10.

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Sento una mano fermarmi vicino al parcheggio, spaventata mi volto subito, era un po' buio. Riconosco però chi è. Mi rilasso.
“ dobbiamo parlare”
“ Julia devo tornare a casa. Per favore lascia perdere”
“ Emma avevi detto che mi ascoltavi”
“ sono stanca adesso. ”
“Due minuti soltanto” apro lo sportello della macchina buttandoci dentro la borsa, mi volto di nuovo per guardarla.
“ che hai da dirmi dai!” esclamò. Non volevo sentire un granché a quest'ora, avevo una fame da lupo e non sentivo ragioni quando era così.
“ è importante. Non fare questa faccia!”
“ che faccia devo fare? Mi hai bloccato nel parcheggio mentre andavo a casa mia per ascoltare chissà che cosa.” rispondo scazzata.
“ Selena e Denise stanno organizzando qualcosa, le ho sentite io questa mattina, parlavano fitto. Non sapevamo che fossi la in camerino perché ero chiusa dentro i bagno mentre mi cambiavo la giacca. Dicevano di volerti mettere i bastoni tra le ruote.”
“ che novità sai? Siete tutte tre dal primo giorno che fate questo gioco, ora pensi che mi meraviglio se mi dici questa cosa?”
“ no. Non credo tu ti debba meravigliare ma loro vogliono partire al tuo posto. Non vogliono farti partire.” sbarrò gli occhi. No questo non pensavo sarebbe mai successo.
“ mi stai dicendo che io domani potrei perdere l'aereo?” annuisce
“ troverò un modo per tenerle qui. Devi assolutamente partire tu.. Helen crede in questa su di te!”
“ Helen crede a quello che voi le dite, sarebbe capace di togliermi l'incarico per uno di voi. ” scuote la testa.
“ quando io sono andata a dirle del fatto di Alex - ti chiedo scusa - lei era già pronta per questa cosa. Voleva già chiederlo a te,le altre due avevano già pregato di provarci loro ma Helen non vuole nessuno se non te. Hai fatto un intervista particolare”
“ grazie. Ma adesso siamo nelle merda o meglio ci sono io in ciò. Domani ho il volo per Milano, devo assolutamente intervistare quei giocatori altrimenti ci sarà un casino. Quelle due penseranno di averla vinta”
“ te lo detto: tengo loro qua con una scusa. A che ora è?”
“ alle 9” annuisce con calma cerca qualcosa nella borsa, esce un foglio e una penna, mi fa voltare scrivere sulla mia schiena. Poi me l'ho mette nella mano.
“ chiamami quando sei in aereoporto così inizio a fermare quelle due”
“Emmaaa” eccola Selena che subito si aggiunge alla fiera dei casini.
“ che vuoi io sto andando a casa?”
“ non puoi andare a Milano”
“ in che senso?” domandò, quello che Julia mi aveva detto era assolutamente vero. Iniziavo a crederle, è confidare in lei un aiuto in questo momento.
“ Helen non te l'ha detto? Ha confuso gli incarichi questo posto doveva andare a Denise mentre tu dovevi fare il suo”
“ Selena a me non interessa questo. Helen non mi ha detto niente e io vado per la mia strada. Non posso abbandonare adesso. ”
“ invece devi”
“ non devo e non voglio” Julia mi guarda quasi sorridendo. “ mi dispiace, devo andare a casa mia, domani ho un lavoro da portare avanti. ” entro in macchina. Selena mi guarda interdetta come se non sapesse altro che dire, poi sento qualcosa del tipo: te ne pentirai! Ma non ascolto ciò che ho detto è parto in quarta con la macchina.
Cerco di mantenere la calma, stringo in mano il foglietto del numero di Julia andando verso casa.  Preoccupata per la partenza di domani che volevano sabotarmi, allo stesso tempo avevo paura di rivedere Simone per i suoi continui comportamento. Il pensiero di sentire la voce che entra dentro la mia testa e non riuscire a toglierla per giorni interi.

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