Non appena mi abbraccia sento di riporre vivere in pace. Sono sereno perché ho buttato fuori qualcosa mi tenevo dentro da un po'. Non sapevo e non ero sicuro che era giusto che sapesse. Alla fine ho seguito l'istinto.
“ non volevo arrivare a tanto. Giuro. ”
“ come hai potuto pensare che non ci fosse speranza. Io ok non ho mai parlato con nessuno di noi se non ai miei famigliari, ma ogni tanto capitava di farti capire qualcosa dalle storie di Instagram” non mi piacevano molto i social. Li guardavo poco e niente. Sicuramente non ho badato bene cosa stesse succedendo.
“ non sono importanti i social per me”
“avresti potuto guardare bene. Aspettavo solo te”
“ mi dispiace davvero. Ho creato solo degli enormi casini, dalla mia famiglia alla tua. Infine su di te. ”
“ma ora siamo qua. Non conta più ciò che abbiamo passato. Conta che stiamo insieme di nuovo.”
“ ma non potrò mai cancellare certe ferite” mi sorride.
“ sei la miglior cura”
“ non ne sono sicuro”
“ perché dici questo? Tutti sbagliamo nella vita Simo. Non credo che siamo perfetti, ci sta fare degli errori, è saperli comprendere a volte la fase difficile. So che se sei arrivato a prendere quelle pasticche volevo farla finita con tutto. Ma non è come avresti dovuto affrontare la situazione. ”
“ era il miglior modo per dire basta. Ero stanco delle continue discussioni, del continuo sentirsi in colpa e con il dito puntato contro.. quando mi hai detto che mi meritavo le corna ho pensato che avevi ragione: come potevo pensare di riaverti dopo quello che ti avevo fatto. Non ero in grado di amare nessuno. Così sono andato al pub, ho bevuto fino ad ubriacarmi e vomitare. Sono tornato a casa è Sara era pronta la a dirmi che non avrei dovuto farlo che ero un incosciente. Mi sono sentito di nuovo con le spalle al muro. Non capito. ”
“ ti chiedo scusa di nuovo per quelle parole. Ero arrabbiata. Io non le penso nemmeno. Credo che la tua famiglia non volesse farti del male, nemmeno giudicarti, ti voleva fare comprendere che era un errore quello che avevi fatto. A prescindere dal tuo pensiero che era per me. ”
“ vale la stessa cosa per tuo padre. ”
“ ma io so che posso fidarmi di te di nuovo. Altrimenti non sarei qui. Dopo quello che mi hai detto ne sono ancora più convinta. No non guardarmi così... Non lo sto facendo per pena. Ti amo. Mi dispiace che stavi in quella maniera. Mio padre capirà”
“ ci devi parlare Emma”
“ ti prometto che ci parlerò. Adesso però basta” mi asciuga le lacrime dal viso “facciamoci questa benedetta passeggiata qui al mare. Mi manca quello di casa mia. Mi accontento. ” sorrido. Mi alzo in piedi è aiuto lei a fare lo stesso. Cade tra le mie braccia e la bacio.« sei il confine della mia pelle al di là, e penso che di più non c'è. Anche se non puoi tu sorridimi. Sono pochi sai, i miracoli, riconoscerei le tue mani in un istante. Ti vedo ad occhi chiusi e sai perché? Tra milioni di persone tu hai scelto me»
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...