È arrivato il mattino, le prime luci dell'alba mi indicano che é il momento di iniziare a girare per il territorio, assicurarmi che tutti stiano bene e che niente sia fuori posto. Per adesso c'é silenzio, di solito nessuno si sveglia a quest'ora, a parte le sentinelle di turno. Inizio a camminare quando sento dei passi, piccoli e veloci. Mi fermo quando la mia zampa diventa leggermente più pesante, abbasso lo sguardo vedendo un cucciolo bruno che me la sta abbracciando.
'Che stai facendo, Joel?'
'Ti sto fermando! Ci sono riuscito?' alza la testa per guardarmi.
Sorrido leggermente 'Si, più o meno. Che fai sveglio a quest'ora? Non sai che i cuccioli hanno bisogno di dormire tanto?'
'Lo so però voglio venire con te!' esclama.
'Ne abbiamo già parlato, non puoi venire con me. Devi stare con la mamma. In più, oggi sarà il tuo primo giorno di Nido. Non puoi mancare.'
'Si, però voglio venire con te lo stesso! Ho provato a seguirti, a minacciarti, a sfidarti e non ti sei fermato! Allora mi aggrapperò alla tua zampa e non mi sposterò da qui finché non accetterai!'
Abbasso il muso verso di lui 'Non posso stare qui a discutere. Su, va dalla mamma.'
'Se non puoi discutere allora cammina.' sorride ' Ma avrai me attaccato alla zampa.'
Ridacchio 'Sei proprio testardo. Hai un'intera vita per andare in giro per queste terre, non avere troppa fretta.'
'Però ho solo oggi per restare con te per tutto il giorno. Di solito ti vedo la sera, sempre se decidi di avvicinare alla tana per qualche secondo, e se vado al Nido non avrò nemmeno quella possibilità.'
Sospiro, ha ragione. Lo vedo molto poco 'Non saprei. Ne hai parlato con mamma e papà?'
'Non si accorgeranno nemmeno della mia assenza!' scodinzola.
'Non posso che essere in disaccordo con te. Io dico che la mamma si é accorta che sei qui con me ed é forse per questo che non é venuta a prenderti di persona.'
Joel smette di scodinzolare, guarda la tana 'Tu dici? Oh...'
'Prima devi chiederlo ai tuoi genitori, poi ne riparleremo.'
'Non puoi assecondare i miei capricci solo per questa volta?' chiede ancora.
Ridacchio 'Non sono quel genere di nonno.'
'Perché non puoi essere come tutti gli altri nonni solo per questa volta?'
Lo faccio cadere dalla mia zampa con gentilezza 'Perché io sono il Re.'
'E non puoi ordinare ai miei genitori di farmi venire con te? Papà é tuo figlio! E-e la mamma é una tua suddita!'
'Non funziona così, Joel.' mi abbasso distendendomi sul ventre 'Vedi... arriva un momento in cui i figli, un giorno, diventano abbastanza grandi da poter prendere scelte proprie senza dare retta ai propri genitori. Certo, io ci sarò sempre se Azy avesse bisogno di un consiglio, ma quel che deciderà di fare starà a lui. E tua madre non é una mia suddita, non sono quel genere di Re. E poi fa parte della famiglia.'
'Ma tu dici sempre che il branco é la famiglia e che la famiglia é il branco.' piega la testa.
'Bravo, inizi a capire.'
'No, non ti seguo più.' risponde confuso.
'Un giorno lo capirai.' gli scombino il pelo sulla testa.
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Il Re bianco: Ragnarok - PARTE 1
Fantasy#1 in FANTASY 29/12/2020 #6 in MORTE 11/09/2020 AVVISO: Questo é il sequel de "Il Re bianco: il Secondo Sogno", secondo libro di questa trilogia. È la prima di due parti. Prima di procedere alla lettura di questo terzo libro vi consiglio di leggere...