Lei é Basilicata, precedentemente detta Lucania. Quelle antiche radici tutt'ora sono esposte nel modo in cui sono chiamati i suoi cittadini: lucani, piuttosto che basilicatesi.
Nome che, onestamente, le fa cagare quasi più di quanto non ci riesca il nome “basilischi”.
Lei e i suoi cittadini non sono né del fottuto basilico (come alcune volte Michele e Giuseppe storpiano tale appellativo), né dei mostri mitologici che pietrificano con lo sguardo la gente!Anche se alcune volte sarebbe bello avere un potere del genere, eh, non lo mette mica in dubbio!
Si maledice sotto i denti per quella volta che, presa dalla curiosità, aveva preso in mano un libro della storia della sua regione, per vedere quante stronzate c'erano scritte.
Peccato che una "stronzata" stampata a caratteri neri su pagine bianco latte le apparve (e tutt'ora le appare) ben poco come una stronzata e piuttosto come una verità scomoda.
Una verità che le fa girare gli ingranaggi nel suo cervello, facendola sentire perfino male.
Eh già, qualche semplice frase ha avuto un simile potere sulla regione meridionale sempre così sprezzante e sfacciata.
Il fatto di essere la causa della morte di qualcun altro non é niente di leggero.
Non ha certezze, non conosce questo "qualcuno" che ha ucciso… però la possibilità esiste.
E questo ogni tanto le impedisce di dormire, quando i dubbi tornano in superficie dall'inconscio in cui Carmela ha provato a relegarli.
La Lucania, anticamente, era una regione molto più estesa, comprendeva territori dei suoi fratelli, escludendo però dei territori che oggi sono suoi.
Si ebbe una ridefinizione di quei territori, rendendone una parte più similare a quelle che sono oggigiorno le sue terre, che sarebbe diventata una provincia romana una volta che fu conquistata.
E quella redifinizione non avvenne per casualità, ma perché vi fu una scissione fra i Bruzi e i Lucani, quindi fra una popolazione che abitava territori ora di Vincenzo e una etnia che era insediata nei propri.
Quindi ci doveva essere qualcuno che rappresentava quella unità, da cui poi é nata lei e poco dopo, sotto la romanizzazione, pure Vincenzo.
Qualcuno che era morto per colpa sua.
Una probabile regione non conosciuta da Giovanna, che principalmente rimaneva nelle sue città in Sicilia e ogni tanto andava ad Atene dalla sua capa.
Una persona morta silenziosamente come era stata in vita.
Dopo tanto tempo passata ad arrovellari su tale quesito, é finita per immaginarsi come era questa antica Lucania.Le ha dato il nome Duna, luna nel suo dialetto, perché si immagina tale regione simile alla Luna.
Quieta, quasi irrilevante rispetto al Sole, eppure decisamente più poetica di quest'ultimo.Se la immagina come una bellissima donna, vestita sempre con abiti comodi per cacciare e i capelli lunghi ma raccolti per non averli d'intralcio.
Una bellezza non perfetta come quella dei modelli antichi, ma perfetta nel suo punto di vista. Capelli folti e quasi neri, in contrasto con gli occhi color del miele.
Aveva ciglia folte che le davano sempre un'aria di sfida e dei lineamenti duri, armonici con il taglio degli occhi, sottile e quasi tracciato con il righello per la rigidità dei tratti.
Ma non era solo una bellezza difficilmente capibile e apprezzabile, era anche una brava persona moralmente!
Duna adorava stare con i suoi cittadini almeno quanto lei adora passeggiare per le strade di Potenza e Matera e sentirsi in pace con sé, felice e come libera di respirare dopo molto tempo in apnea.
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Casa Vargas- Le regioni d'Italia
Fanfiction-la pic l'ho messa solo perché è davvero cute. Non rispecchia per nulla come saranno le regioni in questa storia. Ah, e non serve conoscere Hetalia così bene per poter leggere questa ff- *parte musichetta da superquark* In questa storia che di aulic...