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Emma era appena rientrata dalla partita. La squadra aveva perso pesantemente vista la mia assenza. Ora è in doccia. Il telefono mi squilla. Leggo il nome: «Filippo» era vivo!
“ pronto?”
“ Simo ciao”
“ sei vivo? Ti ho cercato in questi mesi. Dove cazzo stavi?”
“ devo raccontarti una cosa importante. ”
“ sono tutto orecchie”
“ mi hanno contattato da Londra per un servizio di moda. Sono stato lì. Non potevo parlare con nessuno. Mi avevano chiesto di tenere la cosa segreta. ”
“ servizio di moda? Tu?”
“ si. Lo sai che mi è sempre piaciuto fare lo stilista”
“ si ma non pensavo che...”
“ c'ho sempre creduto. Solo che non avevo coraggio di fare un passo avanti. Mia sorella ha inviato un curriculum ed ecco qui" sorrido.
“ ma ti hanno preso?”
“ si. Sono tornato a Roma per prendere delle cose,sto via di nuovo per una settimana, tu? Mi sei mancato lo sai?”
“anche tu. Io sono nella merda”
“che succede?”
“ Riccardo mi sta rovinando tutto. Mi ha spinto questa mattina in allenamento, sono caduto malissimo per terra e mi sono rotto la spalla”
“ oddio santo! È adesso?”
“ devo stare fermo un mese. Devo seguire delle cose. Non so cosa fare!”
“ mi dispiace Simo. Avrei voluto starti vicino”
“ grazie veramente. Per fortuna che ci sei lo stesso. ”
“ con Emma” mi volto. Era lì davanti a me con il suo bel pigiama.
“ tutto bene”
“ sicuro? Non è che c'è qualche problema anche con lei?”
“no. Anzi.. molto meglio di come pensavo”
“ allora sono contento per te. Senti se vuoi ti chiamo domani mattina, così prima di partire ci sentiamo”
“ si certo. Allora a domani”
“ ciao bro” sorrido. Chiudo la chiamata vedo Emma ferma sempre lo stesso punto.
“ chi era? Con chi ti devi sentire domani?”
“ sei gelosa?”
“ è per capire se devo buttarti dalla finestra dell'albergo o appenderti per le palle” ridacchiò. Queste piccole scenate di gelosia mi piacevano un sacco.
“ se non te lo volessi dire?”
“ Simone stai rischiando con me”
“ cosa esattamente?” rido perché mi stavo divertendo. Lo aveva appena detto cosa mi avrebbe fatto.
“ forse dovresti farti una visita dall'otorino perché poco fa ho detto a cosa stavo meditando” mi avvicino a lei. “ non provare nemmeno a toccarmi”
“ non era nessuna ragazza” le dico
“ eri così tutto preso da questa conversazione che per poco ho pensato: tiè ha trovato meglio stasera”
“ ma che dici! Il mio meglio ce l'ho qua. ”
“ non mi sembravi convinto poco fa. Nel senso che: questa persona ha attirato tanto la tua attenzione che gli hai detto persino che l'avresti sentita anche domani. ” sorrido. Era veramente bella.
“ te lo ripeto non era nessuna ragazza. Non mi interessano le altre. ”
“ mhm”
“era comunque Filippo” mi guarda.
“ ma se hai detto che è sparito! Mi prendi per il culo?” tiro fuori il telefono per mostrarle la chiamata in entrata. “ lo hanno chiamato per lavoro a Londra e non poteva dirlo a nessuno. Ora che può ha deciso di chiamarmi. ”
“ tu giochi con la mia gelosia però..” ritiro il telefono, acchiappando per un  fianco per avvicinarla a me.
“ mi piace da morire quando marchi territorio. ” sussurro.
“ sei uno stronzo!”
“anche"
“ non puoi giocare così.. in questo modo"
“ mi diverto a vedere la tua faccia. ”
“ cretino”
“ come ti senti?” domandò rimettendomi davanti ai suoi occhi visto che eravamo troppo vicini e non riuscivamo a guardarci bene.
“ io bene. Perché me lo chiedi? Guarda che dopo la partita: non è successo nulla, sono andata via salutando tutti con la mano. Corrado mi ha chiamato dicendomi che avrebbe cercato di sistemare lo spogliatoio. ”
“ non è questo che mi preoccupa. So che questa cosa scatenerà tante cose. Voglio sapere come ti senti realmente”
“ se il tuo problema è che: dobbiamo affrontare i giornalisti di gossip per colpa di Riccardo, ti dico che non mi importa un cazzo, sono pronta ad accogliere questa gentaglia per difenderci”
“ sono fortunato ad averti”
“ anche io lo sono. L'importante che tu mi dia retta e che non sfrorzi questa spalla amo”
“ ci provo. ”
“Ti amo” mi dice attaccando le sue braccia intorno al mio collo, le mani in mezzo ai miei capelli dietro la testa.
“anche io amore”   le sue labbra si appiccicano alle mie. Mi spinge leggermente senza fare troppa pressione sul letto. Sta a cavalcioni su di me.
“ questo non è un buon segno se vuoi mettermi a riposo” ride mordendomi l'orecchio.
“ faccio tutto io non ti preoccupare” mi dice. Torna a baciarmi è con tutta la complicità facciamo l'amore. Avevo bisogno di sentirmi rigenerato da quello che ogni giorno proviamo quando stiamo insieme.

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