<Lovi, aumenta il passo!> si lamenta una voce femminile.
Nonostante siano passati secoli e ne abbiano viste di cotte e di crude, Carmela ha ancora l'aspetto di una ragazzina.
Anche se ha una maggiore maturità delle umane donne adulte.<Io non so neanche perché ho accettato!> sbotta il rappresentante del Sud Italia, sbuffando.
Giovanna, ormai con l'aspetto di una giovane donna, lo tira di più lungo la strada che affianca il molo di quella città.<Perché ti stiamo rompendo le palle da tipo un decina di anni?> domanda retorico Giuseppe, ghignando vistosamente, dall'altro lato del Sud Italia rispetto Sicilia.
<Può essere un valido motivo.> ammette Romano col suo tono scherzoso, quindi un minimo meno acido del normale.
Ma il suo solito broncio non lo abbandona.
<Eddai! Non fare quel muso!> lo incita Michele, affianco a Giovanna.
<Sai, non ho tutta questa voglia di avere il petto trafitto da degli aghi per farmi una cosa idiota!> sbotta la nazione.<Beh, se ti può consolare non sarà così evidente… e poi non avrai degli aghi che ti trapasseranno tutto il braccio, dalla spalla fino al polso, praticamente!> commenta Vincenzo, accanto a Carmela, poco più avanti degli altri.
<Perché voi lo volete così evidente lo sapete solo voi…> borbotta Lovino.<Lo vogliamo perché chiunque deve capire che siamo tutti uniti! Ed é una cosa di cui dobbiamo andare fieri!> spiega Giovanna.
<E poi metterà paura all'istante se lo si mostra dal nulla! Prima il braccio coperto dalla camicia e poi un enorme tatuaggio che nella notte può anche sembrare il segno distintivo di qualche banda criminale!> esclama Giuseppe, forse fin troppo entusiasta dalla cosa.<E poi é qualcosa di semplice, possiamo sempre inventarci una scusa, facendo perciò credere agli altri di essersi fatti i cazzi nostri quando non é stato così!> aggiunge Carmela, trionfante all'esprimere a voce alta tale ragionamento.
Non siamo nel XXI secolo, ma attorno al 1800, poco prima dell'unificazione d'Italia, quando il Sud Italia per intero é riunito sotto il Regno delle due Sicilie.
Le regioni fremono per essere unite in un'unica nazione, anche perché sanno benissimo quanto Lovino ci tenga, anche se non lo dimostra.
Specialmente Giovanna, per motivi di confidenza e di connessione delle anime (Palermo é LA città di entrambi), capisce quanto il loro "padre" ci tenga a rivedere il fratello e ad essere un'unica nazione, mai più divisi, anche se non lo direbbe mai a voce alta.Ma, allo stesso tempo, hanno paura.
Timore, più che altro.
E tale ansia é provocata dall'ipotesi dell'allontanarsi, del non sentirsi più affiatati come sono ora.Già fa storcere il naso delle regioni meridionali che nel loro Regno ci sono Molise, che ancora per tutti non é che una sorta di provincia che si crede una riconosciuta neo regione, e Abruzzo.
In teoria sono territori di Lovino.
Ma non c'è lo stesso affiatamento che c'è fra le cinque regioni e Lovino.
E il ricciolo sull'altro lato della testa li rende di fatto gli ennesimi terreni di Feliciano che non ha mai potuto tenere vicino a sé e creare il legame che Lovino ha instaurato con le cinque regioni più meridionali.E quindi sono arrivati a tale idea, farsi un tatuaggio.
Un tatuaggio con un certo simbolo, ovviamente, su cui le regioni meridionali, tutte insieme, si sono messe a pensare e pensare per mesi.É comunque un segno indelebile sulla loro pelle. E loro tendono a vivere giusto un po' di più di un umano, quindi era una scelta di cui avrebbero avuto un segno per secoli e secoli.
Perciò sono arrivati alla decisione di tatuarsi una corda che si intrecciava sul loro braccio a partire dalla scapola, quasi, fino all'esterno del polso.
