19. Lo scudo fra le due

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Mentre gli uomini si sono a lungo interrogati su come funzionino, e lo fanno tutt'ora, e si son dati molte risposte, le nazioni mai l'hanno fatto.

Per il semplice fatto che fosse difficile studiarsi.
Per alcuni aspetti erano identici agli umani, quindi potevano lasciar fare il lavoro ai mortali, e per altri no.
Ma quegli aspetti parevano così randomici e particolari che considerarono futile mettersi lì a studiarli.

Accettavano quello che succedeva loro come un dato di fatto, anche se alcune cose erano ormai divenute fatti certi e risaputi.

Se una nazione é in grave recessione economica, con ogni probabilmente la sua rappresentazione avrà un febbrone da cavallo, riuscendo quindi difficilmente a compiere i suoi doveri.

Altra storia se succede disastro naturale di una certa portata come un'eruzione di un vulcano paritcolarmente distruttiva, uno tsunami in piena regola, un terremoto distruttivo, un uragano o un ciclone potenti, un incendio su vasta scala.

Se una di questa cose, o anche altro, accade, con ogni probabilità la nazione si ritroverà ad avere dolori al petto e una difficoltà respiratoria più o meno grave.

Quando invece capita una guerra civile o vi é una grande tensione sociale sul punto di esplodere, le personificazioni si trovano a dover convivere con una fastidiosa emicrania, che per alcuni si é protratta anche per mesi o anni, in certi casi.

Però, la cosa peggiore di tutte, é che se una grande o comunque significativa fetta della popolazione di una nazione ha una certa malattia, anche la nazione stessa se la ritrova.
Per esempio é risaputo che Yao sia intollerante al lattosio e che Alfred abbia problemi con la glicemia e il colesterolo.

All'inizio dei tempi non era un problema, ma nel corso dei millenni le nazioni si erano abituate a mangiare e ora percepivano la fame come gli umani e si indebolivano se non mangiavano propriamente.
Anche se ancora non era capitato che qualcuno di loro morisse di fame.

Però queste sfortune, perché erano comunque delle complicanze, sicuramente passano in secondo piano rispetto alla sfortuna che hanno alcune regioni italiane.

Infatti alcune di esse soffrono di anemia mediterranea, anche se non la maggioranza della loro popolazione ne soffre, per fortuna dei cittadini.
Ma comunque loro ne soffrono.
E solo da qualche secolo hanno scoperto e capito di averla acquisita.

L'anemia mediterranea é una malattia genetica, almeno negli umani, ovviamente, ed é una forma di anemia molto grave che causa una distruzione precoce dei globuli rossi, una minore presenza di emoglobina e quindi una scarsa ossigenazione di tessuti, organi e muscoli che porta stanchezza e scarsa crescita.

Ovviamente, la scarsa crescita non ha alcun effetto sulle regioni, perché crescono con la prosperità e l'allargamento dei loro territori o, comunque, la loro crescita non funziona allo stesso modo che negli umani.
E neanche le deformazioni facciali di conseguenza, che invece affliggono gli umani che hanno tale malattia genetica.

Ma il resto sì, praticamente.
Il loro sangue fa più fatica a trasportare l'ossigeno necessario al corpo, quindi li porta ad essere più facilmente stanchi rispetto ai fratelli.
Ma fosse solo quello il problema, si può imparare a cooperarci (e lo hanno fatto).

La preoccupazione maggiore delle regioni afflitte é che, dato che il loro sangue normalmente fatica a portare l'ossigeno necessario al funzionamento corretto del corpo, da feriti sono molto più deboli dei fratelli.
Un taglio anche lieve o comunque di portata contenuta per loro può essere devastante ed indebolirli sensibilmente. E l'anemia comporta, come effetto collaterale per loro, una più lenta guarigione rispetto alle altre regioni o nazioni.

Ed é una cosa di un enorme svantaggio in periodi di guerra e conflitti. E tale conoscenza, nelle mani sbagliate, può portare a terribili conseguenze.

E dato che in Italia i posti dove tale malattia é più diffusa sono la Sardegna e il delta del Po, sono Rita, Anna e Giorgio a soffrire di tale malattia e a essere, perciò, più vulnerabili.

L'unico con cui l'hanno confidato tutti e tre é stato Feliciano, tutti in momenti diversi, ma tutti per lo stesso motivo: Veneziano é il loro capo, é giusto che sappia di tale loro deficit, e perché si fidano della sua discrezione.

Per cose così private e sensibili Feliciano é bravissimo a mantenere l'acqua in bocca. Infatti, a nessuno dei tre mai ha detto che gli altri due ne soffrono, al massimo accennando che anche altri fratelli stanno combattendo la loro medesima battaglia, per ricordare loro che non sono mai soli.

Poi, Anna ha voluto dirlo a Sofia.
Loro due hanno un legame particolare, quasi assurdo.
Sono aree ben specifiche della medesima regione, rappresentano tale area, hanno avuto storie diverse, eppure possono controllare i territori l'un dell'altra, ora che sono riunite.
Sono distinte ma unite.

Perciò, per trasparenza e specialmente affetto che la lega a Sofia, Anna le ha raccontato, verso i primi del 1900, come lei soffrisse di tale malattia (per quello che ne sapeva all'epoca, cioé che guariva più lentamente degli altri, che anche poca perdita di sangue le portava gravi conseguenze e che era più incline all'affaticarsi).

Quando la romagnola aveva finito di spiegarle ciò per filo e per segno, aggiungendo che l'aveva detto solo al Nord Italia, Sofia l'aveva abbracciata forte.

Anna ne era rimasta stupita, perché raramente Sofia era la prima ad iniziare il contatto fisico intimo, fra le due.
E Sofia l'aveva stretta, come se avesse avuto paura che sarebbe scomparsa in un istante, e le promise che l'avrebbe mantenuta salva.

Le promise che sarebbero dovuti passare sopra di lei prima di sfiorarla.
E così fece in entrambe le Guerre Mondiali.

Aveva sempre fatto da scudo alla sorella, quando erano in battaglia, facendo sia le infermiere di primo soccorso che le soldate (con grande sguardo di disapprovazione degli altri soldati, ma alcuni generali erano dei loro fratelli, e quindi avevano tutti i permessi).

E specialmente durante il periodo della residenza partigiana.
Quando entrambe provarono a contrastare lo Stato-pupazzetto dei tedeschi, la Repubblica di Salò, con rappresaglie e sabotaggi, insieme ad altri fratelli.

Sofia si animava di una furia quasi animalesca ogni volta che qualcuno provava a ferire la sorella e mai le lasciava fare una missione senza di lei.

E anche se era ferita, stanca e confusa, Sofia si mostrava sempre sprezzante per se stessa e difendeva Anna, piuttosto usando solo le unghie e i denti contro chi provava a ferirla.

Ovviamente Anna non ne usciva sempre indenna, anzi, e ogni volta Sofia pensava di aver fallito e di essere una incompetente.
Ma Anna, quasi sempre con ferite leggere, stanca per via della malattia, le sorrideva dolce.

E, leggendole negli occhi quell'odio per se stessa, la stringeva a sé, ripetendole che se non aveva ferite ben peggiori, era solo grazie a lei.
E Sofia sempre l'abbracciava con forza, respirando in modo irregolare, cacciando indietro le lacrime di rabbia e frustrazione.

Perché voleva alla romagnola un bene che proveniva dal profondo della sua anima, e mai avrebbe voluto saperla ferita.
Ma alcune volte non si può essere perfetti e non si può impedire totalmente il dolore ai cari.
Anna lo sapeva, ma Sofia voleva negare tale verità.

Superata anche quella guerra, ferite e stanche, come tutti gli altri, era sempre rimasta attenta alla sorella, per evitare che si sforzasse troppo.
Da quando ha saputo la verità, sempre lo ha fatto e sempre lo farà.

E Anna sa di aver confidato il segreto a una cassaforte che mai avrebbe aperto bocca a riguardo.

Nonostante la saltuarmente eccessiva preoccupazione della emiliana, condividere il segreto con lei non era stato uno sbaglio, pensava la romagnola, e mai lo sarebbe stato.

Perché il loro legame e la loro fedeltà erano assoluti. Erano i due lati della medesima medaglia.
Erano destinate e volenterose ad aiutarsi.

Sofia era lo scudo di entrambe.
Anche se ogni tanto Anna aveva qualcosa da ridire.


N/A: a parte il capitolo "meh", volevo avvertirvi che questo sabato pubblicherò il primo capitolo di una nuova storia, una GerIta!

Se siete interessati, ricordatevene! ;)
Detto questo, alla prossima settimana!

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