Il Re bianco: Ragnarok - PARTE 1

Ancora una volta ~ Azazel

È passata una settimana piena dalla morte dei nonni. È stato un periodo di pace, non é accaduto nulla di interessante o pericoloso. Solo io, Horo ed il branco. Nemmeno i Mezzosangue si sono fatti vedere ma non é il caso di abbassare la guardia. La zampa di papà non é ancora guarita, ha delle sedute magiche con la nonna Calipso quasi ogni giorno. Direi uno si ed uno no. Di norma un mago riesce a guarire una zampa rotta in poco più di cinque giorni, ma con papà é diverso. Il suo osso é proprio rotto, non solamente fratturato. Quel tipo in maschera gliele ha suonate...

Non é il caso di rovinarsi la giornata, la nonna dice che basteranno almeno altri quattro giorni o forse un pò di più. Papà potrà tornare ai suoi compiti presto. In assenza del nonno Slate é Donovan che si occupa del branco, fa tutto ciò che dovrebbe fare mio padre. È davvero bravo a gestire tutti noi, non mi sorprende che Rarity si sia presa una fissa per lui. Lei crede che io non lo sappia. Raksha ed i suoi Raggi di sole passano spesso il loro tempo in compagnia mia e del mio branco, qualche volta prende spontaneamente il mio posto e impartisce ordini ai miei lupi. Non lo fa con cattive intenzioni, anzi, vuole che io ed Horo recuperiamo il tempo perso. Ma solo ad una condizione: io la sostituirò quando lei troverà il suo compagno, colui con cui avrà Vee. Mi sembra equo.

Ovviamente la cosa resta un segreto tra noi. Rarity non si oppone alla cosa, forse teme che possa mettere una brutta parola su di lei con Donovan. La tengo in pugno! O in zampa. Io ed Horo corriamo dove sappiamo che nessuno verrà mai a cercarci. Spesso Milo si chiede dove sia sua sorella, sgattaiola via dal branco e viene a cercarci. Non ha ancora capito che fra me e Horo c'é qualcosa. Non é così difficile capirlo. Porto Horo vicino ai Raggi di sole di Ember, nessuno sospetta che ci nascondiamo proprio in bella vista. Gioco con lei, rido e scherzo. Questo solo io, lei si limita ad assecondarmi. Qualche volta le sfugge una carezza o un grattino alla testa, adoro i grattini.

'Horo, forse non ci crederai ma in queste terre é presente il cespuglio di more più grande che tu abbia mai visto!'

'Oh, davvero? E perché la cosa dovrebbe interessarmi?' domanda con tono falsamente disinteressato.

'Ma come! Sai che é il mio cibo preferito!' le saltello davanti 'Non puoi dirmi che non ti interessa!'

'Non é tra i miei interessi. Certo... se fosse stato un bel cervo le cose sarebbero diverse.' dice guardando altrove.

Dunque lei ha voglia di cervo? Sorrido 'E allora faremo così: andremo a prendere un bel cervo e poi un ramo di more!'

'Non puoi limitarti al cervo? Ricordi cosa é accaduto l'ultima volta che hai provato a prenderne un ramo?'

Smetto di saltare. Um... si, lo ricordo bene. Le spine si conficcarono ovunque, pure sul naso. Se ci ripenso sento ancora i dolori anche ad una vita di distanza 'Si ma ho imparato dai miei errori! Questa volta sarà diverso!'

Mi guarda facendo un leggero sorriso 'Oh beh, ti credo in parola. Dunque? Andiamo a cacciare o vuoi restare qui a parlare?'

Sorrido 'Nessuna delle due idee mi dispiace.'

Horo apre un pò di più gli occhi, abbassa di poco le orecchie e guarda altrove. Conosco questa sequenza di azioni, l'ho imbarazzata. Ringhia leggermente 'Vedi di iniziare a camminare!'

'Agli ordini!' mi giro stando sul posto 'In marcia!'

Vuole che sia io ad andare avanti, così non vedo la sua espressione imbarazzata, il suo sorriso, lei che scuote il muso e poi lei che scuote la testa. Si, conosco a memoria ogni sua abitudine. Non devo assolutamente andare nelle zone di caccia dello zio Rufus altrimenti scopriranno che non sono con il branco. Dobbiamo andare in un posto dove lo zio Rufus non é ancora stato. Eh... facile a dirsi, i suoi cacciatori hanno praticamente reso propri ogni singola zona ricca di selvaggina. Se vogliamo cacciare senza problemi dovremo andare in qualche luogo ancora inesplorato. Forse c'é un luogo... é oltre la Frontiera. Dovremo fare attenzione, so che Donovan e Sancta sono in quelle zone. Proprio oggi, eh? Che fortuna.