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Venerdì

Oggi sono all'allenamento ho chiesto scusa a Corrado per essermi assentato nei giorni più importanti per la gara. Domenica dobbiamo per forza vincere per continuare a salire in classifica, per fortuna giochiamo in casa quindi non ci dobbiamo muovere nemmeno.
Emma non la vedo da ieri, dopo quella sorpresa a casa mia abbiamo dormito insieme e ci siamo risvegliati splendidamente, siamo stati insieme anche ieri prima che lei tornasse a casa perché doveva assolutamente finire l'articolo nuovo. Sono felice che le cose stiano iniziando ad aggiustarsi. Oggi dovrebbe venire la ragazza che ha incaricato anche se poi alla fine mi aveva detto che non era certa di averlo detto a Helen.
“Ragaaaa, c'è la giornalista bona!” esclama Riccardo. Mi volto è vedo Emma arrivare con una crocchia in testa e alcuni ciuffi di capelli sul viso. Un po' truccata. Cerco di mantenere l'autocontrollo in questo momento anche se ne ho veramente poco.
“ è tornata!” urla qualcuno mentre tira un canestro.
“Emma ciao” la saluta il nostro allenatore.
“ scusa Corrado non volevo disturbarti!
“non ti preoccupare! Sei sempre benvenuta. Come stai?”
“ bene grazie. Potete pure riprendere il tutto, io sto qui in silenzio”
“ grazie" prima di sedersi i nostri occhi si incrociano. Un'altra sorpresa che non mi aspettavo, ero convinto di aspettarmi quella Greta mi sa che si chiamava così la ragazza.
“ forza, iniziamo con un canestro a testa. Simone tu invece riscaldati che dopo facciamo partitella veloce con scatti dove rubi la palla. Ultimamente sei arrugginito su questo fatto!”
“ scusi mister! Darò il meglio di me. ” annuisce. Seguendo il resto del gruppo mentre io mi metto da una parte per iniziare il processo di riscaldamento avrei potuto stirarmi un muscolo se non lo avessi fatto. Ogni tanto butto un occhio sulla mia ragazza che intenta a scrivere qualcosa sul suo quaderno.
Faccio un giro di campo è con la scusa di prendere l'acqua dal borsone dove si era messa vicino la saluto.
“ baldasseroni non ti distrarre troppo che poi rischi di non fare più canestro!” mi prende in giro.
“ ho il mio portafortuna con me oggi domani e anche domenica”
“ puff convinto. Sono qui solo perché Helen mi ha obbligato mica per te!” la guardo serio rendendomi conto però che mi stava soltanto prendendo in giro.
“ ah sì?" Sto al gioco.
“ si sì. Stasera ho una bella intervista con Riccardino chissà che ne esce fuori”
“ tu metti a dura prova la mia resistenza. Se continui così ti bacio qui davanti a tutti. ”
“ non ne saresti capace? Anche perché potrei mollarti di nuovo, non so cosa ti convenga nel caso”
“ quanto te piace avere l'ultima parola muscat!” ride.
“ troppo. Ora vai, se no stasera stai con u quattro muri!” non doveva intervistare il cretino la.
“ non dovevi.. ”
“ infatti dopo l'intervista ti raggiungo. Tu stai a casa però..  perché puoi combinare danni.. è sarò costretta a scriverlo nell'articolo che sei geloso della giornalista. ”
“ LA MIA GIORNALISTA VORRAI DIRE!” metto appunto facendola ridere di nuovo.
“ questo lo vedremo. Vai !” annuisco mettendo l'acqua dentro la borsa, mi fa un occhiolino è perdo lume della ragione, ma cerco di tenere la calma per non baciarla perché ne ho estremamente bisogno.
“ Simone prendi palla su!” mi ordina Corrado mentre Yuri si mette alle mie spalle. Bene vediamo che sai fare amico mio. Inizio a correre non dando fiato al mio compagno di squadra, Riccardo mi passa davanti perché riesco a sorpassarlo. La palla rimbalza così tante volte che tiro è centro il canestro a pochi metri da esso.
“ così ti voglio vedere! Convinto ”
“Emma lo scrivi che mi servirebbe una bombola d'ossigeno?” chiede Yuri facendo ridere tutti noi compresa Emma che ci sta guardando.
“ scriverò che Simone ha ucciso tutti facendo arrivare bombole d'ossigeno ai compagni per una corsa lunga tutto il campo manco fosse un treno. ”
“ sono d'accordo brava!” esclama Corrado. Riprendiamo l'allenamento dopo due ore ci manda in spogliatoio. Emma si alza dalla panchina mette tutto in borsa, le passo vicino stampandole un bacio sul collo e poi sulla guancia.
“approffitatore!”
“ ciao bella bionda!” le dico andandomene. La vedo battersi la mano sulla fronte disperata. Sono felice finalmente!

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