Franco quasi si pente di aver accettato la proposta di Marie ed essere andata con lei, ad Aosta, a gennaio.
Lui odia il freddo, non è decisamente il suo ambiente, ma eccolo lì, accoccolato alla stufa a pellet, una coperta addosso e una tazza di cioccolata calda in mano.
Fuori c'è già buio, essendo le 16.00 passate, e stanno aspettando che arrivino gli amici di Marie.
<Avranno sbagliato indirizzo?> domanda il molisano.
<Impossibile!> asserisce Marie <Sanno benissimo dove è casa mia, avranno fatto ritardo col treno.><Mh-h.> mugugna il più grande, rannicchiandosi nella coperta.
<Comunque, te lo ricordo: Basch è scontroso e potrebbe volerti fulminare con lo sguardo ed è assolutamente normale. È iper protettivo di Lily.> la valdostana lo mette di nuovo in guardia<Perché me lo ricordi?> si lamenta il molisano <Mi mette più in ansia!>
<È giusto tu lo sappia! Voglio che tu conosca Lily perché è davvero dolce e simpatica, ma non è giusto che te lo ritrovi davanti da impreparato!> si difende lei.Franco beve un altro sorso di cioccolata e annuisce, mentre Marie si rassetta per l'ennesima volta la gonna invernale perfettamente a posto.
<Stai bene.> commenta il molisano.
La valdostana sorride entusiasta e inizia a sproloquiare su dove ha preso la gonna e il fratello la lascia fare. È tutto così domestico e semplice e lei pare una ragazza come tante altre e non una pazza borderline ossessionata dal fratello.Ok, pensato chiaro e tondo è ancora più strano. Lo sa che c'è qualcosa sotto, essendo suo amico lo ha imparato in tanti piccoli modi che all'inizio possono sfuggirti. Però poi quei tanti piccoli indizi diventano una montagna e non puoi ignorarli.
E la frase che alcune volte Rita ripete, seria e arrabbiata in volto, ha ancora più senso: "Qualsiasi cosa i Savoia hanno toccato, l'hanno ferita.".
Marie è solo la vittima meno chiara, perché non ne parla, perché lei è nata in mezzo ai Savoia, non c'è stato un prima e un dopo, solo un mentre.
Gli dispiace, perché forse potrebbero essere ancora più simili.È altresì vero che, quando sono lontani dagli altri, è molto più colei che forse sarebbe stata se non avesse incontrato i Savoia: entusiasta, ingenua nel senso di buona e disinteressata a quell'ambiente tipicamente adulto (il sesso, cosa che lui ancora preferisce postporre e lei, se non si tratta di Roberto, lo tratta come fosse fittizio, uno scherzo e basta).
Finalmente il campanello suona e Marie si fionda sulla porta, raggiante. La apre ed esclama: <Ben arrivati! Entrate, su! Non voglio lasciarvi al freddo!>
<Marie! Scusaci, il bus ha fatto ritardo!> si scusa una voce femminile, alta e delicata.
<Potevamo usare i nostri poteri, ma voleva usare i mezzi umani.> sbuffa una voce maschile.<Raga, non c'è problema! Venite, vi presento mio fratello Franco!> li tranquillizza la valdostana e il molisano va per un attimo in panico.
Ha addosso dei pantaloni di pile neri un po' scoloriti e un maglione grigio con una fascia nera ad altezza petto un po' troppo grande per lui.
Dio, si sente ridicolo!Poggia la tazza sul tavolino e si toglie la coperta di Hello Kitty da dosso, alzandosi e cercando di rassettarsi alla bell'e meglio.
Rimane spiazzato, in totale senso positivo, quando la vede.
Ha i lisci capelli biondi e corti, appena sotto il volto come il fratello, però quelli di lei sono decorati da un fiocchetto vicino l'orecchio destro.Ha due occhi quasi surreali, di un verde acqua sorprendente e sono estremamente dolci, mentre gli occhi assottigliati del fratello sono più chiari e severi.
È molto curata, il fiocco dorato si abbina alla cintura in vita che le evidenzia le poche forme, dato che indossa un vestito grigio a collo alto che le arriva fino al ginocchio. Sotto indossa dei leggins pesanti neri e un paio di stivaletti bordeaux.
Il fratello indossa dei jeans chiari e un maglione con scollo a V bianco, da cui si intravede la maglietta nera dal collo alto.
