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Domenica. Domenica. Non faccio altro che pensare a questo giorno. Sto aspettando Julia al bar devo assolutamente dirle questa cosa. Non mi sento pronta per questo incontro e non vorrei nemmeno vederlo.
Eccola che arriva, si siede accanto a me chiamando il barista per ordinare due caffè.
“ mi hai fatto chiamare per cosa? Oggi era il mio giorno libero. ”
“ devo parlarti una cosa. Non riuscivo ad aspettare che ci vedessimo domani a colazione. Non fa altro che rimbombare questa notizia”
“ è grave? Ti è successo qualcosa?”
“ Helen mi ha chiesto di andare alla partita a Milano domenica”
“quella partita?” oggi faceva solo domande.
“ si. Non so che fare. Non vedo Simone da un anno, da quando mi ha lasciato in quel modo. ”
“ credo che tu debba vederlo Emma. Nel senso che ti aiuterà a chiudere questa cosa una volta per tutte”
“ io ho già chiuso con lui. Dal momento in cui non ha creduto più a me, a noi, ero delusa quel giorno e lo sono anche oggi. ”
“ Emma è normale essere deluse dei suoi comportamenti e le sue scelte. Ma devi affrontare questo problema. ”
“ non è un problema. Io non voglio proprio vederlo. Ma se accetto, dovrò sicuramente parlarci o guardarlo. Non riesco ancora a capire perché lui abbia scelto queste cose nei miei confronti. Ero pronta a tutto. ”
“ lo so. So tutto, ero con te Emma quando è successo. Sei venuta a casa mia piangendo.”
“ lui non si merita di guardarmi nemmeno. Perché dovrei fargli vedere che sto di merda. Perché devo fargli capire che lui mi manca. Che lo odio. Che lo amo. Che tutto. ”
“ perché lui deve capire cosa cazzo si è perso”
“ non mi sembra una grande idea” confesso. Avevo una paura di non essere in grado di scrivere come dovrei, ho paura che lui si accorga delle mie crepe, ho paura di tante cose.
“ allora? Vuoi perdere questa occasione per un coglione di turno?”
“ no non voglio perderla però..”
“ però niente Emma. O vai lì e rendi giustizia o non vai è perdi”
“ io non perdo niente. Ho già perso quando mi ha mollato”
“Emma è lui che ha perso te, non lui, perché non capisci questo? È un anno che ti dico che tu non ha perso niente” respiro.
“ non sono d'accordo. Lui mi avrà perso ok, ma anche io non ce lo più al mio fianco, vuol dire aver perso qualcosa in due. La coppia è formata da due persone. Il fatto che io possa essere stata male comporta il fatto che non è più con me - per scelte sue - non cambia niente. ”
“ si ma non comprendo come tu possa pensare di aver perso qualcosa, come una partita, è colpa sua se stai cosi”
“ ma è anche colpa mia per non aver chiesto il motivo. ”
“ ma ti ha lasciato perché secondo lui non eri pronta a essere giornalista affermata e la sua ragazza. Emma ma di cosa stiamo parlando?” sbuffo. Non riuscivo mai a spiegarmi del perché io mi sentissi come se avessi perso.
Io ho perso qualcuno, ho perso non cercandolo, ho perso quando sono andata via dal campetto è non ho chiesto alcun'altra spiegazione. Ho perso nello stesso momento che lui non mi più guardata negli occhi.
Scendo dallo sgabello stanca di spiegare ancora queste cose. Era un anno che mi sentivo un fallimento sentimentalmente, non riuscivo più ad avere un rapporto con nessun uomo e non parlo di andare oltre ma di una semplice chiacchierata. Non riesco a trovare un solo motivo del dovermi innamorare ancora. Io amo ancora lui nonostante tutto.
“ dove vai?”
“a casa! Mi devo preparare psicologicamente a questa domenica”
“ quindi accetti?” annuisco. Mi sorride, io vado via, salgo in macchina una volta uscita dal bar.

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