Cattedrale di Reims, 11 giugno 1775
Dopo la morte di Luigi XV a causa del vaiolo, non avendo figli, in quanto scomparsi prematuramente e, di conseguenza, eredi diretti, salì al trono di Francia, il nipote ventenne: il Delfino Luigi XVI, insieme alla bellissima, ed anch'essa, giovanissima moglie Maria Antonietta d'Austria.
Maria Antonietta era la quindicesima e penultima figlia dell'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo Lorena, celebre in tutta Europa per la sua politica dispotica e illuminata, aperta al rinnovamento del suo Paese: tendenza che si era diffusa da inizio secolo sul tutto il continente europeo.
In quella calda giornata d'estate, un'imponente e sontuosa cerimonia d'incoronazione venne organizzata e un grande entusiasmo si diffuse per tutto il Paese.
Carlo, che era entrato alla corte per varie commissioni riguardanti la gestione dell'isola, era rimasto a Versailles, ma anche da lì, riuscì ad essere informato. "Mi auguro solo che questi nuovi sovrani portino prosperità e pace" si disse speranzoso. L'Europa non aveva bisogno di guerre e di disordini.
Anche il popolo francese poneva enormi aspettative nei nuovi sovrani, sperando che la situazione in Francia sarebbe presto migliorata, che non avrebbero più dovuto spezzarsi la schiena e lavorare come fossero schiavi, senza tutele, diritti e sostenere le sempre opprimenti e odiose tasse per gli inutili banchetti e i balli di corte a Versailles.
Tuttavia la storia non sarà favorevole ai due giovanissimi e inesperti sovrani, i quali ignoreranno i reclami, le proteste nascoste sotto l’immagine di una nazione ricca e prospera, che porteranno loro ad eventi drammatici. Questa, però, è un'altra storia...
Ajaccio, 6 aprile 1778
La giovane e analfabeta balia Camilla Illari, entrata nella dimora dei Buonaparte poco dopo la nascita del piccolo Napoleone per allattarlo, a seguito di alcune complicanze avute da Letizia, bussò alla porta della stanza del secondogenito. Non udendo alcuna risposta e credendo che stesse dormendo, lentamente aprì la porta e lo trovò in piedi, su di una sedia, a guardare assorto l'orizzonte lontano - Nabulio - emise la donna - Ma allora sei sveglio...
Nabulio era il vezzeggiativo che la madre aveva coniato per chiamare Napoleone, prendendolo dalla lingua corsa; utilizzato, poi, da tutti i membri della famiglia. A lui non dispiaceva affatto, seppur significasse letteralmente ficcanaso, poiché aveva il proverbiale difetto di impicciarsi continuamente in faccende che non lo riguardavano.
La voce di Camilla raggiunse il bambino, il quale, quasi ridestatosi, si voltò, la guardò per pochi secondi e rispose - Sì, scusatemi, non vi avevo sentito, stavo guardando l'alba e il cielo del mattino
La balia le sorrise - È una bella giornata oggi - disse radiosa. Camilla era una giovane ragazza molto graziosa, quasi coetanea di Letizia, dal fisico formoso e curvilineo. Aveva un viso perfettamente ovale, dal colorito olivastro, il naso piccolo, dritto, le labbra sottili e grandi occhi castani.
Possedeva un carattere docile e materno, che, in qualche modo, compensava la severità matronica di Letizia, provando a nascondere le marachelle e i disastri e se non ci riusciva, almeno ad alleggerire la punizione.
Il ragazzino annuì e scese dalla sedia, rimettendola a posto - Sì lo è - rispose laconico. Una volta aggiustato il tutto con particolare cura, aggiunse - Non dite a mia madre che mi sveglio molto presto la mattina - rivolse lo sguardo ancora una volta al cielo azzurro - Potrebbe preoccuparsi troppo per me...
La balia lo osservava: era diverso rispetto ai mesi precedenti, prima di ammalarsi, per pochissimo tempo e in forma lieve, di tisi. Non era un cambiamento fisico, poiché mostrava comunque un aspetto delicato, gracile e un carattere ribelle e vivace, quanto nello spirito. Quell'evento aveva segnato il ragazzino più di tutti gli altri, aveva notato la sua sensibilità e l'acume incredibilmente sviluppato per la sua età - Certo - lo rassicurò la donna sorridendo dolcemente - Sarà il nostro piccolo segreto
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L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]
Historical FictionNapoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui...