Sono esattamente le quattro del mattino, io non trovo sonno in questo letto gelido dell'albergo. Ho chiamato Emma più volte preoccupato per il viaggio che si era messa a fare da Genova a Roma. Ero in pensiero perché continuava a non rispondere nemmeno visualizzava i miei messaggi.
Mi siedo sul letto accendendo la lucina piccola. Respiro. Allungo il braccio verso quel telefono che avevo appena toccato poco prima, compongo il numero del mio amico, sapevo che l'orario non era dei migliori.
" pronto?" la voce di Filippo addormentata mi fa pensare di aver sbagliato.
" fili scusa. Torna a dormire. " sto per chiudere.
"Simo perché mi chiami a quest'ora? Ti è successo qualcosa? "
" ho fatto una cazzata con Emma. Non sono stato sincero con lei e ora non mi vuole parlare più"
" ti prego non dirmi che le hai messo le corna"
" no. Non lo farei mai, sai che già provato un tradimento è sono stato male nonostante avessi provato a perdonare"
" è allora?"
" tempo fa prima di provarci con lei volevo essere sicuro di potermi muovere senza che avesse bloccaggi con la sua direttrice. Helen mi ha assicurato che Emma non avrebbe perso il lavoro anche se io ci avessi provato. "
" non ti seguo. "
" non le ho detto che avevo parlato di questa cosa con lei. Non sono stato sincero. Helen mi aveva chiesto di non dirle nulla"
" perché non hai provato nemmeno a dirglielo"
" ho tentato in tutti modi di farle capire che poteva stare tranquilla. Io volevo e voglio lei. "
" però non hai parlato abbastanza. Anche se glielo hai cercato di farglielo notare questa cosa, lei non c'è arrivata, ora però devi cercare di recuperare!"
" non ha più intenzione di chiarire. Ha detto che: non vuole più sentirmi e ne vedermi. "
" è ferita Simone. "
" io non volevo ferirla!"
" involontariamente lo hai fatto però. Prova a metterti nei suoi panni, se Corrado le avesse chiesto di non dire nulla e avrebbe fatto lo stesso con te come avresti reagito. Non pensi che è da capire se sì e sentita presa in giro?" aveva ragione forse anche avrei reagito allo stesso modo. Però, da una parte avrei cercato di capirla e avrei affrontato la cosa.
" mi manca fili. Ieri eravamo insieme"
" tu sei un sottone"
" ti giuro mi fa stare bene. Era troppo tempo che non mi sentivo così. Ho provato anche a cercare di tenerla lontana prima di avvicinarmi, ma non c'è niente fare, è una calamita. Mi piace da morire anche quando mi stuzzica. È ti prego; ho scoperto di essere geloso di lei. " sento un ridacchiare da parte del mio amico.
" Simo scusa, è mi fa veramente strano sentirti così ma è molto bello. Finalmente non esiste solo il basket, gli allenamenti ma qualcuno che ti tiene impegnato. "
" oggi ho giocato di merda in allenamento. Mi sentivo fuori controllo, è con la testa altrove"
" cerca di non fare cazzate domani altrimenti Corrado ti lascia in panchina. "
" è andata via oggi" dico facendo finta di nulla. Come se non avessi ascoltato le sue frasi.
" è qui a Roma"
" si. Ma non mi risponde, sono molto preoccupato. "
" sarà a casa Simone. Stai sereno, davvero, credo che avrai modo di farti perdonare. Pensa alla partita adesso. Quando torni domani ne parliamo con calma. Ora provo a dormire" mi dice salutandomi e ricambio. Io non avrei dormito per niente.«Emma dimmi che sei a casa! Sono preoccupato!» invio.
« Emma rispondimi! Stai bene?» invio.
« mi manchi tanto. Ieri stavo così bene con te. » invio.
Mi accorgo che è in on line vedere almeno questo mi fa ben sperare che è viva. Vedo che scrive. Perdo un colpo.
«Sono a casa, LASCIAMI IN PACE. TU NON MI MANCHI.» risponde fredda. Butto un urlo non troppo forte perché non ero a casa mia.
Più cazzone di me non c'era nessuno. L'avevo persa!
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...