Tolone, 14 settembre
Napoleone, poco tempo dopo essersi messo in viaggio per ritornare al suo reggimento, aveva deciso di fare una piccola sosta a Marsiglia, sia per andare a trovare la famiglia e accertarsi delle loro condizioni generali, sia per rendere i suoi omaggi a Saliceti. Sua madre e i fratelli erano nelle medesime condizioni in cui li aveva lasciati, se non addirittura peggio, ciò aveva provocato in Napoleone una rabbia che non sapeva come frenare. "L'importante è essere vivi" aveva rassicurato Elisa, per tranquillizzarlo "Sopravvivremo".
Il giovane capitano si chiedeva come mai Saliceti non stesse facendo alcunché per aiutarli, preferendo badare esclusivamente ai propri interessi. Giuseppe, tuttavia, per coprire il suo amico, ammise che le questioni francesi erano più importanti di loro e soprattutto gli rivelò che fosse a Tolone per salvare il salvabile. "Inoltre ha spesso chiesto di te, fratello, potresti essere un valido aiuto per tutti" risuonava continuamente nella sua testa.
Prese la decisione di riprendere comunque il cammino verso Nizza "Quando passerò in quella città andrò a porgergli i miei saluti" aveva risposto pacatamente al fratello. In realtà moriva dal desiderio di essere convocato dal conterraneo e di poter mettere in atto le sue capacità. Era uno sforzo enorme per lui contemplare la vita dei familiari, ridotta in quello stato, sopportando in silenzio.
Così era ripartito subitamente, mentre si teneva aggiornato sulla situazione: Carteaux si era mosso all'attacco i primi giorni di settembre, ma dopo il ferimento grave dei suoi artiglieri migliori, rispettivamente il colonnello Dommartin e il maggiore Perrier avvenuto il 7, il generale asserì che Tolone era irrecuperabile. La lasciò al suo destino, intervenendo sporadicamente con solamente cinque batterie. Non aveva un piano, né qualcuno che potesse dargli una mano.
Quello stesso giorno Buonaparte ricevette la nomina a chef de bataillon nel 2° reggimento d'artiglieria. Il corso intuì che probabilmente avevano realmente bisogno di lui, anche se sempre restio ad accettare un simile pensiero. Molte altre volte era stato deluso dalle sue stesse aspettative. Il cocchiere al suo fianco non sapeva cosa fare, avrebbe voluto incoraggiarlo, dirgli che forse lo attendeva un futuro radioso, allo stesso tempo però, per esperienza, sapeva che non era così. Si limitò semplicemente a rincuorarlo con una pacca amichevole.
I giorni trascorsero piuttosto in fretta e finalmente giunse a Tolone, un ritorno in verità. A primo impatto non gli pareva affatto cambiata, mai erano mancati tumulti, agitazioni, a causa della crisi economica che divorava i risparmi delle famiglie meno abbienti. Inoltrandosi a fondo, tra le stradine più accidentate, percepì che l'aria era effettivamente mutata. Quel sottile equilibrio che legava la città alla rivoluzione era quasi del tutto spezzato. Occorreva un vero e proprio miracolo per impedire che si rompesse definitivamente.
Napoleone attraversava la città in silenzio, con la sua 'carovana' piena di polvere da sparo. "Corro un rischio molto grosso, i controrivoluzionari potrebbero assaltarmi e non ho abbastanza protezione, ma non posso sottrarmi al mio dovere e se qualcuno dovesse lanciarsi contro di me, sarò pronto a difendermi, anche a costo di uccidere qualcuno" rimuginava, tenendo d'occhio ogni singolo angolo della città, concentrato, teso.
Ollioules
- Insomma generale Carteaux! - sbottò Paul Barras, uno dei rappresentanti giunti da Parigi appositamente ad Ollioules, a nord ovest di Tolone, al fine di comunicare alla capitale l'evolversi della faccenda e cercare, quantomeno, un rimedio efficace per porre fine a quell'attacco che stava debilitando le poche forze che avevano a disposizione - Volete predermi in giro con questa storia?! - colpì furiosamente il muro con un pugno.
Carteaux, che se ne stava tranquillamente seduto, agghindato dalla testa, esattamente come il suo interlocutore, che non rinunciava mai a sfoggiare i suoi abiti migliori in qualsiasi occasione. Lo guardava con aria di sfida, certo del fatto che neanche i signori di Parigi avrebbero potuto risolvere la situazione - Assolutamente no - rispose tranquillo, gli rivolse il palmo della grossa mano - Abbiamo poco più di 10.000 uomini e nessuno che sappia muovere quelle bocche di fuoco decentemente - precisò infine il generale pittore - Se avete voi qualche proposta magari potremmo anche riprendere l'attacco massicciamente...
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L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]
Historical FictionNapoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui...