Siamo caduti sul letto mentre ci baciavamo. La tengo stretta a me. Non voglio che vada da nessuna parte. Vederla ridere con il mio amico ha fatto suscitare in me altre emozioni sconosciute, se non fosse stato lui sarei intervenuto per prenderlo a cazzotti.
“ che pensi?” mi chiede mentre le sue mani accarezzano i miei capelli.
“ che se non fosse stato Yuri il ragazzo con cui ridevi forse sarei intervento!”
“ non lo avresti fatto invece” era convinta di questo.
“ non puoi esserne certa!”
“ sono certa che tu tenga a me e anche a mio lavoro, di conseguenza, non saresti entrato in scena. Avresti rovinato me, te e anche lui ”
“ beh di costui frega un cazzo!” ride.
“ come sei suscettibile!”
“ è la verità. Oggi c'era Daniele che diceva che eri lì solo per farti la storiella, perché potevano mandare altre persone, non sono intervenuto solo perché mi avevi chiesto di starmene al mio posto. Ma ti avrei difeso. ”
“ sono contenta che tu abbia pensato questo e lo sono anche perché non hai fatto niente che potesse nuocere la situazione all'interno della squadra. Hai pensato bene. ” sorride “ è come vedi ho ragione io, non sei e non interverrai finché non saremo al cento per cento sicuri di ciò che siamo. ” afferma ancora più convinta.
“ se non fosse per te.. io oggi gli avrei spaccato la faccia. Non volevo assolutamente sentire ancora che...” mi bacia.
“ l'importante che tu non abbia fatto nulla. Alla fine io e te siamo qui. Sappiamo benissimo come è iniziata tra noi, non credo serva a dire a Daniele che in realtà noi abbiamo prima di tutto litigato e poi è nato questo. ” adesso sono io lasciare che in me nasca un sorriso. Le bacio le labbra che sono morbidissime.
“ mi sei mancata oggi”
“anche tu. Tutto il giorno senza sentirti!” confessa.
“ quando ci sono gli allenamenti io il telefono lo lascio nello spogliatoio. Voglio che tu sappia questo: non è perché non ho intenzione di risponderti”
“ lo so. Non mi sono arrabbiata infatti! Sapevo bene che eri in campo da questa mattina, che hai fatto il pranzo e poi hai ripreso. Non mi devi spiegazioni, finché so dove sei.” mi fa l'occhiolino.
“ poi quello geloso sarei io eh!” alza le spalle.
“ lo siamo entrambi. Per questo ci hai preso con le rose gialle. Io quando qualcuno è quasi mio o mi piace tanto, parto per la tangente mi so regolare fino ad un certo punto”
“ io no. - rido - non mi regolo. Nel senso che se qualcosa è mia nessuno deve assolutamente guardarla o toccarla. La mia gelosia però non è morbosa” respiro “ tu sei libera di fare ciò che vuoi. Sono gli altri che devono tenerti distante”
“ certo che non avrei mai pensato di trovarmi qui! Per niente! Anzi.. pensavo di doverti continuare ad odiare” ridacchiò sopra le sue labbra che bacio subito dopo. Le nostre lingue si incontrano unendosi e lottando. Infilo le mani sotto la maglietta di Emma che ha la canottiera. Tiro un po' leggermente anche quella da dentro i jeans per fortuna ad elastico è passo la mano sulla pelle morbida. Muovo su e giù i miei polpastrelli. Con una mossa la porto sopra di me. Sentivo il desiderio di averla. Non volevo correre. Non era il momento questo. Mi stacco per riprendere fiato.
“ sei un po' messo male”
“ non faccio niente da tre settimane. ” confesso sincero. Non mi andava di andare con altre donne se poi avevo sempre lei in testa.
“credo sia meglio che ci stacchiamo” mi dice. “ altrimenti combiniamo un casino” respiro. Non volevo staccarmi.
“ non posso restare qui? Giuro che mi metto buono da una parte” inizia a ridere.
“ Simo non è una buona idea. Ci salteremo addosso, non pensare che io non abbia voglia di fare qualcosa, allo stesso tempo penso sia affrettato. ” le accarezzo con una mano il volto.
“ non voglio andare via”
“ ma non scappo. Ci vediamo sicuramente domani!”
“ si dove? In campo dopo l'ennesimo allenamento che posso tenerti vicino a me?” domando sbuffando manco fossi un bambino.
“ guarda non è facile nemmeno per me. Hai detto che non dobbiamo correre e io ho una questione da risolvere”
“ parli di Helen?” annuisce. Vorrei tanto dirle di non preoccuparsi, ma Helen mi aveva chiesto di non parlarne con lei del fatto che non farà nulla vuole solamente capire come si muoverà. A me questa cosa non mi piace però! Voglio vivermi questa storia alla luce del sole.
“ non posso fare finta che non esista un problema”
“ devi provare a parlare con lei. Magari cambia idea su questa cosa che tu pensi possa impedirti di essere realmente felice”
“d'accordo. Non cambia però che dobbiamo staccarci e dormire un pochino” torno a baciarla. “Simo..” scendo lungo il collo tornando ad infilare le mani sotto la maglietta. Le piaceva che lo facessi.
“ ti posso portare la colazione a letto domani?” mordo la sua pelle.
“ se la smetti lasciarmi segni ti do via libera altrimenti te ne resti fuori dalla porta con tutta la roba tra le mani. ” rido forte.
“ ok affare fatto” mi bacia. Ci alziamo dal letto, mi accompagna alla porta, la tiro per i fianchi e torno a lasciarle un sacco di baci a stampo e qualcuno passionale.
“Buonanotte” mi dice con quell'occhietto vispo e luminoso.
“ buonanotte piccola” eccola che diventa tutta rossa. Adoravo questo lato di lei. Mamma mia che cosa non vorrei fare! ❤️
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...