Il Re bianco: Ragnarok - PARTE 1

Guidare un branco ~ Holfast / Beel

Nonostante sia una vita diversa, Beel é rimasto in fondo il Deus che conosco... solo molto più sensibile e timido. Dark é venuto a scusarsi con Rufus, era mortificato. Non riusciva a credere che la figlia si fosse fatta coinvolgere da simili comportamenti. Lui e Rufus, oltre ad essere compagni di caccia, sono anche amici. C'era anche Vivian, lei é molto amica anche di Star e Rhoda. Spero che l'accaduto non rovini i loro rapporti, sarebbe un peccato. Beel non é felice nel Nido come lo é Azazel, si rifiuta di tornarci. Non può nemmeno stare in tana tutto il tempo, a questo punto devo portarlo con me ed anticipare le sue lezioni su come ci si comporta da Alpha. Avrei senza dubbio preferito restituirgli i ricordi, farlo tornare il solito Deus, almeno non avrebbe pianto in questo modo e non si sarebbe ferito... al contrario, sarebbe stato lui a farlo agli altri. Rufus però non é della mia idea, teme che possa cambiare qualcosa come é successo con me e Slate.

Azy torna al Nido, oggi ci sono molti meno cuccioli poiché sono tutti in punizione. Rhoda proibisce a nostro figlio di vederli alle loro tane. La compagnia non gli manca, su questo non c'é dubbio. Porto con me Beel ed Ember, lei é ormai prossima ad avere un piccolo branco tutto suo e piano piano espanderlo. Lascio che sia lei a dire tutto a Beel, le servirà come ripasso. Lui é più felice stando in famiglia, gli estranei non li sopporta. Il caso vuole che passiamo vicino al Nido, ne approfitto per vedere cosa succede: Azy gioca, Rhoda parla con Star che ha il morale a terra. Vivian non c'é, é con Roxy alla tana. Non può lasciare la cucciola da sola. Che ciò che é successo sia di lezione anche agli altri. Riprendo a seguire Ember e Beel.

'E questo é tutto ciò che un Alpha deve fare. Giusto, Maestro?'

'Non hai dimenticato nulla?' domando sapendo già la risposta.

'Oh si, devi anche farti rispettare. Un Alpha che non ha il controllo del branco, é un Alpha che presto perderà il ruolo. Che sia sfidato da un suo lupo o che il Re bianco non lo ritenga più adatto.'

Beel ascolta tutto 'Farò attenzione. Zio, quando avrò un branco tutto mio?'

'Prima dovrai mettere in pratica tutto ciò che hai appena sentito da Ember. Mi sembri abbastanza attento e volenteroso, penso che avrai il tuo branco quando avrai l'età di Ember. Domani le tocca l'assegnazione, spero che abbia scelto con cautela i lupi che vuole con sé.'

A sentire quelle parole Ember inizia a saltellare 'Sono pronta, Maestro! Ho studiato e mi sono impegnata tanto per questo momento! Non ti deluderò!'

'So che non lo farai.' sorrido.

Passano i mesi, Azy é diventato troppo grande per il Nido. È il momento che lui inizi a studiare per diventare un Alpha. Porto sia lui che Beel con me per un mese. Ember ha i suoi Raggi di sole: ha iniziato con due lupi, poi le ho dato altri due e così via. Adesso gestisce un bel branco tutto da sé, non ha ancora trovato il suo Beta. Azy e Beel mi seguono, insegno loro ciò che insegnai ad Ember anche se mio nipote é più avanti. Potrei anche decidere di affidargli un branco proprio in questi giorni, ma solo lupi che hanno la sua età. Troppo grandi sarebbe un problema.

L'unica cosa che mi frena dal farlo é una: non ha mai superato la sua timidezza, cammina sempre con la testa a metà, non alta ma nemmeno troppo bassa. Un Alpha non deve sembrare incerto o sottomesso. Azy é il contrario, impara in fretta ma é sempre distratto. Ha il portamento da Alpha, pensa come uno di loro... ma non é pronto per nulla. Ciò in cui pecca Beel lo ha Azy e ciò in cui pecca Azy... lo ha Beel. Se potessi far diventare Re entrambi sarebbe bello, ma potrebbero nascere dei disguidi.

Credo che manderò Azy da Ember come suo Beta provvisorio, in questo modo avrà modo di vedere da sé ciò di cui parlo. Sarebbe voluto andare Beel ma per lui ho altro in mente. Voglio sapere se non é pronto oppure se mi sto solo immaginando che lui non lo sia. Lo porto alla Gola dei Titani, Sancta é felicissima di vederlo. Lo é solo quando Beel é in giro, altrimenti mantiene il suo sguardo serio.