N/A: capitolo molto stupido ma con una frecciatona finale ad Angela che ovviamente lei non capisce.
Francesca, Angela e Mario stanno vagando alla Galleria commerciale Porta Roma.
Mario doveva andare al Game Stop, ma non voleva andarci da solo, così ha pregato la pacata Angela. Ormai ella è una santa per sapere gestire la sua troppa energia e una martire per sopportarlo.E Francesca?
Francesca è stata trascinata da Angela perché non aveva voglia di guidare, è sempre scomoda e i poliziotti la fermano sempre perché non credono alla sua carta d'identità.Ok che ha lineamenti dolci ed è bassa, ma questo non vuole dire che non possa avere i 24 anni che la sua carta d'identità attesta.
Francesca invece a prim'occhiata appare una adulta e nessuno mette in dubbio possa avere 28 anni, anzi, i poliziotti fanno i complimenti per quanto pare più giovane.
E quindi i tre sono al centro commerciale.
Mario è felicemente al Game Stop, mentre Francesca ha portato con "dolcezza" Angela con sé, sotto il disappunto del laziale.
E loro due sono andate al Victoria's Secret Pink.
<Perché mi tocca stare qui?> si lamenta Angela, in vago disagio.Purtroppo è una cosa che non è mai riuscita a scollarsi eccessivamente dell'indottrinamento cristiano: l'avversione per tutto ciò impudico.
E in questo ci rientra stranamente un negozio di biancheria intima.<Perché puoi trattarti bene e prenderti qualcosa di nuovo e che ti faccia sentire bella.> nota Francesca, cercando la sua taglia di reggiseno.
<Perché dovrei prendermi qualcosa di nuovo, se non ne ho bisogno? E per chi mi dovrei fare bella? Mica mi faccio vedere in intimo!> ribatte l'umbra, stringendosi quasi con protettività sia la camicetta morbida, sia la gonna lunga fino a metà gamba che indossa.
<Non ho mica detto che devi fare uno spogliarello.> si difende la toscana, tenendo da parte un pensiero che le vola per la mente.
<E allora?> indaga Angela.
<Per sentirti bella tu. Tu quando ti vesti, ti acconci i capelli e occasionalmente ti trucchi... Per chi lo fai?> inquisisce la ramata.<Per me, che domande. Mi piace tenere i capelli ordinati e questi vestiti larghi e lunghi.> risponde la più bassa con sincerità.
<E allora perché non farlo anche per l'intimo?>
<Perché mutande e reggiseni devono essere comodi e pratici.><E perché anche non carini?> propone Francesca, prendendo un completo che, secondo lei, ad occhio, potrebbe andare alla sorella.
Niente di eccessivo, conoscendola.
Un reggiseno nero con una coppetta un po' rigida, senza ferretto. Il tocco di colore sta nelle spalline che, dietro, si tramutano in un filo tricolore. Ogni spallina ha una triade che, insieme, formano i colori dell'arcobaleno (meno uno) pastello.La mutanda nera è bordata da un fine pizzo del medesimo colore, ma il tessuto è disseminato di pois colorati.
<Tipo questo?> e praticamente glielo sventola davanti.
Angela lo prende tentativamente in mano e lo esamina con un'espressione buffa per la sorella, neanche avesse in mano una bestia pronta a morderla.<È della mia taglia...> borbotta, guardando l'etichetta.
<Ah-ah~, io ho un fantastico occhio~.> si vanta la più alta.<Va bene, lo provo.> si arrende Angela <Ma provi qualcosa anche te.>
<Certo!> ridacchia Francesca <Se vuoi, ma solo se vuoi, usciamo insieme e vediamo come stiamo, ok?>
L'umbra annuisce, anche se fissa di lato, contrariata.
<Che c'è? Se non vuoi, davvero->
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Casa Vargas- Le regioni d'Italia
Fanfiction-la pic l'ho messa solo perché è davvero cute. Non rispecchia per nulla come saranno le regioni in questa storia. Ah, e non serve conoscere Hetalia così bene per poter leggere questa ff- *parte musichetta da superquark* In questa storia che di aulic...