183. Quattro prime volte e una no

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N/A: discussione di tematiche sessuali, non in modo estremamente esplicito/ grafico, ma preferivo comunque avvisare per chi non ne fosse fan.

Per tutti gli altri, buona lettura!


Rita ha un cuore grande, anche se non lo dona agli altri facilmente.
Amare e condividere tale amore sono due concetti molto diversi.
La sarda vorrebbe dire che è così "protettiva" dei suoi sentimenti per via delle esperienze passate, ma non sarebbe la verità, perché è sempre stata così, fin da giovane.

Fin dal suo primo amore, oserebbe dire: Baldassare, che significava in fenicio "Dio o Signore che protegge il re". Nome più azzeccato non esisteva per il rappresentante di quel popolo di abili navigatori e famosi in tutto il Mediterraneo per le loro stoffe rosso porpora.

Baldassare, però, sembrava il mare stesso: profondo, imperscrutabile, un aiuto o una condanna.

Quando avvertì che degli stranieri avevano messo piede sulle sue spiagge si era adirata e i loro primi incontri erano stati un fuoco unico.
Anche se, ad essere onesti, il fuoco era solo lei.

Baldassare rispondeva criptico, a bassa voce e raramente, mentre lasciava che centri come Sulcius e Tharros (oggi giorno Sant'Antioco e Capo San Marco) venissero eretti, senza che lei potesse fermarli.

Però, mentre gli incontri proseguivano (Baldassare sembrava tenere molto allo stato delle sue colonie), l'isolana sapeva che la propria rabbia si stava affievolendo.
Probabilmente quello che l'aveva attratta era proprio l'essere schivo di Baldassare, il suo essere come il mare, che teneva a bada l'incendio che era lei.

Non avrebbe voluto dare la soddisfazione a quell'essere, che era come un suo capo, di sapere che l'aveva tra le mani non solo per le terre, ma anche per il cuore.

Però, caso o non caso, Baldassare aveva visto il mutare dei suoi sentimenti, o forse li aveva sviluppati da sé, le era sempre rimasto il dubbio, e l'aveva iniziata a corteggiare.

E, dopo non troppo tempo, l'isolana venne a patti con i suoi sentimenti. Da ciò al fare l'amore fu un passo breve.
Era stata la sua prima volta. Aveva amato degli umani prima, ma gli aveva sempre fermati perché non le sembrava mai un'occasione speciale o importante abbastanza.
Ma Baldassare era importante abbastanza: chi se non uno come lei, con cui avrebbe potuto condividere i secoli a venire?
E allora aveva detto sì, investita dalla sua stessa passione, ed era stato bellissimo.

Baldassare era stato gentile e considerevole quando gli aveva detto che era vergine.
Differentemente da tutte le altre situazioni, parlò molto: la rassicurò, la incoraggiò, la diresse e la lodò.
Rita conservava ancora il ricordo nel cuore e non solo perché era stata la prima volta, ma soprattutto perché si era sentita amata e rispettata come mai prima di allora.

Poi però tutto era finito in un soffio di vento, lasciandole una ferita nell'animo e un gusto agrodolce in bocca. Non era morto, non subito, era solamente sparito. Non seppe mai la ragione.

Si sentì tradita, una volta che realizzó che lui non sarebbe mai più tornato da lei. Avrebbero dovuto passare secoli insieme ed erano durati insieme una manciata di decenni soltanto. Non si erano mai davvero conosciuti a fondo.
Per forse un secolo, si era sentita un'idiota e un'ingenuotta.

Poi aveva provato a soffocare il dispiacere cercando l'amore in altri uomini umani, ma un dubbio intanto le si stava formando in testa, che venne risolto dall'incontro con Iris.
Non ricordava bene le circostanze di quell'incontro, ma l'importante era che l'avesse conosciuta e l'avesse costretta a realizzare un grande pezzo di sé: poteva amare ed essere attratta sessuale anche dalle donne.

E mentre molte cose sembravano aver ben più senso nella sua testa, Iris l'aveva introdotta in un mondo nuovo e le sembrò di nuovo la sua prima volta, molti secoli prima,  con Baldassare.

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