8.

607 31 4
                                    

| « secondo me è meglio inventare qualcosa con Helen. Lei ci crede. Siamo qui da una vita. Toccava noi intervistare Simone!»
« Denise non credere che sia così facile»
«senti vuoi che andiamo noi a Milano?»
«si»
« è allora un modo dobbiamo trovarlo. Sabotiamo qualche cosa dalla scrivania di Emma, così Helen si incazza e non la manderà più!»
« mi fa sempre più pena. Sembra una poverina li che continua a guardare il foglio e non sa cosa scriverci sopra»
« secondo te glielo ha scritto qualcuno l'intervista di Simone?»
« come minimo. Non sa mettere nulla in croce»
« Selena dobbiamo fare qualcosa» |

•••••••••

Nel pomeriggio
Ore 17:30

Che palle! Non mi piace questo inizio di considerazione, non riesco a scrivere nemmeno due righe oggi. Quel coglione ovviamente ha continuato a inviarmi messaggi che ho palesemente ignorato. Tutti dove mi dava delle stronza insensibile per non averlo avvisato, in uno invece, c'era scritto che: avevo tirato via la sua attenzione dal basket e non andava bene.
Quello mi aveva messo un po' paura, non era mai successo se non con il mio ex che le attenzioni ricadevano su di me e non su altro. Non volevo nessuna relazione. Ero una ragazza impegnativa figuriamoci se potevo stare mai con uno che non mi regalava attenzioni.
“Emma” Julia mi chiama dalla sua scrivania avvicinandosi con la sedia. “Emma” non le rispondo, parlasse con le amiche sue, io non ho niente da dirle.
“ Emma per favore guardami”
“ che vuoi? Sto lavorando!”
“ devo parlarti”
“ non abbiamo niente da dirci. Sei già stata abbastanza chiara l'altra volta, sei persino andata da Helen a riferire tutto. Grazie perché visto il tuo movimento ho un altro incarico più difficile, ma io non mollo. Se pensate di vincere voi avete sbagliato.”
“ non voglio parlare dell'altra volta. Mi dispiace per come mi sono comportata. ”
“ non cambiare atteggiamento con me. Stai con loro ” le indico con la testa, lei scuote la sua, si allunga un po' di più.
“ come finiamo di lavorare voglio parlare con te, è importante”
“ io non voglio sentire alcuna parola. Tanto lo so che ti hanno mandato quelle due, una che non sa manco come si scrivano le parole inglese, l'altra che i titoli li scrive normali senza il grassetto e a volte dimentica persino i sottotitoli. Le interviste entrambe le fanno campate per aria, ci fosse una volta che chiedessero come si sente l'intervistato e non se sì e scopato duemila persone. ” rispondo subito. So che questo potrebbe portarmi guai con Helen ma è la verità. In tutte quelle che hanno fatto a personaggi famosi, erano tutte domande inerenti alle vita privata e non a quello che facevano, ci credo che sono rimasti stupiti da me.
“ è proprio di loro che ti devo parlare. Le ho sentite parlare oggi mattina nel camerino dove appoggiamo le borse. ” sbarrò gli occhi.
“ mi sono persa un passaggio. Da quando fai la San maritana? Non eri amica loro. Le stai tradendo in questo momento”
“ ho sbagliato l'altra volta con te. Quando sono arrivata qui, Selena e Denise mi hanno accolto nel tuo stesso modo, però le cose sono cambiate quando ho consegnato a una delle due uno dei miei articoli. Entrambe mi hanno preso sotto la loro ala, Helen non sa niente di questo, ora che ho sentito qualcosa non voglio che la tua carriera prenda una piega diversa. Hai fatto un buon primo lavoro è credo sia giusto che tu faccia anche il secondo”
Non avrei mai dato niente di mio a nessuno, pensate voi se mi sarei messa a darlo a una di queste mongoloidi!
“ perché lo hai fatto? Nessuno dovrebbe permettersi di prendere della roba tua. Lei si è presa i meriti di qualcosa che non era frutto della sua testa”
“ mi prendevano in giro; non sapevo come uscirne l'unico modo era questo. ”
“ tu lo devi dire a Helen. Quel lavoro che andato bene deve essere a nome tuo. ”
“ era un articolo su Roma non importa più di tanto. Allora mi ascolterai più tardi?”
“ non sono sicura tu sia sincera con me. Potresti aver architettato tutto con loro e io qui la scema che ti do retta”
“ non ti sto prendendo in giro. Sono seria. È vero ciò che ho detto ed è vero ciò che ho sentito. Prova a credermi solo questa volta ti prego” annuisco. Non avevo nulla da perdere con lei e le altre, il mio lavoro avrebbe comunque vinto fin dall'inizio.
Il telefono attira la mia attenzione: un messaggio non so chi sia. Lo prendo in mano, leggo il nome e poi sotto il messaggio che usciva per intero.
« potrai fare finta che io non esista. Prima o poi ci rivedremo è dirò che sei una persona falsa di prima categoria. »
Sbuffo. Era davvero un continuare a mandare questi messaggi da coglione di prima categoria. Non scriveva altro: falsa, stronza, zero rispetto tutto così.
Qui l'unico che non capiva un cazzo era lui ma è un maschio è a questo non ci arriva.

Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora