9. La gara a braccio di ferro

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<Ehi! Perché non facciamo una gara di braccio di ferro?> se ne esce una mattina Giuseppe, mentre hanno appena finito di fare una piccola riunione fra regioni andata a finire con solo 5 raffiche di colpi da armi spuntate da "chissà dove" e nessun morto (miracolo!).

Alcuni fratelli lo guardano perplesso.
<E questa splendida idea da dove ti é sbucata?> chiede ironico Carlo.

<Dalla mia magnifica zucca senza ragione apparente! Facciamo un torneo maschile ed uno femminile! Facciamo a sorte il primo giro, mettiamo giù lo schema come nei tornei di calcio e alla fine si avranno due vincitori! O un unico vincitore se poi la campionessa ed il campione vogliono sfidarsi!> spiega Giuseppe, sempre entusiasta.

<Perché no? Tanto per passare in modo diverso il tempo...> "riflette" a voce Giorgio, decidendo di distrarsi dalla propria fiaschetta di vino che porta sempre con sé.
<Pure io ci sto! E straccerei il culo a qualsiasi sia il campione dei ragazzi!> si aggiunge Giovanna, guardando con aria di sfida Carlo.

Presto ad appoggiar Giovanna arriva anche Francesca, che lancia il guanto di sfida a Mario, e s'aggiunge Rita, che tira in mezzo Franco.
Poi, dato che Giorgio aveva detto qualcosa, si aggiunge Aleksander.

A quel punto Marie si unisce e prega Roberto di unirsi, che si rivolge a Bruno per salvarlo ma questi, per ripicca di tutte le suppliche che riceve dal piemontese, accetta.

E così, in fretta, per motivi stupidi, tutti e ventuno son d'accordo a fare codesto torneo il giorno dopo.

•~-~•

Il giorno dopo, sono tutti in cucina, attorno al cappellino della sorte; con dentro i loro nomi e un tabella vuota davanti a loro.
In fretta estraggono i nomi e si iniziano le gare, prima le femminili e poi le maschili perché le ragazze erano in meno ed erano dispari, quindi tre avrebbero dovuto fare un mini-torneo fra di loro affinché una delle tre procedesse.

Dopo varie partite anche abbastanza veloci, con i commenti irriverenti di alcuni ragazzi, si arriva alla finale e ne esce vincitrice Rita, dopo un'accesa gara contro Giovanna.

Al decreto di vittoria, Rita si leva in piedi ed esulta, euforica, mentre alcuni dei ragazzi si uniscono all'urlo tanto per.
Giovanna, dopo un minimo di rabbia, solo perché sa di avere addosso lo sguardo beffardo del lombardo, va dalla sarda e le stringe la mano in modo sportivo.

<Ok, é stato divertente. Non credevo avessi tutta quella forza!> commenta la siciliana.
<Secoli di lavoro nei campi aiutano, suppongo.> risponde la sarda, mentre intanto i ragazzi si organizzano per iniziare il loro torneo e decidere i primi due che si sfideranno, fra le coppie già create.

<Belle forme e forza da vendere! Sempre meglio ogni giorno che passa!> borbotta Giuseppe a Michele, che ridacchia e fa: <Mh, non é il mio tipo… É più alta di me, a me mi piacciono le basse… A proposito, non ti da fastidio essere un tappo rispetto lei?>

<Nah, c'é più divertimento a letto! C'é più... "soddisfazione"... e da toccare!> risponde il campano e il pugliese annuisce, sorridendo furbetto, capendo abbastanza il punto di vista dell'altro.

Franco li guarda un pochino male entrambi, perché ha sentito tutta la loro conversazione, però non fa o dice nulla e si reca al banco per fare la propria gara contro Maurizio.

Però Michele ha notato che il molisano ha origliato la loro conversazione e, avvicinandosi a lui per qualche istante, gli fa a bassa voce in modo mefistofelico: <Attento che Beppe ti lascerà a bocca asciutta!>

Franco lo guarda male, confuso e arrabbiato, prima di decidere di concentrarsi sulla sua gara, ritenendola la cosa più saggia da fare, ma perdendo miseramente l'incontro.

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