è che questo fatto ci avrebbe portato a stare su molti giornali di gossip. Infatti, avrei avvisato Helen di tutto prima che scoppi un caso che già mi infastisce parecchio.
STAI LEGGENDO
Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...