«Giusto qualcosa di piccolo e poco appariscente, caso mai ce ne pentissimo», esattamente come il desiderio espresso da Giovanna quando avevano iniziato a pensarci su seriamente.
Anche se la siciliana in primis é rimasta affascinata dall'idea, quando Vincenzo ha spiegato la simbologia dietro tale idea.
La corda che immagina sia dura e forte, come di quelle adoperate sulle navi, che sono fatte per resistere ad anni ed anni di intemperie e lavori ben più faticosi di quelli di un laccio con cui si lega un semplice sacco.
E quella corda, perciò, simboleggia la loro unità, che hanno e che devono preservare in ogni modo possibile.
Un'unità che li tiene uniti, vicini, come se le loro braccia fossero tutte legate le une con le altre.
E come se stessero trattenendo con tutta la loro forza la corda nelle loro mani, a dire che a quel legame non ci vogliono rinunciare.Una versione un po' più "terra terra" del filo rosso del destino del mondo orientale e che lega i familiari invece delle anime gemelle.
Si sono promessi che quella corda sarebbe stata indistruttibile. Si sarebbe anche potuta sfilacciare in qualche punto, un poco, qualche volta, ma poi si sarebbero messi a farla ritornare al suo precedente splendore.
Sanno che l'avrebbero sempre fatto.
Perché ci tengono.
E perché é giusto.Devono rimanere uniti in un mondo che pare spingere tutti a dividersi e farsi la guerra incessantemente.
Ci vuole una costante, qualcosa che sia un'ancora di salvezza in tutto quel mare di merda.
E per le cinque regioni e la Nazione é la famiglia.«La famiglia prima di tutto» é il loro motto, d'altronde.
E quello é il loro modo per sancirlo ulteriormente.Però la corda che si avvinghia attorno al braccio sinistro ce l'hanno solo le cinque regioni.
Lovino mai vorrebbe una cosa così vistosa, non gli piace.E quindi le regioni, anzi, l'ideatore del tatuaggio con le corde, perciò Vincenzo, ha subito pensato ad un modo per ovviare a tale problema.
Fare qualcosa in un punto sempre simbolico e diverso dal loro ma comunque collegato.Ed é arrivato all'idea di un cerchio fatto di cinque corde intrecciate fra loro, tatuato giusto sul cuore.
Le cinque corde simboleggiavano loro cinque e il cerchio indicava che Lovino era il loro punto nevralgico, il loro capo.Ma non un capo che opprime e rende succubi egualmente. Ma un capo che unisce e che ha il compito di controllare, più di tutti gli altri, tale legame speciale che li unisce.
Un po' come un padre.E quindi le cinque regioni che vanno verso il tatuatore, tirandosi dietro la nazione, non vedono l'ora di farsi imprimere in modo indelebile quel simbolo, un'ulteriore dimostrazione del loro legame.
Sì, anche Lovino ne é entusiasta.E nonostante le lacrime e le ingiurie che un po' tutti lanciano per il dolore provocato dal farsi tatuare su una zona così estesa e/o sensibile, lo considerano un giorno bellissimo e pregno di significato.
•~-~•
Sono passati alcuni secoli e quei tatuaggi sono ancora lì, come nuovi, simbolo di unità.
Perché loro sono legati da una corda indisistruttibile che li riporterà sempre l'un dall'altro.Perché la famiglia é prima di tutto.
N/A: ed ecco qua spiegato quella cosa strana che avevo disegnato per le regioni del Sud nel terzo capitolo!
-sì, lo so, non sembrava mai una corda, ma shhhh-
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima settimana!
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Casa Vargas- Le regioni d'Italia
Fanfiction-la pic l'ho messa solo perché è davvero cute. Non rispecchia per nulla come saranno le regioni in questa storia. Ah, e non serve conoscere Hetalia così bene per poter leggere questa ff- *parte musichetta da superquark* In questa storia che di aulic...