166. Una scottatura indimenticabile

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N/A: sto pubblicando dall'università ma non dal telefono, bensì dal pc... come credo di aver già accennato, questa storia mi sta dando delle bizze perché ormai i capitoli sono tipo troppi e quindi si impalla perché se Wattpad è qualcosa, sicuro è scemo (signor Wattpad non ammazzarmi plizz).

Io sono anche disposta a fare i salti mortali per pubblicare con regolarità, perché ci tengo alle regioncine e credo che ci teniate anche voi, anche se l'ultimo capitolo l'hanno visto pochi qwq.

Però voglio darvi il beneficio del dubbio (sperando di vedere se ci tenete o meno a questa storia) e vi do due proposte per ovviare al problema di Wattpad scemo e il fatto che mercoledì sono tutto il giorno all'università.

Opzione A: se porto il pc all'università (anche se è rischioso e vado in paranoia per starci attenta) aggiorno al mercoledì, altrimenti il giorno di pubblicazione slitta a giovedì pomeriggio e così fino a che non ho questi orari (ossia giugno).

Opzione B: dato che anche per me è fastidioso, per un pochino faccio l'opzione A, giusto per arrivare a cifra tonda o finché non divento davvero scema, e poi creo una nuova storia "Casa Vargas- Le regioni d'Italia 2" in cui continuo questa raccolta, non ripartendo da zero con i numeri dei capitoli per non creare confusione. Mi spiacerebbe, perché si possono arrivare a 200 parti, ma sono disposta a sacrificarne una trentina di parti qua se significa riuscire a fare tutto come qualche mese fa (neanche)...

Fatemi sapere, sperando ci sia qualcuno che mi sta cagando, e vi lascio al capitolo (con un po' di content tra Roberto e Bruno; era da un po' che non ve lo davo e mi sono detta "perchè no!")




<Mi spiace che tu sia costretto a stare rinchiuso qua con me.> sospira Roberto, le parole un po' mangiucchiate dal cuscino su cui è appoggiato con la guancia.

<Non è vero, sto volentieri qua con te; in più non stai bene, è giusto che qualcuno qua a tenerti d'occhio.> ribatte Bruno, seduto a gambe incrociate sul letto, smanettando con il telecomando dell'aria condizionata.

Sono in albergo, nella loro camera condivisa, pescata tra le varie che Anna ha gentilmente prenotato per loro in quell'hotel con 2 stelle, ma con due gestori estremamente gentili, proprio dei tipici romagnoli.

Purtroppo il piemontese quella giornata deve passarla steso sul suo letto non eccessivamente comodo perché la giornata prima si è scottato tutta la schiena.

A posteriori, è stato uno stupido, lo riconosce! Anche se si era riempito di crema solare, ha sbagliato ad avere fiducia in essa!
In più avrebbe dovuto pensarci che il sole si spostava nella giornata e che, quindi, l'ombra avrebbe cambiato direzione, lasciando la sua schiena esposta al sole.

Purtroppo stava dormendo e nessuno ci ha fatto caso o gli ha dato uno scrollone per avvisarlo con qualcosa del tipo "Ehi, se resti al sole così poi diventi un pezzo di carne alla brace!"

Non si è manco cotto a puntino, solo scottato e diventato rosso come un'aragosta. La brutta scoperta è stata fatta la sera, quando si stava preparando per uscire. Non è potuto rimanere in casa, però, voleva stare con gli altri!, quindi ha passato la serata malapena tollerando la polo addosso.

Per fortuna, quando sono usciti dall'albergo per andare a cena, qualche supermercato era ancora aperto, dotato di parafarmacia, dove ha trovato qualcosa per le scottature.

Ha dormito sulla pancia tutta la notte, dopo aver messo la pomata per le bruciature con l'aiuto di Bruno (che gli ha chiesto più volte durante la serata se stesse bene; poverino, si era sentito in dovere di fare il crocerossino per lui!).

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