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Sono arrivata al campetto dove stanno facendo tutti allenamento. Mi salutano con la mano. Simone non era molto felice che io venissi, ma io voglio riprendere il mio lavoro. Quello che ho iniziato da quando mi è stato chiesto di intervistare lui.
“Emma" urla Corrado “ vieni qui in panchina” scuoto la testa.
“ sto qua. Vi vedo lo stesso" urlo. Non volevo invadere più quella parte. Non era mio compito stare lì. È avrei fatto lo stesso se Simone fosse tornato in campo.
“ daii. Non stare da sola"
“ Riccardo non ti ho chiesto opinioni" rispondo subito a quello che mi chiedeva di fare ciò che non mi andava. Resto lì per ben due orette. Tutti si muovono coordinati, peccato che se non fosse per Yuri che prova sempre all'ultimo di metterla dentro al canestro quella palla, nessuno risolve molto. Si sente la mancanza del mio fidanzato in campo. Lui sapeva come fare muovere tutta la squadra.
“siete fuori tempo. Non c'è n'è uno che riesce a mettere quel pallone in campo. È già la terza sconfitta che abbiamo avuto con settimana scorsa, Simone manca a tutti lo so bene, ma dobbiamo fare in modo di prenderci questi cazzo di punti domenica altrimenti vi mando in ritiro. Non sto scherzando!”
“ mister: non è colpa nostra se Simone non si è ripreso"
“ la colpa è di chi ha deciso di rovinare la squadra. Ringraziasse che è ancora qui adesso " risponde Corrado a uno dei ragazzi non ricordo nemmeno il nome.
“ colpa sua stessa che ha provocato me"
“ ti ho per caso interpellato. Devi solo ringraziare che non ti ho messo in panchina o in tribuna sappi che non mi devi sfidare. ”
“ anche se fosse colpa mia? È fatto di carta pesta e non mi sembra che stia piangendo perché non è qui con noi”
“ i tempi di recupero di un forte infortunio non lo decidi tu. Ora tacci”
“ mister lei ha sempre una preferenza e non è giusto. ”
“ è giusto che vi spacchiate la schiena se volete vincere altrimenti chiamo altre persone a giocare. Simone in questa squadra ha sempre dato il meglio di sé, Riccardo, cosa che ad oggi non stai facendo tu. A me non interessa se ti sei preso una sbandata per Emma o cazzate così. Io voglio sudore qui dentro. Voglio vedere la fame di vittoria. Voglio vedere le vostre mani bollenti e le ginocchia sbucciate se è neccessario” urla per farsi sentire da tutti. Appoggio la penna sul quaderno è mi lego i capelli in una coda. Riprendo a scrivere alcune cose. “ domani vi voglio alle 6 qui. Il primo che fiata lo sospendo sul serio!”
“ d'accordo mister” li manda via tutti quanti. Non avrebbero combinato niente oggi. Vedo Corrado avvicinarsi alla rete per parlarmi.
“ ehi, tutto bene?”
“ si grazie. Sto davvero bene qua. Non ti devi assolutamente preoccupare. Ciò che dice non mi tocca. Sinceramente finché non mi farà perdere le staffe: terrò fredda la mente”
“ come sta Simone invece?”
“ ha iniziato a fisioterapia finalmente. Sta reagendo bene. ”
“ non vedo l'ora di averlo di nuovo in campo”
“ anche lui Corrado. Sembra davvero un leone in gabbia. È stata dura convincerlo a stare fermo per il suo bene”
“ immagino. Vado a controllare le belve. Ci vediamo domani d'accordo?”
“ sessione pomeridiana?” annuisce. “ in mattinata vorrei controllare alcune cose per l'articolo”
“ tranquilla. Se vuoi abbiamo anche qualcuno per dell'interviste" sorrido.
“ non mi serve alcuna persona al momento, se ci sarà occasione ti farò sapere"
“ grazie" va via prendendo tutto il suo occorrente mentre io metto tutto in borsa per andare alla fermata dove la macchina dell'autista doveva arrivare.
“ sei sola?’ mi volto.
“ senti Riccardo non è il momento.”
“ invece lo è” sbuffo “ Simone non è qui e io posso parlarti”
“ guarda che non è per via di lui. Io non voglio avere niente a che fare con te"
“ ti sei fatta sotto mettere da uno come lui. Tanto non ti ama sei un illusa"
“ancora con questa storia? Riccardo, Simone non lo conosci realmente, non parleresti così. Io non ho voglia di stare qui a parlare con te di cose che non ti dovrebbero importare. Ma sappi che Simone tornerà più forte di quanto tu pensi” respiro “Lui mi ama. È io AMO LUI NON TE. METTITI IN QUELLA CAZZO DI TESTA CHE NON TI VOGLIO. NON MI PIACI. IO SONO INNAMORATA DI UN'ALTRA PERSONA” gli dico urlando tutto ciò che sentivo. Mi guarda avvicinandosi a me ma per fortuna è arrivato l'autista. “ lasciami in pace. Sono qui per lavoro non per sentire le tue cazzate!”

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