[N/A: vi ricordo che ho pubblicato una storia GerIta sabato scorso, se siete interessate, passateci pure.
E leggete anche il nota autrice finale, é importante!]<Non potresti provare ad essere un minimo meno rumoroso? Non ti devono sentire fino in Burundi, sai!> commenta acida, come sempre, Rosa, salendo più velocemente le scale.
<Dobbiamo parlare di te? Sarai un nano arrabbiato, ma di rumore ne fai!> replica seccato Aleksander, che sta battendo nervosamente il piede a terra.
<E come mai stai facendo la statuina di sale davanti la stanza di Marie? Sei così scemo da esserti dimenticato dove sta la stanza del tuo compagno di bevute?> lo sbeffeggia la ligure.
<E se invece fossi davanti la porta giusta? Ora ti fai una riga di cazzi tuoi?> domanda retorico il friulano.Bruno apre la porta della propria stanza, osservandoli con la sua solita poker face.
<Per favore, potreste abbassare la voce? Siete davvero rumorosi e io vorrei evitare di sentire le vostre urla.> chiede cortese il trentino.<Ecco qua la suprema dea della morte~> trilla allegra Marie, aprendo la porta della propria camera.
Ne esce con addosso una particolare e lunga tunica nera, dei rigidi e spessi guanti scuri e dei semplici stivali neri di pelle poco trattata.La strana tunica le nasconde anche i capelli mossi, lasciandole libero solo il volto, incorniciato da una striscia di tessuto nera attaccata al cappello che indossa. Esso é nero e dalla tesa un po' larga, ma il cilindro é più largo che alto.
Tra le mani ha una maschera a becco d'uccello, di cuoio rigido e "rifinita" con borchie di metallo sulle cuciture.
<Ma che cazzo?!> esclama Rosa, altamente confusa.
Bruno decide di farsi i fatti suoi, scelta che si rivela spesso saggia, e decide di rifugiarsi nella propria stanza, sperando di potersi ascoltare la sua musica in santa pace.<Sono vestita da untrice, non é chiaro?> chiede allegra la valdostana, facendo una veloce piroetta su se stessa.
<Fin lì c'ero arrivata anch'io, grazie per aver detto l'ovvio… ma perché?!> domanda la ligure.<Perché io sono una star emergente di Tik Tok~!> spiega allegra Marie.
Rosa la guarda con la sua solita espressione che può solo dire «ti sei bevuta il cervello?». Tale lettura riescono a darla solo Roberto e Carmela.Il primo perché conosce bene la ragazza, la seconda perché sa benissimo di avere spesso la medesima espressione.
Per i due ignoranti, é solo una faccia a metà fra la scioccata e la scocciata.<Lei si é fatta Tik Tok, ma non voleva fare i memini e i balletti come tante altre ragazze… E ha pensato di andare sul black humour. Ovviamente ha chiesto l'aiuto di un esperto-> esplica Aleksander.
<Quindi non te.> lo interrompe un attimo la ligure.L'altro riprende a parlare, facendo finta di ignorare il commento, e conclude: <E io sono venuto su con questa idea, lei ha accettato e quindi… Eccoci qua a registrare vari video perché aggiorniamo varie volte alla settimana.>
<Voi due non avete una vita normale.> afferma la ligure.
<Perché tu sei normale?> domanda con beffa la mezza francese.
<Ovvio!> esclama Rosa, andando verso la propria camera.<Allora hai uno o più problemi in testa, se pensi di essere te la normalità…> commenta Aleksander.
<Dimmelo per bene in faccia, stronzo.> lo sfida Rosa, avvicinandosi al ragazzo.
Aleksander sorride divertito, già pronto a replicare con sarcasmo.Marie però decide di stroncare sul nascere il litigio e così richiama l'attenzione del compagno di Tik Tok, picchiettandolo piano sulla scapola con la mano.
Il friulano si gira verso di lei, che sorridendo vistosamente, fa: <Dai, Ale~, andiamo! Dobbiamo registrare!><Sì, Ale~, segui la piccoletta…> commenta ironica la ligure. Marie, che ignora l'acidità dell'altra ragazza, le propone: <Perché non vieni con noi? Così possiamo provare a fare una scenetta in cui mi serve un altro personaggio! Così non mi devo cambiare dopo e facciamo più in fretta! E poi verrà sicuramente meglio!>
Rosa la guarda perplessa, indecisa se mandarla direttamente a fanculo o se prenderla un po' in giro.
<Ti preeeeeego!> fa la più bassa, congiungendo le mani in preghiera, per quanto possibile data la maschera che regge.Rosa la osserva dritta negli occhi, cipiglio in volto e risposta negativa già sulla punta della lingua, pronta per essere esternata.
Però Marie la fissa con gli occhioni e il labbruccio, in uno di quei modi che davvero ti prendono dal cuore e ti impediscono di negare qualcosa a chi fa quella faccia.
E così Rosa si ritrova a sospirare, seccata, e dire: <D'accordo, d'accordo, vi aiuterò. Che devo fare?>
Subito sul volto di Marie si forma un sorriso trionfante e fa: <Oh, ti porto i vestiti che devi indossare!>Subito entra in stanza e ne esce con dei vestiti che porge alla ligure o, per meglio dire, che le butta praticamente fra le braccia.
<Per fortuna non siamo troppo differenti di altezza, quindi ti dovrebbero stare, anche se forse un minimo stretti! Dai, su, vatti a cambiare in fretta!> la incita allegra la valdostana.
Rosa si ritrova in camera sua e con quelle vesti fra le mani prima di rendersene conto e perciò l'unico pensiero che le passa di mente é "Ma che cazzo?!".
Dopo qualche secondo di sbigottimento, sospira e inizia a cambiarsi, borbottando fra sé e sé, maledicendosi per aver accettato.
Mai ammetterà, dopo aver registrato, che in fondo si é divertita.
N/A: ho notato che abbiamo raggiunto le 1K visualizzazioni...
Vi posso solo dire grazie di cuore! Sono contenta che piaccia!
E per questo vi chiedo: vorreste uno speciale?Se sì, vi piacerebbe un Q&A (voi fate risposte ai personaggi ed io rispondo)?
In tal caso, sfogatevi con le domande qui ---->E, mi raccomando, siate originali e vari con le domande, così tutte le regioni parteciperanno! 😉
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Casa Vargas- Le regioni d'Italia
Fanfiction-la pic l'ho messa solo perché è davvero cute. Non rispecchia per nulla come saranno le regioni in questa storia. Ah, e non serve conoscere Hetalia così bene per poter leggere questa ff- *parte musichetta da superquark* In questa storia che di aulic...