Tolone, 28 agosto
L'ammiraglio inglese Alexander Hood, che era al comando di una piccola flotta navale lungo le coste meridionali del Mediterraneo francese, ricevette un 'invito' dai nemici della rivoluzione, in particolare i realisti di Tolone, di attraccare nel porto della città per conquistarla, sottraendola così al controllo francese.
Quattro giorni prima Marsiglia era caduta sotto i colpi di Carteaux e quest'ultimo non si era risparmiato nelle esecuzioni di massa, i tolonesi temevano di subire la stessa sorte. Sapevano che la loro città era situata in una zona strategica per la Francia e per i suoi commerci. Se si fossero consegnati agli inglesi per la Rivoluzione sarebbe stata la fine, ed era proprio quello il loro scopo, distruggerla dall'interno, facendola implodere.
Gli uomini che la Repubblica aveva a disposizione per riprenderla era troppo pochi e inoltre vi erano già parecchi focolai sparsi un po' dappertutto nella nazione. Un'ulteriore rivolta sarebbe risultata fatale e decisiva per salvare quel poco che rimaneva della vecchia Francia. Molti di quei uomini che stavano combattendo una controrivoluzione, erano stati in precedenza degli accaniti rivoluzionari, avevano visto in essa la possibilità di rendere il paese migliore.
Quando s'accorsero dell'involuzione del percorso rivoluzionario, divenuto sempre più liberale e meno democratico, capirono che erano stati ingannati e rimpiansero, quasi, l'apparente serenità degli anni precedenti. Perciò decisero di opporsi al governo, anche a costo di perdere ogni cosa: dalla nazione alla loro stessa vita.
Il fratello di Alexander, Samuel, aveva ben compreso l'importanza di tale svolta, era una situazione simile a quella che si stava verificando nella vicina Corsica. I fratelli Hood e tutta la sua flotta si trovavano in quelle acque proprio grazie ai corsi che, dopo i ritorno di Paoli, avevano deciso di farla finita con la parentesi francese, e di affidarsi a loro.
Tuttavia Tolone era decisamente più importante e prestigiosa, a livello strategico, della Corsica. Oltre alla sua posizione e alla conformazione particolare del porto, vi erano una cinquantina di navi ormeggiate di cui sarebbero entrati in possesso. Inoltre, se l'esito fosse stato a loro favore, le altre città vicine l'avrebbero imitata e lentamente l'intera Francia si sarebbe arresa.
Una volta spenta anche l'ultima scintilla rivoluzionaria, riportando sul trono il legittimo sovrano, o quanto meno un parente del re assassinato, e di conseguenza l'equilibrio in Europa, il Regno Unito avrebbe potuto avere la Francia sotto il suo indiretto controllo. Questo pensiero provocò i brividi allo stesso Hood, sarebbe stato un sogno avere il dominio del Continente senza nemmeno governarla.
Si riscosse e si mise ad osservare la baia con il cannocchiale, notando che la situazione fosse, sostanzialmente, tranquilla. Gli si avvicinò un giovane uomo, anch'egli un ufficiale, sulla trentina, incuriosito dalla vicenda - Capitano Nelson, eccovi qui, venite pure, oramai ci conosciamo tanto bene che potremmo ritenerci nonno e nipote - ridacchiò l'ammiraglio sessantenne, facendogli segno di affiancarlo.
- Avete ragione ammiraglio - rise a sua volta il sottoposto. Poi rivolse lo sguardo alla baia - Questi francesi sono proprio strani, prima fanno una rivoluzione e poi se ne pentono - sbeffeggiò il ragazzo - Però non conviene sottovalutarli, in America ci hanno dato una bella lezione... - si sporse leggermente.
- Lo sapete meglio di me che sul mare siamo imbattibili, ragazzo - gli ricordò l'ammiraglio, sicuro della riuscita dell'assedio - Inoltre i francesi sono indeboliti da lotte interne e dalla guerra, per cui, anche se inferiori da punto di vista terrestre, non dovremmo avere grossi problemi - aggiunse sempre più certo di ciò che stava dicendo.
- Forse avete ragione voi, ammiraglio - replicò accondiscendente Nelson mettendosi ritto - Probabilmente mi sto preoccupando per niente - gli sorrise bonariamente. Il giovane aveva talmente rispetto per colui che considerava un vero e proprio mentore, da non riuscire a dargli torto, se non velatamente.
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L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]
Historical FictionNapoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui...