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Questa mattina ho fatto tutto di corsa in agenzia. Ho consegnato l'articolo ad Helen è ho sistemato altre cose che mi servivano. Ho finito definitivamente tutto ciò che avevo da fare quindi posso tornare a casa. Saluto Julia che mi dice di sentirci stasera perché ha da dirmi delle cose. Annuisco. Spingo la porta è il vento mi colpisce in pieno viso. Il cielo è coperto da molte nuvole alcune sono pure brutte. Chissà che non voglia piovere!
Arrivo alla macchina, è mi blocco, ci sono almeno tre messaggi sul parabrezza. Ma possibile che sto tizio ora abbia incominciato a pedinarmi? Non so chi sia? Non so da dove viene? Sa dove lavoro, è le trasferte!

Prendo quei biglietti nelle mani:
1) «La vita è bella perchè esisti tu, raggio lucente dei miei occhi. Vivrai nel mio cuore e l'anima mia non morirà mai. »
2) «Vivo nella speranza che non rimarrai solo un bellissimo ricordo»
3) «Scusa, la mia vita è scritta male.
Sbaglio sempre sul finale.»

Più leggevo le parole in ogni biglietto più mi sentivo in confusione. Questo era completamente fuori di testa. Non lo conoscevo neppure, è mi scriveva che ero la luce dei suoi occhi. Il suo cuore e nell'anima non dovevo morire mai. Poi che vive nella speranza che non resto un ricordo. Torno indietro verso l'entrata è vedo Julia.
“ io credo sia arrivato il momento di denunciare costui!” esclamò.
“ scusa?”
“ tieni leggi. Questo sta fuori! Ma chi è? Non lo conosco. Inizio seriamente ad avere paura. C'è neanche a lavoro posso venire. ”
“Emma prima di tutto calmati, seconda cosa questa persona se sa di questo posto ti conosce e lo conosci pure tu. Altrimenti non farebbe passi così avanti”
“ ma non è vero. Io non conosco nessuno. Non voglio nessuna relazione tral'altro” sbuffa.
“ perché non può essere Simone? A me sembra come se debba farsi perdonare”
“ piuttosto metto fuoco a questi biglietti. ”
“ adesso sei tu prevenuta”
“ non voglio questa robaccia se mi deve comprare. I fatti non sono due biglietti scritti. Per favore Julia!”
“ beh se fosse lui ha già deciso che deve farsi perdonare in qualche modo deve partire”
“ non è questo il modo allora! ”
“ come può uno farsi spazio nella tua vita se tu metti il muro?”
“ hai visto cosa è successo a non avere il muro eh? Simone mi ha scaricata! Una volta tanto che mi stavo fidando di lui. Adesso sinceramente non mi va di essere di nuovo aperta a certe cose.”
“ certe cose intendi: che Simone rientri nella tua vita?”
“ intendo dire che deve farsi i cazzi suoi. ”
“ non è detto che sia lui”
“ appunto. In ogni caso non voglio sto giochetti. Non fanno parte di me. Apprezzabili i biglietti fino ad un certo punto. ” le dico. Prendo quei fogli è lì butto dentro la pattumiera affianco alla mia collega.
“ non mi interessa niente! Chiunque sia!” dico.
“ Emma stai sbagliando adesso!”
“ beh se ha qualcosa da dirmi, me lo dica in faccia, tanto ha le palle di scrivere delle frasi prese da internet. ” respiro. Non mi risponde così torno alla macchina. Nel vetro c'è scritto un indirizzo: ” via Verdi 50. ” 
Stavo uscendo pazza! Quindi era qui? Ha sentito tutto? Voleva vedermi ecco perché la via. Cancello con un po' di acqua quella scritta dopo averla segnata nel telefono.
Chi cazzo era?

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