Autun, 1° gennaio 1779
Dopo un interminabile viaggio effettuato tra navi e carrozze, Napoleone e Giuseppe arrivarono nella città di Autun. Qui iniziò a formarsi il carattere cupo e riflessivo del secondogenito: il suo lato solitario, laconico, riservato e schivo cominciò ad emergere in maniera ancora più evidente rispetto a quando era in Corsica; non aveva amici, andava in giro quasi sempre da solo, quando non c'erano né il fratello né il padre.
Era capace, intelligente, deciso e imparava in fretta, determinato e volenteroso ad apprendere: imparò le basi della lingua francese in tre mesi. I precoci risultati permisero a Napoleone di iscriversi e frequentare la scuola militare di Brienne-le-Chateau a cui era destinato.
Giuseppe invece sarebbe rimasto ad Autun per tutto il ciclo di studi nell'ambito forense e non più ecclesiastico. Il padre era riuscito ad ottenere un posto libero in quel ramo e, quindi non avendo né i fondi necessari, né altre possibilità, decise di fargli studiare quella disciplina apprezzata dal figlio stesso.
23 aprile
- È giunto il momento di separarci, fratello - gli ricordò mestamente Giuseppe. Era dura separarsi da Napoleone che era stato per lui molto più di un semplice fratello.
- Sì, ma tu cerca di non affezionarti troppo a loro - rispose freddamente il fratello minore - Non dimenticarlo! - Stava soffrendo in silenzio, non sapeva però che Giuseppe lo aveva capito, tuttavia, fingeva di non accorgersene, il suo orgoglio non lo avrebbe accettato di certo.
- Ma cosa vai a pensare! - lo canzonò il fratello maggiore - Sei tu che devi stare attento a non picchiarli troppo - rise, sperando di rallegrare l'ambiente troppo formale di quel luogo.
Napoleone non cambiò la sua espressione gelida, quasi assente dalla realtà, e non badò all'ironia subdola del fratello. Il suo pensiero era rivolto altrove, lontano dal suo tempo e dalla sua logica. Il momento era ormai giunto e come ogni uomo doveva superare gli ostacoli che la vita gli avrebbe posto sul suo cammino, lo aveva giurato a se stesso.
- Napoleone, sei pronto? C'è la carrozza che ci attende - urlò il padre dietro la porta bussando lievemente.
- Sì, un attimo... - sussultò improvvisamente, scosso da quella voce che gli ricordava l'addio - Spero di rivederti presto, Giuseppe - lo salutò febbrilmente. Dopo averlo fissato alla sua solita maniera, istintivamente, lo abbracciò; non lo avrebbe mai fatto, ma il suo desiderio di affetto era diventato troppo grande da poter reprimere anche per uno come lui.
- Anch'io lo spero tanto - sussurrò dolcemente Giuseppe ricambiando quell'abbraccio intenso. Non riuscì a trattenersi e scoppiò a piangere. Per la prima volta si sentì davvero il fratello maggiore: percepì il peso di quelle responsabilità che Napoleone si era caricato da solo sulle spalle "Perdonami" si disse in cuor suo - Ciao... - gli rispose solamente.
Si staccò da lui, si allontanò in silenzio con passo cadenzato, arrivò alla porta, lo guardò per l'ultima volta sorridendo, nascondendo le sue lacrime, uscì dalla stanza e dalla struttura per incominciare una nuova e importantissima fase della sua vita che lo avrebbe segnato per sempre, avrebbe forgiato il suo animo. Da quel momento non sarebbero stati più gli stessi.
Brienne-le-Chateau, 15 maggio
Carlo e Napoleone arrivarono prima delle aspettative a Brienne-le-Chateau una piccola cittadina, nelle vicinanze diTroyes nella Champagne, poco abitata, famosa per un meraviglioso castello gotico che sormontava la città e soprattutto per l'École Militaire costruita pochi anni prima, ma ambita da alcune famiglie nobili francesi per la preparazione professionale degli ufficiali.
Napoleone sentiva il freddo penetrare nelle ossa e si strinse nelle braccia cercando di scaldarsi; la primavera era iniziata da parecchi mesi ed era quasi prossima alla fine, eppure lì sembrava che non fosse mai arrivata. Forse era solo una sua sensazione fisica, dovuta al fatto che in Corsica il clima era molto più caldo, secco, per non dire torrido rispetto a quello umido e freddo della Francia.
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L'Uomo Fatale - 1: Identità - [In revisione]
HistoryczneNapoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui...