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Ero incredulo su cio che aveva scritto Emma. Incazzato la raggiungo al suo lavoro. Volevo delle spiegazioni, aveva promesso che non sarebbe successo questo.

Nelle altre pagine ci sono tutte le interviste dei miei compagni, dove parlano male di me, è anche il mio allenatore

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Nelle altre pagine ci sono tutte le interviste dei miei compagni, dove parlano male di me, è anche il mio allenatore. Schifato spingo la porta, mi chiedono chi sia, ma neanche rispondo.
“Simone caro”
“ dove Emma, Helen?”
“ la giù. È successo qualcosa?”
“ si. ” corro verso il posto indicato. Non appena arrivo le butto giù tutto, davanti ad ogni persona con cui lavora, il sangue mi riballiva.
“ una cosa ti avevo chiesto: non hai saputo fare un cazzo. Sono imbestialito con te. Un articolo ha fatto sì che ricevessi mille telefonate. I miei compagni dicono che non hanno mai detto quelle parole. Se volevi venire a letto con me bastava dirlo. Mi fai schifo. ”
“Simone ma che cazzo vuoi?”
“ cosa voglio? Non ti rendi conto di cui che hai combinato. Tu da oggi non lavori nemmeno più qui. Tu la giornalista non la sai fare. Ti sei fatta comprare praticamente la prima volta” mi guarda per qualche secondo.
“ qui non decidi tu primo punto. Secondo punto non ho scritto io l'articolo. Quelle li dietro di te che ridono come delle coglione”
“ non mi compri in questa maniera. Non ti credo. Hai avuto modo di preparare per bene l'articolo e te ne esci che mi credo il migliore. Che litigo con la squadra. Tu ti devi vergognare”
“Simone...” una ragazza mi ferma mentre parlavo. Stava vicino ad Emma.
“Tu chi sei esattamente?”
“Julia lavoro qui da un po'. Emma ha scritto un articolo che le hanno spezzato. Ero con lei il giorno..” le rido in faccia.
“ ti fai difendere eh! Bella questa. Sei una ragazzina di ventiquattro anni che non sa ciò che vuole dalla vita. Fatti schifo. Hai rovinato delle cose nel mio mondo. ”
“Tu non sai niente di me. Tu non sei nessuno ok" prende il telefono la borsa è va via dalla mia vista “ siete contente adesso. Brave avete vinto. Sono fuori dal gioco. ”
“ Helen non ha deciso...” cerca di fermarla quella Julia. Ma proprio in quel momento vedendo lo spettacolo Helen le urla si andare via immediatamente e che domani poteva ritenersi disoccupata. Non poteva essere il suo mondo, nessuno aveva mai creato così tanto casino nella sua agenzia. La vedo piangere mentre esce definitivamente dalla porta che la portava ai parcheggi. La seguo.
“ dove credi di andare?”
“ Simone mi devi lasciare in pace. Sei contento anche tu no.. hai sempre dubitato di me. Hai sempre pensato che non fossi in grado di essere qualcuno. Beh,le ragazze a sto punto hanno fatto bene a scrivere quelle cose!” ero sconcertato da ciò che aveva appena detto. “ io non ho scritto niente di male, se avessi avutoun altra copia del mio articolo te avrei fatto leggere, mi dispiace ma ho il solito vizio di eliminare tutto per tutelarvi. Chiedi scusa a tutti anche se non è colpa mia.
Le ragazze, Selena e Denise, credo tu le conosca bene volevano venire loro a Milano ma Julia mi ha aiutato a non farle partire perché l'incarico era mio. Si sono vendicate. Ma tu credi a chi cazzo vuoi! Lasciami i coglioni in pace però. Elimina il mio numero, la mia faccia e tutto. ” apre la macchina.
“ io non ho finito di dirti...”
“ non mi interessa quello che pensi. Sei uguale a tutti gli altri ragazzi.. uomini senza palle.” chiude lo sportello della macchina sbattendolo. Mi volto è Julia sta dietro di me, Emma parte di corsa, giro la faccia.
“ non puoi davvero credere a quelle parole scritte li. Emma ha scritto un articolo molto bello, io avevo letto un paio di frasi, secondo me le piace pure” il mio corpo si muove velocemente a quelle parole. Ma cosa stava dicendo?
“ non può essere così!”
“ può essere invece, sei un bellissimo ragazzo, nel giornale ha scritto che nonostante gli screzi iniziali prima dell'allenamento eri un bravissimo ragazzo e che con i tuoi compagni eri disponibile e in grado di aiutare tutti. Il tuo corpo era in grado di basare al meglio le forze per poter fare canestro. Si vedeva che l'amore per il basket superava ogni cosa, forse in un ipotetico innamoramento non sarebbe stato lo stesso ma se eri la persona fantastica per i tuoi compagni che erano felici di averti in squadra anche una ragazza poteva essere fortunata ad averti come fidanzato. ”
Avevo i brividi nel corpo a quello che mi stava dicendo. Scioccato non dico nulla me ne vado. Era veramente troppo tempo che non sentivo quelle emozioni.

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