84.

447 27 3
                                    

Emma aveva ancora la febbre, io invece avevo la visita sono molto preoccupato perché il dolore è aumentato e non so più come fermarlo. Una volta che mi chiamano entro. Sono da solo. Non l'avrei mai portata qui sapendo che stava male. Da due giorni così, anche se mi manca averla a casa, ha ragione però l'ho trattata malissimo.
" signor baldasseroni venga. Dobbiamo iniziare con una radiografia"
" Dottore mi fa veramente male in questi giorni. È davvero insopportabile"
"adesso vediamo come siamo messi. Sicuramente il fatto di aver ritardato con gli antibiotici non ha aiutato" mi rimprovera. Aveva ragione per la mia testardaggine avrei potuto peggiorare la situazione. Mi manda al piano di sotto per l'ennesima radiografia che faccio da quando questa spalla mi tormenta. Maledetto Riccardo! Se ti piglio te faccio passa le pene dell'inferno!
Quando torno da lui attendo qualche minuto, arriva l'infermiera con i risultati. Guarda la lastra nel quadro luminoso.
"allora, ti dico che le condizioni sono le stesse della settimana scorsa è così non ci siamo proprio. Se continui in questo modo ti devo operare è sono serio" sbarrò gli occhi. Non dovevo fare questo passo. Non potevo. Io volevo tornare a giocare. " che intenzioni hai? Parlami chiaro! Perché di questi passo fai solo dei casini. La tua spalla peggiora di giorno in giorno, immagino che tu non abbia messo la fascia. "
" sono stati giorni veramente difficili dottore. Io..." respiro "...non riesco ad accettare questa cosa. Non posso e non voglio stare fermo. La mia vita è sempre stata in movimento. Ho sempre giocato a basket. Mi sembra di morire senza."
" ma facendo così non fai niente per risolvere la questione. Ti fai del male è se ti opero finisci la stagione subito. Vorrei iniziare la fisioterapia. Ma sei troppo ancora infiammato è non posso azzardare. "
" mi dispiace davvero. In queste settimane ho osato anche cercare di muoverlo." Confesso pentito.
" non avevo dubbi. Questa infiammazione è da movimento. Tu non devi muovere niente. Rischi di rompere anche dei legami importanti. "
" ha ragione"
" Non può di certo continuare a vita con i medicinali. Fanno male anche quelli. "
" giuro che da questo giorno inizierò a seguire ogni cosa. "
" voglio proprio vedere. Ti do tempo di tre settimane poi dovrò intervenire a modo mio. Non scherzo più!"
" d'accordo!" mi scrive tutto nel foglio. Mi fa sistemare dall'infermiera la fascia in modo che tenga fermo la spalla.
" veda di non levarla per nessun motivo. Ci deve dormire" annuisco. Mi saluta con una stretta di mano ed esco fuori. Mi incamminò verso la macchina al di fuori dell'ospedale. Passo a prendere una scatola di cioccolatini per la mia ragazza, volevo un po' recuperare quel casino contro di lei nel non ascoltarla.

Passo a casa sua, ad aprirmi è sua madre che mi sorride. Avrei voluto un incontro migliore con i suoi genitori già dall'altra volta. Lei i miei gli aveva conosciuti come si deve, invece, io avevo rovinato anche questo. Non conoscevo ancora suo padre e suo fratello in realtà però.. sua madre era molto carina con me. Mi dice che è in stanza. Sta riposando.
Sapendo la strada mi avvio: entro senza bussare tanto sapendo che riposava non avrebbe risposto. Mi metto sul letto accanto a lei.
" ti ho sentito"
" non volevo svegliarti"
" non dormivo. Stavo solo riposando un po' gli occhi. Mi scoppia ancora la testa. La febbre non vuole scendere. "
" devi dormire un po'. "
" appena mi addormento inizio a sudare per il caldo mi sveglio e ho freddo. "
" è la febbre che sale e scende. "
" cosa ti ha detto il medico" si tira su per appoggiarsi al mio petto dalla parte buona.
" che ho combinato un casino e che dovevo darti retta" respira.
" che farai adesso?"
" seguirò tutto. Non posso permettermi di pagare per colpa di quello. Io voglio tornare a giocare e di questo passo sto già a un mese volato e non posso ancora tornare in campo. "
" se mi avessi dato retta però.."
" ti chiedo scusa. "
" chi te l'ha messa così bene? Tua sorella non era riuscita a stringerla nel modo giusto. " Mi domanda accorgendosi che la fascia era messa benissimo.
" l'infermiera" affermò. La vedo alzare il capo velocemente, forse un po' troppo, visto che si appoggia di nuovo. " non ti preoccupare non l'ho nemmeno guardata. Voglio davvero solo te Emma" le dico. Volevo che sapesse quello che realmente sentivo ogni giorno. Per me non esisteva nessuna se non lei anche se la tenevo lontano in quei giorni.

Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora