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La partita.

Stiamo vincendo, Emma è sugli spalti da quando è iniziata la gara. Siamo stati insieme questa mattina prima che raggiungessi con Alex la squadra, era a casa mia, abbiamo dormito insieme.
Sto così bene con lei che il resto non conta. 
“ tiraaaaa” mi urla Yuri mentre vedo l'avversario quasi venirmi addosso, per evitare ciò mi sposto è tiro nel canestro. Aspetto che entri, l'ansia mi saliva, oggi non avevo ancora fatto centro. Speravo che questo fosse il momento giusto. Girava intorno al cerchio e poi boom dentro.
Tutti mi vengono ad abbracciare, proprio in quello stesso instante l'arbitro fischia il tempo finito. Abbiamo vinto. Sono stra felice.
“ grandi Raga!” dico. Yuri mi sorride indicandomi Emma con la testa che era in piedi con gli altri che applaudiva. Sorrido.
“ forza andate a lavarvi! Siete stati dei grandi” ci dice Corrado molto orgoglioso del lavoro. Emma scende le gradinate insieme a tutto il resto della gente, poco dopo passa dalla parte dei giornalisti per avvicinarsi credo debba fare il solito rito di domande a qualcuno.
Entro in spogliatoio, cercando le mie cose al volo dalla borsa.
“ che fai stasera?”
“ credo di stare con Emma, Yuri”
“ ah sì? Quindi la cosa ormai è confermata" parla fitto fitto mentre prende i calzini pulito.
“ si. Spero di riuscire a conquistarla del tutto "
“ non avrei dubbi su questo anche perché - mi sorride - credo che sia presa molto da te. Ed era normale esserci rimasta male quel giorno. ”
“ ci tengo anche io a lei. Credo che sia vicino a dirle che la amo. ” mi dà una pacca sulla spalla poi si allontana.  Mi preparo dopo aver aspettato il turno della doccia, tutti qui ormai ci laviamo un po' al volo per non uscire sudati. Infilo le scarpe una volta finito di prepararmi del tutto. Tiro su il borsone sulla mia spalla, metto il telefono in tasca saluto tutti ed esco.
“ ti sta aspettando vicino alla macchina. Ci vediamo mercoledì al solito posto”
“ grazie Alex. ” lo saluto con la mano, raggiungo la mia macchina è la trovo appoggiata al mio sportello.
“ bella bionda mi stai aspettando”
“ mamma Baldassaroni come te la tiri! ”
“ ma guarda questa! - apro la macchina con un tocco del telecomando - tutto bene?”
“ si. Che devi fare stare? Possiamo stare insieme? ” la guardo.
“ devo consultare l'agenda sai quante persone ho dietro" mi dà un colpo sul petto. “ dai scherzo! Volevo festeggiare con te. Sei un ottimo portafortuna”
“ ti ammazzo Simone! Non dirlo più!” fa la finta imbronciata. “ non lo se adesso mi va di festeggiare” rido.
“ dai.. stavo scherzando! Non avrei mai il coraggio di comportarmi in quel modo, ho provato il dolore di un tradimento, so cosa vuol dire vedere cose che non si vogliono. Quindi è una cosa che non fa parte di me. ” la tiro dal braccio per farla incastrare nel mio corpo. Le mie labbra si attaccano sulla sua guancia.
“ devo tornare a casa prima. Voglio appoggiare tutta questa roba che non mi serve” sorrido mi bacia lei adesso a stampo.
“ stai da me oggi?”
“non ti starai prendendo il vizio signorino?” ridacchiò.
“ dai amore  stai un po' con me. Perché poi lunedì starai via tutto il giorno” le dico con la voce da bambino.
“ va bene ti concedo questa serata insieme. Solo perché mi fai pena eh!" Ride. Mi pizzica le guance.
“ti faccio pena eh?!” le prendo le guance tra le mani e la bacio. Avvolge le sue gambe sul mio bacino perché la prendo in braccio, mi stringe dal collo, continuiamo a baciarci fino a mancarci l'aria.
“ è bello sentirsi chiamare in quel modo” sussurra attaccata ancora sulle mie labbra. Era ciò che volevo fosse, ovvero , amore.

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