Ha ancora un cappotto marrone, ora aperto, indosso. Quello della sorella ce l'ha Marie in mano.Lui tiene le braccia incrociate e lo fissa arcigno.
Franco si disincanta e, imbarazzato, si avvicina, allungando una mano e per miracolo non balbetta: <Franco Vargas, è un piacere! Marie mi ha parlato tanto di voi!>
La bella ragazza è la prima a prendergli la mano e scuoterla, ridacchiando leggermente.
<Spero Marie non ti abbia spaventato parlandoti di Basch, è un tenerone, bisogna solo conoscerlo! Io sono Lily.> commenta lei.E gli lascia la mano, che lesta prende Basch stringendola con un po' troppo forza, notando: <Non è proprio così, ma vedremo se sarà un piacere.>
Gli lascia andare la mano e inquisisce: <Di quale delle due Italie sei?>
<È un po' complicato.> ammette Franco <Ho il ricciolo di qua, come chi appartiene a Feliciano, ma rispondo molto più facilmente agli ordini di Lovino che di Feli.><Sei 50 di uno e 50 dell'altro?> chiede lo svizzero.
<Io lo vedo più come un 60 a 40 per Lovino.> risponde il molisano.Basch annuisce ma resta in silenzio, pensando. Lily gli lancia un sorriso di scuse, conscia che è impossibile smuovere il fratello a riguardo.
<Quanti anni hai?> domanda lui.
<900 anni circa, sono nato nel XI secolo d.C.> risponde con calma lui, anche se la cosa lo confonde.Lo svizzero ci pensa su un altro po' e alla fine decreta: <Mi sembri decente. Fa un passo falso e te ne pentirai.>
Franco manda giù un groppo dalla paura, è palese non scherzi, ma Lily si imbroncia e ribatte: <Non minacciarlo, poverino! Non puoi fare così con chiunque che vuole essere mio amico! È già un miracolo Marie non sia scappata.>
<Sono abituata da una vita alle minacce, Lily. I nostri fratelli non sono esattamente i più affettivi; non molti, per lo meno.> asserisce Marie dalla cucina, tornando con le braccia piene di popcorn, patatine e bibite.
<Volevo fare qualche gioco da tavolo e intanto parliamo e ascoltiamo musica, se vi va!> propone con un bel sorrisone.
Lily ricambia il gesto, annuisce e decreta: <Volentieri! Metto su un po' di musica io, se vi vanno bene i Linkin Park.>
<Oh, a me piacciono molto!> si intromette Franco, bevendo poi la sua cioccolata per finirla in fretta.
La micro nazione è raggiante ed esclama: <Che bello! Molti non ci credono perché sono troppo piccola e femminile per farmi piacere una simile band! Come se fosse come mi vesto a definire totalmente chi sono! E poi mi piacciono anche Ariana Grande e Lizzo, è un problema che io sia femminile?>
<La gente è stupida e misogina, tutto qua.> commenta Basch.
<Ah, sicuro!> si intromette Marie, poggiando vicino al tavolo cibo e bevande e quattro bicchieri.Franco toglie i giornali e il telecomando della tv, poggiandoli sul divano, mentre Marie va verso un mobiletto e tira fuori una scatola.
<Partita a Trivial Pursuit in singolo?> propone lei.
<Va bene, non ho voglia di essere agguerrito a Monopoly.> ironizza Basch, anche se dal ruotare di occhi della sorella non pare troppo.E Franco, deve ammetterlo, passa un bellissimo pomeriggio con i due germanici, ridendo e scherzando.
Quasi muore dalle risate quando Basch sbaglia una domanda a trabocchetto molto stupida, infuriandosi.Ma tutto diventa ancora più bello quando anche Lily ride di pancia e il delicato suono cristallino diventa un rumore forte e travolgente e ancora più bello.
N/A: Franco si merita tutto l'amore del mondo e, anche se Basch non è il top, Lily sicuro è un buon inizio!
Spero vi sia piaciuto!
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Casa Vargas- Le regioni d'Italia
Fanfiction-la pic l'ho messa solo perché è davvero cute. Non rispecchia per nulla come saranno le regioni in questa storia. Ah, e non serve conoscere Hetalia così bene per poter leggere questa ff- *parte musichetta da superquark* In questa storia che di aulic...