Separarsi

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Passano due giorni, papà mi aiuta con Ember. Impara molto ma ha ancora tanto da fare, papà mi sostituirà in questi giorni di assenza. Sto per partire con Rufus, andiamo alla ricerca di Star e del suo branco. Non sta nella pelle, vorrebbe correre e perdere il fiato pur di raggiungerla a minuti. Ma non sappiamo dove si trovi, Rufus non ricorda la strada esatta. Partì per nascondere le gemme di Kronos, non sapeva da quale parte andava. Un luogo era identico ad un altro. Ricorda solo un posto, si trova a più Sud-Ovest da qui. Saranno alcuni giorni di cammino. Lascio il comando a Donovan e Sancta, sapranno gestire il branco anche da soli.

Rufus non smette di sorridere, é felice 'Dai, Hof! Datti una mossa! Dobbiamo trovare Star!'

'Aspetta, non andare troppo lontano. Non sappiamo nemmeno dove si trovi.'

'Te l'ho detto! Raggiungiamo quel posto a Sud-Ovest, ricordo di aver visto... una specie di montagna. Sembrava la testa di un'aquila e... e c'era anche una cascata! Troviamo queste due cose e da lì saprò dove andare!'

'Montagna che sembra un'aquila ed una cascata, non mi sembra molto.'

Corre più avanti 'Avanti, Re bianco! Muovi quelle grasse chiappe! Dov'é finito il tuo spirito di adattamento?'

'Sono grosse, non grasse!' rispondo.

'No, direi che sono grasse!'

So che mi provoca soltanto per farmi correre. E va bene, corriamo. Lo inseguo, lui non si lascia prendere così facilmente. Tuttavia le mie zampe sono più lunghe, lo raggiungo anche se non con molta semplicità. È sempre stato molto veloce. Lo atterro, penso di averlo bloccato con il mio peso ma lui riesce a buttarmi giù, a mordermi l'orecchio ed a correre via. Il piccolo Rufus é astuto, adesso capisco da chi ha preso Deus. Iniziamo a giocare in questo modo, non perdo però l'orientamento. Voglio arrivare e tornare indietro nel minor tempo possibile. Ma la strada da fare é lunga, ha camminato veramente tanto per incontrarla. Ci fermiamo per la notte, non si é ancora perso d'animo.

'Se domani ci svegliassimo presto, potremmo accorciare i tempi.' dice lui.

Io provo a rallentarlo, non possiamo correre per tutto questo tempo 'Cerca almeno di riposarti, Star non scappa.'

'Non temo che lei scappi, temo che i Mezzosangue possano trovarla. Sai che la amo, sia lei che Deus. Non vorrei vivere una vita in cui non posso avere nessuno dei due. Ne ho già vissuta una e... adesso basta.'

Abbasso lo sguardo 'Mi spiace per ciò che ti é successo. Però adesso sei rimasto te stesso.'

Accenna una risata 'Si, beh... sperando che quella polvere nera che ci ha soffiato addosso non fosse veleno o chissà cosa.'

'Se fosse veleno saremmo morti.' ci penso attentamente 'Non hai notato dei miei strani comportamenti? Che so... forse abitudini diverse o parole che non userei mai? Qualunque cosa.'

Mi sorride 'No, sei il solito testardo ed orgoglioso. Io non... non sono diverso, vero?'

'No, sei ancora quella peste nera che mi chiama "Hof".' rispondo sorridendo.

'Hey! Guarda che é un bel soprannome. Sempre meglio di Dady.'

Inizia a ridere, la sua risata é contagiosa. Ci calmiamo e restiamo in silenzio, gli pongo una domanda 'Come ti sei sentito? Non vorrei essere indelicato nel chiederlo.'

'Come ci si sente a vivere in un corpo che non é tuo? È orrendo. Prima i miei atteggiamenti erano diversi, ero più scontroso. Poi ho iniziato a non avere controllo del mio corpo, facevo cose senza che me ne rendessi conto. Iniziai a dire altro senza volerlo, ad assistere ad azioni che il mio corpo faceva e ad ascoltare cose che non direi mai. Ho visto Star morire soffocata sotto la mia zampa... Sabor che prendeva Deus e lo gettava a terra. Lo ha maltrattato finché non sono arrivati da te. Quando ti ho visto ho provato a farmi sentire, speravo che tu capissi che non ero io... e dopo qualche giorno smisi anche di vedere. Ero da solo, rinchiuso nel mio stesso cuore. E poi arrivò Deus... fu lui a liberarmi. Liberò entrambi.'

Il Re bianco: Ragnarok - PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora