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Le cose da due settimana non sono cambiate molto. Simone protesta quasi tutti giorni per prendere i farmaci che dovrebbero aiutarli. Non sta fermo neanche se lo pagano. Non mi ascolta.
Questa mattina sono uscita da casa sua senza nemmeno salutarlo. Ho sentito ieri sua madre che continua a chiedermi come stesse il figlio e che presto sarebbe passata a trovarci. In realtà; ci troverà solo lui.
Ho deciso di tornare qualche giorno a casa dei miei genitori. È come se convivessimo ma in ogni caso fa come gli pare a lui.
“Emma” Julia mi ferma prima che io possa andare via. “ tutto bene?”
“ si. ”
“ domani c'è il primo allenamento tu non vai a Genova?” mi chiede. Avevo chiesto a Helen almeno un weekend qua perché non mi sentivo in grado di rispondere a delle domande soprattutto da sola.
“ no. Non me la sento. Sono sicura che Giulia farà bene. ”
“ non buttare il tuo lavoro per un episodio”
“ ma che scherzi? Non butto via nulla. Solo che questo weekend non ne la sento di andare a Genova. Simone non sta bene ancora, dovrei affrontare giornalisti affamati. ”
“ prima o poi dovrai farlo. Non puoi scappare!”
“ ho già lasciato delle dichiarazioni ieri. ” mi avevano fermato per strada dei giornalisti visto che mi avevano beccato con Simone. Prima di parlare ho chiamato Helen per esser certa che non sarebbe successo niente. So benissimo che questo è solo l'inizio ma io voglio anche stabilità.
“ ho letto quell'intervista bellissima dove parli di lui. Perché mi sento che invece tra di voi le cose non vanno?” mi domanda.
“perché è giusto quello che senti. Sono passate due settimane: lui non vuole prendere le medicine. Deve andare dal medico per vedere i miglioramenti se ci stanno ma non ne ha intenzione. In tutto questo è due giorni che non usa la fascia quando dovrebbe soltanto tenerla anche per dormire. Non mi parla se non per cazzate. Non mi chiede nemmeno come va a lavoro. Sono un po' stanca di questa situazione. Posso amarlo quando voglio, ma se non c'è spazio per me nella sua vita io non posso fare nulla” dico sentendo gli occhi bruciare. “Julia ho faticato ad aprirmi con lui. Gli sto dando me stessa. Eppure non ricevo nulla in questo periodo. ”
“ glielo dovresti dire!”
“ ma cosa gli devo dire? Guarda che mi stai mettendo da parte solamente perché hai un braccio rotto. È colpa mia se sta così. Se non fossi stata tra lui e Riccardo da quel giorno in allenamento tutto questo non sarebbe successo.”
“ ma cosa dici? Emma non è assolutamente colpa tua. Simone ti ama è lo sai. Il fatto che Riccardo ci provi con te è solo un dato oggettivo, lui non dovrebbe nemmeno mettere in conto che tu possa solo pensare di stare con lui perché sei fidanzata. Si chiama rispetto quello. ”
“ a me di Riccardo non importa. È Simone questo non lo ha capito. Perché continua a dubitare che io possa tradirlo.”
“ è la paura che parla Emma. E' già stato tradito, e pensa che se è successa un volta può succedere di nuovo. Lui avrà le colpe sicuramente nella vecchia relazione ma quella non doveva nemmeno provare ad andare a letto con un altro. ”
“ si. Ma io non solo quella. Io sono me stessa. Non lo tradirei mai. ” mi sorride “ stanotte sto dai miei e forse anche per i prossimi giorni. Non mi sento molto a mio agio con lui che fa finta che non esisto”
“ prenditi il tempo che vuoi. Ricorda però che lui ti vuole bene” annuisco. Mi metto in macchina. Invio un messaggio a lui : « stasera passa tua sorella a casa, buona cena con lei. Io sto con i miei. » invio e torno a casa. Mi serviva proprio un abbraccio di mia madre.

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