Capitolo 73 - Le souper de Beaucaire -

85 7 105
                                    

Beaucaire, 28 luglio

- Direi che è arrivata l'ora di svagarci un po', capitano Buonaparte, che ne dite? - propose il cocchiere al giovane ufficiale accanto a lui che stava controllando sulla carta dove si stavano dirigendo. Era talmente concentrato, assorto nei suoi ragionamenti, da non averlo ascoltato. L'uomo emise un respiro e gli diede una gomitata sul braccio.

- Co-cosa? Ma che... vi salta in mente? - sbottò il ragazzo colto di sorpresa, lo fulminò lievemente irritato. Cos'era tutta quella confidenza? Erano solo compagni di viaggio, mica amici.

- Perdonatemi, ma volevo farvi presente che sarebbe meglio riposarci un po', dato che siamo arrivati a Beaucaire - gli fece notare con più gentilezza il compagno. Non era sua intenzione disturbarlo, però si era sentito in dovere di informarlo. Avevano viaggiato praticamente senza fare soste, ad eccezione di Tarascon, cittadina situata sulla sponda sinistra del fiume, per fare carico di munizioni. 

- Beaucaire? - chiese Napoleone sbattendo le palpebre più volte - Perché questo nome mi è familiare? - si massaggiò il mento leggermente pungente per via della barba incolta, mugugnava qualcosa d'incomprensibile. Il povero cocchiere non poteva sapere che stava parlando in un'altra lingua, il corso per l'appunto, e per questo lo considerava sempre più bizzarro, strano. Aveva intuito la sua estraneità, quell'accento e quel nome caratteristico erano fin troppo evidenti, tuttavia non volle mai indagare sulla sua identità, per riservatezza e per timore. C'era una sorta di alone misterioso che lo circondava e lo rendeva imperscrutabile.

- Perché è famosa per la sua fiera - rispose l'uomo vedendolo pensieroso - Si tiene ogni anno a partire dal 22 di questo mese, e oggi è l'ultimo giorno, per questo vi avevo proposto di fermarci qui stanotte e svagare un po' - precisò conciso - Siamo stati fortunati - aggiunse infine con aria complice.
Il volto di Napoleone parve illuminarsi improvvisamente e fissò il compagno per parecchi istanti - Giusto, come ho fatto a dimenticarlo? - si diede un colpo in testa con il dorso della mano, ridacchiando - Devo essere proprio stanco - specificò poi sarcastico.

- Tutti hanno bisogno di riposarsi e distrarsi qualche volta - gli riferì l'altro comprensivo. In fondo aveva dato grande prova di resistenza e abilità incredibili. Se Avignone era caduta il merito era in parte suo, era giovane ma precocemente sveglio, nonostante molte volte si chiudesse in sé stesso a rimuginare e pensare incessantemente.

Napoleone lo guardò nuovamente e  ricambiò il sorriso, la pazienza di quell'uomo era davvero impressionante. L'età, l'esperienza lo avevano reso tale oppure era il suo carattere, la sua naturale inclinazione? - Forse avete ragione buon uomo, che sarà mai focalizzarsi su altro una volta ogni tanto? - ammise sincero, sollevando le spalle.

Incuriositi dal baccano proveniente dalla piazza principale, i due decisero di lasciare la carovana poco distante dalle bancarelle, sorvegliata da alcune guardie, e s'inoltrarono tra le vie rese strette e trafficate. Vi era merce di qualsiasi tipo e gente da ogni angolo della Francia, tra mercanti ambulanti e compratori. Napoleone non aveva mai visto tante persone ammassate, calcanti, pronte a vendere e ad acquistare, nemmeno in Corsica, durante le processioni e le fiere a cui era costretto a partecipare, ce n'era così tanta - Persino in tempi di Rivoluzione c'è una moltitudine di gente alle fiere? È assurdo! - commentò il giovane a bocca aperta.

- Siete troppo abituato al dovere, capitano per comprendere la voglia di normalità che si cerca di ricreare ultimamente - emise ridendo il compagno di viaggio. Adocchiava qua e là delle pregiate stoffe francesi, realizzate con molta professionalità e diligenza. I prezzi restavano il vero, grosso problema, l'inflazione era impietosa e rendeva difficoltoso acquistare anche i beni di prima necessità. "E pensare che la Rivoluzione è scoppiata proprio a causa dei prezzi elevati, non so proprio dove andremo a finire".

L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora