Paul Barras, una volta raggiunto il quartier generale di Carteaux, si fece annunciare, scendendo dal suo cavallo che consegnò ad una delle guardie che sorvegliava e controllava la tenda del generale pittore - Fate subito, mi raccomando - sbottò il commissario aggiustandosi e stirandosi le pieghe sull'elegante giacca color crema. Non voleva apparire impresentabile - Vado di fretta, non ho tempo da perdere con lui, ci sono altre faccende che mi reclamano! - spiegò, infine, Barras, guardando con sufficienza la guardia, che invece non fece altro che annuire, ignorando deliberatamente l'occhiata.
- Generale - entrò d'improvviso una delle guardie. Trovò l'uomo consultare una cartina della zona di Tolone, assieme ai suoi sottoposti, che lo ascoltavano tra sbadigli e ronfate, svogliati. Aveva intenzione di attaccare il forte Malbousquet, più protetto, anziché il Mulgrave come auspicava Buonaparte - Generale - ripeté alzando il tono della voce. Questa volta Carteaux gli prestò attenzione, sollevando il viso baffuto, spazientito - È appena arrivato il cittadino Barras! - riferì. Il generale e i suoi colleghi si fissarono per qualche istante, in silenzio, tra lo stupore e la paura. Quell'arrivo improvviso non era affatto di buon auspicio.
- Fatelo passare - decretò immediatamente Carteaux, mascherando il terrore che provava, non sapeva che pensare, che fare, cominciò a sudare, seppur mostrasse durezza - Mentre voi ricomponetevi, l'ultima cosa che desidero è di passare per un comandante incapace di mantenere la disciplina - gridò infine. Quelli obbedirono e si sedettero composti, attendendo l'entrata del deputato della Convenzione presso l'esercito.
Paul Barras non si fece attendere e piombò al cospetto del generale, esaminò il tutto rapidamente, in particolare l'opulenza quasi soffocante della tenda, e rivolse lo sguardo a Carteaux, il quale stava in piedi, gonfiando il petto largo, accanto al tavolo, la mano poggiata sulla sedia, si avvicinò a lui - Ebbene cittadino deputato - esordì il generale, grattandosi la parrucca sulla testa che gli stava creando dei fastidi insopportabili - Qual buon vento vi porta qui? - domandò alla fine, ostentando un sorriso tirato.
- Lo chiedete pure, generale? - fece sarcastico Barras, scoppiando in una fragorosa risata, per nulla rassicurante. Tolse dalle grinfie di Carteaux la sedia e si accomodò - Dovreste saperlo il perché, generale... - poggiò il gomito sullo schienale - Ricordate che ho il dovere di controllare le operazioni qui, assieme ai commissari, sono stato mandato di proposito... - disse poi l'uomo, alzando le torbide iridi scure su di lui - Inoltre la Convenzione e il Comitato hanno ricevuto parecchie richieste per via della scarsità dei mezzi, da parte di un vostro ufficiale... -
"Maledetto Buonaparte" disse fra sé Carteaux, trattenendo un ringhio rabbioso "Non si è fatto nessuno scrupolo sul mandare le sue lamentele senza chiedermi l'autorizzazione..." Persino sua moglie gli aveva consigliato di non opporsi a lui, con il suo tono sereno e bonario, come se stesse parlando di un ragazzino qualunque, e non di un ufficiale impertinente "Lascia fare a codesto giovane, quello che vuole, egli sa più di te, non ti chiede nulla. Non te ne rendi conto forse: la gloria resterà a te e se commetterà degli errori, ne sarà responsabile in proprio".
A Barras non sfuggì il mutamento repentino della sua espressione, tuttavia la attribuiva allo stato miserando in cui versavano, non poteva certo immaginare cosa stesse realmente rimuginando - Sì soprattutto per quanto riguarda l'artiglieria - confermò Carteaux togliendosi dei pezzi di cibo tra i denti con le unghie nere di terra.
Il deputato mugugnò qualcosa di incomprensibile, accavallò le gambe e domandò poi, non vedendo alcuno farsi avanti per confermare le sue richieste, girò il volto squadrato e cadente a destra e a sinistra - Ma come? Nessuno reclama le sue richieste? - si sporse più avanti e sbatté le palpebre.
- Il comandante dell'artiglieria non è presente! - precisò Delaborde, avendo trovato il coraggio di dire ciò, evitò, tuttavia di incrociare il suo sguardo.
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L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]
Historical FictionNapoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui...