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Mi aveva baciato per prima. Mi sentivo scombussolato dentro, il cuore faceva le capriole e lo stomaco sembrava un gomitolo di lana.
Le stringo le mani tenendola vicino a me. Strofinò il naso con il suo dolcemente. Non voglio rovinare la magia che si era creata.
“ non scappare ancora. ” le dico. Non mi risponde. “Emma”
“ ci sono. Ti ho sentito. ” perché non dice allora che non vuole scappare? Si è già pentita allora! “ non devo scappare da nessuna parte. Le mie paure, però, non finiscono oggi. C'è anche un particolare che...”
“ Emma, tutto quello che succederà da oggi potremmo affrontarlo insieme” mi guarda.
“ sappi che quando saremo nello stesso posto nelle partite, non potremo né abbracciarci, né  baciarci e nemmeno chiacchierare come se fossi due conoscenti. Ne va di mezzo della mia carriera e della tua. Non voglio che finisce in cacciara tutto!” mi dice stringendomi le mani.
“ non dobbiamo dare spiegazioni a nessuno in ogni caso”
“ sono una giornalista. Tu quello famoso.”
“ lo so. Ti sto dicendo che quello che però la gente non mi frega. È sinceramente sarei pronto anche a difenderti dal giornalismo macrabo di gossip” stacca le sue mani per appoggiarle sulle mie guance.
“ non credo di riuscire a realizzare che quel coglione di cui mi dava della ragazzina, sia qui a dirmi queste cose” dolcemente appoggia le labbra per lasciarmi un bacio a stampo..
“ ci devi credere invece! Lascia che io mi possa prendere cura delle tue ferite” non dice niente. Si adagia sul mio petto facendosi abbracciare teneramente. Torniamo dentro per finire la nostra cena.

Mentre siamo a tavola, ci teniamo per mano e ci scambiamo qualche bacio innocente. Una volta che abbiamo finito, mi alzo per pagare, lei mi segue.
“ tieni” mi da i soldi per pagare la sua parte. Le chiudo la mano con le banconote dentro. Le lascio un bacio tra i capelli.
“ non c'è bisogno! Pago io. Ho scelto io il posto e sono felice che tu sia qui. ”
“ ma..”
“ niente ma. Tieni davvero i soldi Emma” mi sorride. Andiamo alla cassa insieme, è pago la cena, una volta fuori mi appresto ad abbracciarla da dietro.
“ sei sicuro di non voler nemmeno venti euro. Non mi piace che...” le bacio il collo.
“ sono sicuro. Ho voluto io pagare la cena, accettalo come se ti avessi fatto un regalo. È il nostro primo appuntamento” appoggia le sue mani sulle mie.
“ stiamo rischiando troppo”
“ nella vita bisogna rischiare ogni tanto. Lo hai detto anche tu: si vive una vita solamente a metà altrimenti”
“ ogni parola che ti dico te la noti?” chiede ridacchiando.
“ mi piace quello che dici. ” si volta di colpo in mezzo ai parcheggi.
“ se non lo hai capito: mi piaci anche tu. È pure tanto. ”  mi dice con quella vocina che mi stava facendo sciogliere e allo stesso tempo impazzire. Come risposta: prima le sorrido,e poi la bacio, era come il mio che aveva iniziato lei. Si alza sulle punte per baciarmi meglio. La tengo stretta al mio corpo, si incastrava perfettamente, il mio cuore esplodeva. I brividi ormai li avevo dentro di me. Era una sensazione che per troppo tempo non sentivo. Respiro nel nostro bacio staccandomi poco dopo per lasciare aria anche a lei. Aveva le labbra rossissime e a questo punto credo anche io.
Le mie mani fanno su e giù per la sua schiena mentre restiamo a guardare i nostri occhi. Il suo sguardo dopo cade sul mio orologio.
“ Simo, io domani devo stare a lavoro mi accompagneresti a casa? "
“ certo. ” camminiamo verso la macchina mano nella mano.
Quando arriviamo sotto casa sua, mi fermo, spengo il motore visto l'orario. Era mezzanotte. Il tempo era volato stando insieme.
“ grazie per la serata. Sono stata bene. ”
“ grazie a te davvero” le sorrido.
“ io vado ok?” appoggio la mano sulla sua coscia e mi avvicino per baciarla.
“ ti lascio andare solo perché non voglio correre e non voglio che ti senti pressata da qualcosa che ti possa spaventare. ” la sua mano sinistra mi accarezza il viso.
“ fai ciò che ti senti davvero! Voglio che ti sia te stesso, sto provando ad andare oltre a tutto”
“ posso darti un bacio?” ride.
“ non domandare scemo. Fai è basta! ” non me lo faccio ripetere due volte e la bacio. Ci stacchiamo poco dopo è lei scende dalla macchina.
“ buonanotte piccola” le dico mi manda un bacio ed entra in casa chiudendo la porta alle sue spalle.
Metto in moto, scrivo velocemente a Filippo : « mi sento uno stupido alla sua prima cotta. Come si fa?» invio e torno a casa.

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