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Siamo ancora abbracciati. Giuro che non voglio nemmeno staccarmi. Sono cullata dal suo cuore che batte. Il tempo sarà volato via.
“ dobbiamo andare a casa. I tuoi ti aspettano sicuramente” mi dice. La sua voce è come se fosse nella difesa, sembra persino scosso da questa cosa.
“ i miei sanno che quando sto agli allenamenti posso ritardare per ogni eventuale intervista che anticipo anziché farla la domenica. È così da un po' di tempo. ”
“ non voglio però che si preoccupino. Non stai lavorando in questo momento, ma stai con me, sono sicuro che ai tuoi specialmente a tuo padre questa cosa non potrà far piacere”
“ la vita è mia. Decido io non lui. ”
“ lui è tuo padre però. C'è sempre stato. Anche quando ti ho scaricato ed è venuto a prendere la tua roba da casa” confessa. Iniziavo a preoccuparmi che mio padre non lo avesse minacciato.
“qualunque cosa ti abbia detto: non mi interessa, decido io per me. ”
“ non dovrei nemmeno essere qui. Non dovresti essere tra le mie braccia. ”
“ solo perché lui non è d'accordo? Simone, ti prego!” dovrei essere io quella con l'ansia di rientrare a casa. Invece, sembra l'esatto contrario.
“ non solo per questo. Quando lo hai mandato a casa a prenderti la roba, era con tuo fratello, che mi ha impedito di tenermi almeno qualcosa di tuo. Oltre questo mi è stato chiesto di non avvicinarmi più a te e che avrei dovuto lasciare perdere se ti avrei rivista. Ho promesso che non ti avrei più sfiorata. ”
“ lui non mi ha mai detto niente di tutto questo ”
“ immaginavo.” mi dice poi riprendere a parlare.
“ se magari prima potessimo avere Helen contro di noi. Ora abbiamo tuo padre. Emma, io voglio realmente solo che tu sia felice. Non merito nemmeno una briciola di te. ”
“ io penso il contrario. Io voglio stare con te. Per una volta che sono io determinata, tu mi spingi via, come devo farti capire che non mi importa. È vero, è mio padre ma io devo decidere cosa è meglio per me. Sono stata troppo male in questo anno, non mi hai dato nessuna spiegazione del fatto che non mi avessi neppure cercata. Eppure sono andata avanti con la mia vita. Ma ciò non toglie che solo tu sei stato nel mio cuore durante i viaggi lunghi o durante delle interviste difficili. Se sono quella che sono oggi è perché l'ho voluto io ed è ciò che sarei stata anche stando con te. Se dovessi scrivere qualcosa di negativo su di te, la scriverei, ma non in maniera dispregiativa. Ma io so: che nel tuo lavoro non peccherai mai di  negatività. Sei il migliore in campo. Ad ogni partita che io ho seguito e visto. Helen lo ha Capito subito questo dal momento che non ho mai messo in piazza la nostra relazione. ”
“ l'ho capito troppo tardi che ciò che sei lo saresti stata anche con me. Ma dopo due mesi che stavi riprendendo tutto in mano non sarei potuto venire a casa tua chiederti scusa. ”
“ se lo avessi fatto ti avrei accolto a braccia aperte. Ovvio prima ti avrei menato - ride - poi però avrei solamente fatto l'amore con te. Ti amo Simone. ” mi sorride.
“anche io. Ci sei sempre stata solo tu.” mi dice guardandomi dritta negli occhi.
“ sei ancora del parare che devo tornare a casa perché mio padre potrebbe pensare che tu non hai mantenuto la promessa?”
“ si. Non riesco a fare a meno di stare con te però. ” risponde alla domanda. Stavolta sono io a sorridere. Mi tira su per i fianchi facendomi agganciare le gambe intorno al suo bacino.
“ non mi lasciare mai più!” esclamò strofinando il mio naso con il suo.
“ non ti lascio.” aggancio le braccia intorno al suo collo, avvicino le mie labbra alle sue e poco dopo scatta un bacio. Il bacio. Quel bacio che non davo da quando ci siamo lasciati. Quello mozzafiato che ti entra dentro. Quello dove senti i brividi. Quello del «sono innamorata pazza di lui». Quello dove il cuore ti scoppia fino ad arrivare in gola. Ci stacchiamo a corto di ossigeno.
“ ora, però...” mi dice mettendomi giù. Lo anticipo io con la frase.
“ andiamo a casa. Ci sentiamo stasera?” gli chiedo curiosa e con la voglia di non perderlo.
“sei sicura di volermi sentire?”
“ se non hai troppe donne da nascondere in casa si” gli dico facendolo ridere.
“ l'unica donna in casa è mia sorella. Sta da me, se non ci fosse stata lei mi sarei ritirato dal basket. ”
“ beh allora possiamo sentirci” affermò appoggiando la borsa in macchina. “ ci vediamo domani” gli dico accorgendomi che stava arrivando gente alle nostre spalle. I ragazzi stavano uscendo ora dagli spogliatoi. Mi capisce al volo.b
“ a domani. Non perderti strada facendo Muscat!”
“ non ho bisogno della tua bussola cretino!” sta per ridere ma lo filmino. Forse è il caso che per il momento stiamo attenti.
In cuore mio l'ho già perdonato. Ma gliela farò sudare per un po' la cosa!

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