Qualche settimana dopo
"Emma. Emma " la voce di Simone mi fa aprire gli occhi. Questa mattina sono a casa sua perché ancora non ho finito del tutto il trasloco, per un periodo abbiamo deciso di dividerci un po' con le case, forse anche la convivenza aveva reso tutto troppo affrettato. Le sfilate a Barcellona sono andate benissimo. Lui mi è stato accanto in ogni momento della giornata tranne quando ero lì. Ci siamo divertiti un sacco. Domani sto a cena dai suoi torniamo come ai vecchi tempi. Oggi io sono libera, quindi non comprendo perché mi sia svegliando.
" ehi, perché sei preoccupato?"
" ha chiamato tuo padre. Ho dovuto rispondere perché era la terza volta che suonava. Perdonami non volevo invadere il tuo spazio. "
" solo perché hai risposto al mio telefono. Simo stai sereno. Che voleva mio padre?"
" non lo so. Mi ha solamente detto che non dovresti essere qui con me"
" ok. " sapevo già queste cose era inutile che me le diceva. Sapevo benissimo cosa mi aveva fatto Simone, ma io volevo dimenticare al più presto tutto, non riuscivo più a pensare a ciò che era successo. Voglio vivermelo. Sta dimostrando che posso fidarmi di lui. Mio padre lo capirà!
" ma come ok? Amore non voglio casini. Devi..." lo tiro sopra di me.
" so quello che pensa. Non c'è bisogno che me lo ripeta: anche se non vuole che io sia qui ci sto. "
" si ma.."
" ti ha detto altro per farti paura? Simo per me conta il suo parare ma fino a un certo punto. Sono io che devo stare con te non lui. Se vuole accettare che stiamo di nuovi insieme bene altrimenti capirà che se ci mette il bastone tra le ruote non funzionerà niente. "
" vorrei avere la tua stessa convinzione. In realtà mi sto vedendo appeso per le mutande al muro con le palle tagliate. "
" non lo permetterò! Senti non mi hai nemmeno dato il bacio del buongiorno, mio padre ti ha riempito solamente di cazzate. Baciami"
"se me lo chiedi così " si affretta subito ad appoggiare le due labbra sulle mie dando via a un bacio mozzafiato.
" io tra due min ho allenamento" mi dice con il faccino triste.
" lo so. Torno a casa non appena tu vai. "
" non mi aspetti?"
" che faccio resto qui da sola tutta la mattina?"
" volevo pranzare con te"
" amore pranziamo insieme dove sta il problema. Mentre stai in allenamento, io vado dai miei parlo con mio padre e poi passo nella nuova casa per vedere a che punto sono i traslochi. Già non ne posso più!" esclamò mettendomi i capelli dietro sul cuscino.
" ti raggiungo lì sei vuoi?"
" no. Faccio un salto io agli allenamenti poco prima che finiscano andiamo a mangiarci qualcosa fuori è poi se vuoi possiamo andare ad Ostia per una passeggiata. "
" d'accordo."
" non hai allenamenti nel pomeriggio?" scuote la testa.
" ok allora facciamo così!"
" mi era mancato organizzare qualcosa con qualcuno. " sorrido. "soprattutto con te amore"
" c'è sempre un occasione nuova. Ti amo"
"anche io amore. " mi bacia. Scende poi dal letto indicandomi il telefono con la colazione sul comodino. Il gesto mi spiazza perché non era solito a farlo, con una mano gli mando un bacio che prende e lo mette in tasca.
Entra in bagno per lavarsi. Non posso che essere serena ad oggi. Era ciò che volevo è che mi mancava tanto. Quello che ho sempre sognato. Era lui. Il mio lui.«Avevi ragione quel giorno che dicevi di dovermi buttare. Ora sono felice. Grazie Julia. Te ne sarò sempre grata amica❤️» invio il messaggio, mordo poi il cornetto ripieno di cioccolato come piace a me.
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...