- Generale Buonaparte - esordì la vedova de Beauharnais quella sera, mentre quest'ultimo degustava la cena - Spero che sia di vostro gradimento, ho fatto preparare solo ciò che vi è piaciuto ieri
Napoleone, che teneva lo sguardo fisso su di lei, rapito dai suoi occhi dolcissimi e dal suo sguardo languido e provocante, annuì arrossendo leggermente - S-sì, tutto squisito...davvero...la vostra cucina è-è così particolare...ma piacevole - disse, lui che era un tipo piuttosto abitudinario e non amava particolarmente le novità, soprattutto se improvvise. Ma l'universo di Joséphine, come ormai chiamava Madame de Beauharnais, si stava inglobando nel proprio e divenendo personale.
- Ciò mi rende felice, generale - sorrise Rose nel vederlo infatuato, perso, di lei. Non credeva che sarebbe stato tanto facile ammaliarlo e conquistarlo dal punto di vista sentimentale. Tutti le avevano riferito di quanto quel generale fosse un uomo difficile da raggiungere, imperscrutabile; invece era arrivata dritto al suo cuore con una facilità disarmante - Anche perché c'è tutta la mia passione in questi piatti - allungò la mano verso la sua, poco più grande. Non era ruvida o spessa come quella di altri uomini, specialmente di guerra, ma anzi era delicata, sottile e morbida.
Il giovane generale si accorse del gesto ed evitò di soffermarvisi troppo, ma quel tocco leggero accresceva la passione che lui stava provando nei suoi confronti. Non gli era mai capitato di innamorarsi perdutamente, visceralmente di una donna, era la prima volta che qualcuno gli scatenava una marea di sentimenti e pulsioni che credeva di poter controllare o addirittura di non possedere più. Erano bastate qualche occhiata e un tocco per scioglierlo; in altre occasioni avrebbe tentato di riprendere il controllo, stavolta, però, non ci riusciva o meglio non voleva farlo - Lo so, madame - disse fissandola dolcemente - Avete detto che tali pietanze provengono dalla vostra isola e sono cucinate secondo le tradizioni di famiglia, anche per questo ho voluto degustarle, perché vi è dentro la vostra storia, la vostra anima
La vedova de Beauharnais rimase stupita da quell'affermazione, in quanto non era stata sincera prima, con quella frase sulla passione, era soltanto una tecnica per abbindolarlo. Invece quel generale aveva colto qualcosa al quale nemmeno lei aveva fatto caso direttamente. Era davvero un tipo strano; forse era questo che intendevano quando affermavano che fosse difficile, in effetti era complicato da inquadrare, da comprendere. "Il suo cuore è facile da penetrare, la sua anima, il suo cervello probabilmente no" rifletté.
I loro sguardi si incrociarono, lei poté osservare meglio la tonalità del grigio dei suoi occhi. Quando erano colpiti dalla luce, le sottili iridi sembravano quasi trasparenti, al contrario, con l'ombra o con poca luce assumevano le tonalità del cielo tempestoso, a volte anche una tenue sfumatura marrone; se gli occhi erano lo specchio dell'anima, allora doveva essere davvero mutevole e sfuggente, imprevedibile.
Anche lui si soffermò sulle iridi di madame de Beauharnais, di un colore quasi comune, ma che a lui piacevano molto, probabilmente perché in famiglia li avevano tutti chiari, seppur fossero una rarità da quelle parti. O semplicemente perché appartenevano alla donna che amava e, di conseguenza, qualsiasi suo aspetto costituiva per lui la bellezza ideale e perfetta.
Quello sguardo acuto, penetrante, tuttavia scosse profondamente la donna, la quale fu destata da un lungo brivido freddo che le attraversò la schiena. Pareva che le stesse scrutando l'anima nel profondo, per sviscerare i segreti che celava a chiunque, persino a sé stessa. Si voltò dall'altra parte. Napoleone la vide impallidire e allungò l'altra mano verso il suo viso - Tutto bene, Joséphine? - le domandò senza rendersi conto di averla chiamata con l'altro nome - Vi vedo pallida, avete bisogno di un po' d'aria? - continuò apprensivo.
- No... generale...sto bene - riuscì a rispondere lei, togliendo rapidamente la mano dalla sua, distolse nuovamente lo sguardo - Ma preferirei fare due passi con voi generale - simulò un leggero mancamento, nell'istante in cui si alzava, per vedere la sua reazione. Come aveva previsto, infatti, si precipitò immediatamente nell'afferrarla delicatamente e stringerla tra le braccia. Nonostante l'aspetto gracile, Buonaparte aveva una forza notevole; quell'ufficiale era una continua sorpresa per lei - Vi ringrazio...forse non mi sento bene come pensavo... - sussurrò lentamente.
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L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]
Historical FictionNapoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui...