“ possiamo fare finta che questa conversazione non sia mai avvenuta. Non voglio rovinare il nostro giorno insieme per via di mio padre” gli domandò mentre è ancora seduto accanto a me.
“ io posso pure fare finta Emma. Queste cose però non le risolvi così ”
“ ad oggi non voglio risolvere niente. Voglio solamente fare ciò che va a me”
“ immagino che tu sia ferita. Non ero con te quando avete discusso, sicuramente però questo atteggiamento lui lo usa solamente per proteggerti ” mi dice “ se non ti senti di voler provare a risolvere, almeno vai a trovarli, anche solo per tua madre. Che lei non ti ha accusato di niente”
“ se ti fa stare meglio ok!”
“ non devi fare felice me, Emma. Prova a metterti nei panni anche di tua madre che è stata sempre vicino a noi. Vai già così..”
“ sapevano che sarei andata via di casa. ”
“ non in questo modo. Adesso è diverso”
“andro a casa solo se non c'è mio padre” alza gli occhi al cielo. Lo so che è difficile che mi capisca, ma ho bisogno che lo faccia, doveva comprendere che io volessi solamente vivere come volevo io. Non alla decisione che voleva lui.
“ non metterò più bocca! Ma stai sbagliando”
“anche tu hai fatto le tue scelte, non credo che i tuoi abbiano fatto chissà che cosa per farti cambiare idea. Questo vuol dire che sanno che sei grande e vaccinato da credere di poter fare come cazzo ti pare” mi alzo. Non era così che volevo andasse. È vero che mi ero ripromessa di parlane ma non mi andava adesso.
“ ti sbagli di nuovo” afferma. Mi volto di scatto per guardarlo in faccia “ mia madre non mi ha parlato per due mesi, mio padre la appoggiava anche se mi riferiva parola e Sara prima che venisse a vivere a casa. Mi chiamava una volta al giorno se tutto andava bene. Se non gli girava bene allora non la sentivo. In due mesi sono stato anche fa solo senza vedere nessuno se non gli allenamenti. Sono tornato a casa che mia madre era arrabbiata, diceva che ero un coglione non mi meritavo niente e che lei mi aveva fatto sano di mente. Non potevo lasciarti in quel modo. ” raccoglie una lacrima “ siamo arrivati a un punto che quando passavo litigavo con loro tanto da alzare la voce. Volevo che comprendessero soltanto che lo avevo fatto per te. Ma non è stato così. I rapporti si sono ripresi solamente qualche mese fa: prima che mi ricoverassero per aver preso delle pasticche tutte insieme. Mi lacerava il dolore di non poter fare più niente e di aver creato solamente un enorme voragine a casa. ”
“ sei stato in ospedale? Ma nessuno ha mai scritto niente. Sei sempre stato alle partite” le dico preoccupata tornando a sedermi accanto a lui.
“ i medici mi hanno fatto una lavanda gastrica, avrei dovuto stare a riposo perché alcune pasticche avevano già fatto il processo di digestione ma io non ho voluto. Ho rischiato persino di prendermi magari una denuncia per doping perché avrebbero potuto capire che qualcosa non andava in me. Ho bevuto anche tanto durante questo anno, non accadeva mai, ma ero sfinito. Per questo ti capisco adesso, capisco che sei stata male ma neanche io ne la sono spassata. Ma è colpa mia se mi sono trovato in quelle condizioni. ” lo abbracciò fortissimo facendogli sentire che ero là con lui adesso. Che non si sarebbe più sentito così. “ non ti obbligo a fare niente amore. Ricorda solo che la vita è un attimo. ” non rispondo. Avevo compreso il suo messaggio mi bastava.
STAI LEGGENDO
Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...