Tolone, 14 dicembre
Gli ultimi giorni di quel novembre 1793 passarono rapidamente, fomentati dal desiderio viscerale di voler finalmente dare inizio all'ultimo e decisivo attacco e riprendersi Tolone una volta per tutte, affinché gli inglesi cominciassero a capire che i francesi non fossero assolutamente da sottovalutare, né da vincere facilmente come avevano immaginato.
In effetti tra le fila inglesi iniziava a diffondersi capillarmente l'angoscia, oltre al malcontento generalizzato: la cattura di O'Hara e la sua immediata spedizione a Parigi, imprigionato per precauzione, aveva scosso perfino gli animi più audaci e resistenti, tra questi c'era l'ammiraglio Hood, che oramai si teneva attaccato alla debole e flebile speranza di riottenere il pieno controllo del forte Mulgrave, il baluardo che garantiva loro la salvezza e la sicurezza della flotta ancorata, assieme ai rifornimenti, più che mai necessari.
Tuttavia la collocazione di altri cannoni gli fece intendere che questa volontà sarebbe stata infranta. Dopo essere avanzati, i rivoluzionari si erano subito attrezzati per costruire ulteriori batterie: quel denominata Chasse Coquin sulle pendici dello stesso forte, una nei pressi della rada e l'altra puntata sul mare aperto al fine di evitare l'eventuale intervento delle navi alleate - Siamo praticamente sotto tiro! - esclamò Hood, osservando il tutto dal cannocchiale, una volta resosi conto che senza un valido comandante, l'esercito alleato era completamente allo sbando.
- Avete ragione ammiraglio - fu la risposta decisa bdel capitano Nelson, apparso alle sue spalle, con le braccia conserte e gli occhi puntati sul forte Mulgrave in fermento - Ma non dobbiamo arrenderci, fino a quando non ci avranno annientati del tutto possiamo recuperare, il nostro destino non è ancora deciso
Hood ghignò soddisfatto, poggiando la grossa mano nodosa sulla spalla del giovane - Così parla un vero uomo e in particolare un perfetto inglese fedele alla corona e al governo - esclamò l'anziano ufficiale della Royal Navy, rincuorato dalla caparbietà e dalla grinta del suo 'allievo' a cui teneva tantissimo, quasi più della sua stessa vita, che oramai stava per volgere al termine, avendo raggiunto un'età ragguardevole.
Horatio Nelson sorrise leggermente, pur avendo ancora quella sensazione di pericolo e allerta con il quale oramai conviveva da mesi, ma non aveva il coraggio di rivelarla; forse era la vergogna ad impedirgli di confessarla a qualcuno, non voleva essere considerato un debole, un omuncolo qualsiasi che basava il tutto su sciocchi sentori. Era uno dei marinai più capaci e stimati di tutto il Regno Unito, aveva persino imparato a combattere il mal di mare con grande intelligenza, seguendo i consigli di gente esperta, perciò l'orgoglio prevalse sul buon senso. Con grande forza d'animo la ricacciò nel cuore e si dominò - Proverei disgusto nei confronti di me stesso se dovessi abbandonare la battaglia prima che questa avvenga - sogghignò. Ambiva a diventare ammiraglio per sé stesso e la sua patria, subentrare al suo mentore, lo desiderava fin da quando si era imbarcato per la prima volta.
Ollioules
- Oramai li abbiamo in pugno cittadini - esordì quel giorno Dugommier, pacato e misurato, in realtà era divorato dalla brama di scendere sul campo e dare una bella lezione agli inglesi, che questa volta sarebbe stata definitiva. Napoleone, che il primo giorno del mese era stato nominato aiutante generale, per via delle sue conoscenze maniacali riguardo il campo e le forze, intravide ciò, similmente ad egli, fremeva dalla testa ai piedi. Si morse il labbro inferiore, trattenendo a fatica quell'energia dirompente, impetuosa, addirittura veemente, per riversarla sui nemici - Ciò non deve autorizzarvi ad abbassare la guardia, ricordate che fino a quando non si ha la certezza della vittoria non ci si può permettere di rilassarci - li avvertì il generale scrutandoli uno per uno. I suoi sottoposti ricambiarono lo sguardo, avendo ben compreso che non sarebbe stato tollerato un altro errore, piccolo o grande che fosse.
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L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]
Historical FictionNapoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui...