84. Infastidire non va mai a finire bene

157 10 359
                                    

N/A: ecco un disegnino in tema con questo capitolo

Sappiamo tutti che c'è il 98% di probabilità che Michele si sia meritato tale calcio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sappiamo tutti che c'è il 98% di probabilità che Michele si sia meritato tale calcio.

E ammiriamo la grazia con cui Carmela dà il calcio volante

Carmela sta silenziosamente giocando al telefono, il suo volto indecifrabile. Ad aiutare a capire il suo stato d'animo, c'è un peluche preso dopo averlo visto usare da Rosa.

Un polipetto double-face: per un verso il polipetto è rosa e ha una faccia felice, per il verso blu è arrabbiato.
In questo momento, è dal lato blu ed è comodamente appoggiato sulla testa della regione, ad indicare chiaro e tondo che è meglio non infastidirla.

Ma un simile cartello d'allarme non è che un invito per certe regioni. Un po' come allo zoo, ci sarà sempre qualche sciocco che andrà a disturbare gli animali nelle gabbie, per il puro gusto di farlo.

Nel tal giorno, lo sciocco è Michele che, notando il polipetto azzurro svettare sulla testa della sorella, sorride furbetto e si avvicina silenziosamente, da dietro.
C'è sempre qualcosa di divertente nell'infastidire chi è già seccato: sbotta subito e ha reazioni decisamente ilari.

E chi è incazzato non è molto lucido nel dare colpi, quindi sono facili da evitare ed è un bene, perché gli schiaffi sono meno precisi ma decisamente dolorosi.

Perciò, il pugliese scavalca il divano da dietro, con un tonfo si siede vicino la sorella, le circonda con un braccio le spalle e strilla: <Mimi~!>

La lucana si prende un colpo e sobbalza, il povero peluche che le cade dalla testa e finisce fra le sue gambe incrociate. Guarda furente il fratello e chiede, retorica e scorbutica: <Non ci vedi?! Non sono di buon umore, lasciami in pace.>

<Ma non sto facendo nulla di male.> si difende lui, giocando con la guancia dell'altra.
La più bassa aggrotta ancora di più le sopracciglia, prende con una mano il polso del fratello e allontana la mano che la sta infastidendo.
<La prossima volta te la stacco a morsi.> minaccia.

<Uhhhh, che pauuuuura~> risponde Michele canzonatorio, rimanendo vicino a lei, sorridendo furbetto.
Per il proprio bene, ella decide di ignorarlo.

Però lui non è della stessa idea e le dà schiaffetti sul braccio per sconcentrarla e, possibilmente, farla sbagliare.
Carmela conta fino a 10, lasciandolo fare almeno 3 volte, poi muove il braccio e prova a dargli un ceffone.

Il pugliese schiva in tempo, ridacchia e commenta: <Eddaiiii, sto giocando.>
<No, perché a me dà fastidio!> sbuffa la lucana, desiderando strozzarlo.

<Ihhh, che permalosonaaaaaa~.> lamenta Michele, facendole di nuovo il dispetto.
Rotola giù dal divano in tempo per evitare un altro ceffone, ridacchiando come se stesse assistendo ad uno spettacolo comico di qualità eccelsa.

Casa Vargas- Le regioni d'ItaliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora