109.

404 22 2
                                    

Dopo quel giorno il vuoto totale. Non mi cercava più, esattamente come gli avevo chiesto, questa mattina sono dovuta andare al campo per Corrado voleva che seguissi di nuovo le gare come prima. Lui non c'era. Non avevo il coraggio di chiedere a nessuno dove fosse. È perché non era al posto suo.
“ ehi” Corrado mi richiama alla sua attenzione.
“ tutto bene?”
“ si volevo informarti che Simone arriverà domani. ” lo guardo. “ so che non ti importa ma per titolo informativo, devo dirti queste cose, non si sentiva bene ed è mandata all'allenamento che però ha svolto ieri con Alex presente. ”
“ ok. Grazie per avermi messo al corrente di questa cosa ”
“ di nulla” mi sorride è va via. Ora ero preoccupata del fatto che stesse male, non credo fosse niente di grave, altrimenti domani non ci sarebbe. “ è solo un male alla testa Emma comunque” urla entrando negli spogliatoi.

Come aveva fatto a comprendere il mio stato d'animo? Come aveva fatto a capire che mi stavo domandando del per cosa stesse male.

Prendo ciò che mi serve, andando verso la macchina, mille pensieri si fanno spazio nella mia testa. Una volta davanti allo sportello inserisco la chiave - maledetto Telecomando che non funzionava più! - è apro. Trovo un biglietto sul parabrezza. Lo prendo nelle mani.
« Amami quando meno me lo merito perchè sarà quando ne ho più bisogno
Non sapevo se ci fosse finito per caso. La scrittura non la conoscevo, era la prima volta che la vedevo. Mi guardo intorno per capire se l'autore di fosse nei paraggi mi accorgo che sono sola. Entro in macchina, sedendomi sul sedile, giro e rigiro quel biglietto di carta ruvido con quella scritta mai conosciuta prima.
Amare questa persona quando meno se la meritava? Ma in che senso? Se neanche la conoscevo, come potevo farlo?
Metto in moto verso l'albergo, non eravamo a Roma quindi il tizio che lo aveva scritto era persino del posto.
Salgo nella mia stanza una volta raggiunto il posto dell'hotel. Chiudo la porta alle mie spalle. Prendo il telefono è invio quel biglietto alla mia migliore amica.
«ciao teso. Di chi è?»
« non lo so. L'ho trovato sul parabrezza. Magari si è sbagliato. »
« Simone? Non può essere?»
« no. Non è lui. Non è sua scrittura. È poi: ha smesso di cercarmi come ha detto a te. Come gli ho chiesto d'altronde!»
« perché sento che invece avresti voluto non ti ascoltasse?»
« non è così! Io gliel'ho chiesto perché non mi importa nulla di lui. »
« ti cresce solamente il naso Emma. So benissimo che aspetti vivamente che faccia qualcosa per aggiustare quelle ferite. Da sola non ci riesci più»
« è un anno ormai. Smetteranno di sanguinare da sole. »
«seh ciao! Sei proprio dura di capoccia. Comunque hai un ammiratore segreto»
« è se fosse di qualcuno che invece lo portava ad altra persona. Magari ha sbagliato macchina!»
« non penso. »
«sono in totale confusione giuro. » sbuffo.
« non avevo dubbi! Senti credo che sia qualcuno che ti conosce, è che tu conosci altrimenti non scriverebbe così.»
«ma chi?»
« qualcuno della squadra. Simone, Riccardo, Yuri... C'è ne sono a milioni. »
«Simone no. Non è sua la scrittura. Riccardo non è in squadra più da un anno. Yuri è fidanzato. Altri non mi si filano. Boh. Va beh vado a cena. Ci sentiamo domani. »
« ok cuore. Buonanotte!» chiudo whatsapp per bloccare il telefono con il tasto di accensione. Respiro.
Ma chi sei? Che vuoi esattamente da me?
Amarti in che senso?

Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora