121. Famigliola che fa gioire Freud e Jung

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C'è una fiera in un rione importante di Roma, con tante bancarelle colorate e alcune davvero originali.
Inoltre, in uno spiazzo abbastanza aperto, sono presenti svariate giostre.

Sono in quattro a girovagare per quella festa, curiosi di vedere come sia e desiderosi di svagarsi con qualcosa di non abituale.

Rita e Roberto passeggiano a braccetto, fatto neanche così insolito. Avevano preso quell'abitudine quando erano "sposi" e discutevano nel giardino reale, sedendosi pio nel gazebo.

Era nato per gioco, come presa in giro ai reali, per far credere loro fossero perfetti sposini, quando erano solo grandi amici e fratelli.

E Roberto, da galantuomo quale è, non ha mai perso l'abitudine di offrire una passeggiata a braccetto alle donne; ma da quando poteva scegliere, solo con le sorelle.
E Rita accetta volentieri; è un gesto innocente ma di grande affetto.

Attorno loro ronzano come instancabili ragazzini quali sono Marie e Franco. Si fermano ogni volta davanti le bancarelle di dolci, desiderando prendere di tutto e di più. I più grandi allora ricordano loro che non è l'opzione più furba e li trascinano via, con dispiacere dei due nanetti.

Marie principalmente trascina il fratello verso tutte le bancarelle che trova interessanti e lo avvicina ad un piccolo stand con orecchini, braccialetti e collanine.

<Wow, che belli!> esclama Marie, sollevando una collanina con alla fine una graziosa Lady Oscar.
<Con cosa sono fatti?> chiede ad alta voce Franco, cercando con lo sguardo se riconosce altri personaggi.

<Pasta di sale.> risponde la proprietaria della bancarella <È molto malleabile e permette di andare nei dettagli.>

<Che personaggi ci sono?> domanda Marie.
<Oh, di tutti i tipi! Dai protagonisti dei cartoni della disney, ai personaggi di anime che hanno fatto la storia, a personaggi di Harry Potter e tanto altro.> elenca la giovane donna.

Marie solleva un braccialetto con piccoli dolcetti. Si gira e lo agita leggermente, asserendo: <Roby, questo è perfetto per te!>

Roberto la guarda sconsolato, mentre Rita ridacchia, appoggiandosi per un breve istante alla spalla del fratello.

<Anche gli orecchini sono così carini!> commenta la valdostana, appoggiando il braccialetto.
Franco ne trova in mano uno con il golden trio di Harry Potter. Lo prende in mano e chiede: <Quanto costa?>

<10€.> risponde lei.
Franco guarda nel portafoglio e nota che ha solo 15€. Si imbroncia, non sapendo bene se prenderlo.

<Ecco a lei.> sente qualcuno dire. Alza la testa di scatto e Rita sta pagando per lui.
<Non devi!> si intromette il molisano.
<Lo faccio con piacere, sienda.> asserisce la sarda.

L'umana impacchetta il braccialetto e lo porge al ragazzino, asserendo a mezza voce: <È stata gentile tua mamma.>

"Mamma?" pensa confuso Franco, ma è già tirato in là da Marie e, dalle facce altrui, non hanno sentito alcunché.

La valdostana lo trascina di fronte l'ennesimo stand di dolci, questa volta di solo zucchero filato e crêpes.
<Uhhh, ho voglia di zucchero filato!> si lamenta Marie.

<Poi stai male.> commenta Roberto.
<Ma se lo mangio a metà con Franco non sto male!> si difende la piccola.
<Beh, a me piacerebbe un po' di zucchero filato...> commenta il molisano.

<Qua abbiamo un papà severo, mh?> scherza il proprietario del piccolo baracchino.
Roberto lo guarda confuso, pensando: "Papà?!".

<La mamma sicuramente è dalla vostra parte, vero?> continua, scherzando, l'umano.
Rita regge il gioco, è inutile provare a dire un'altra bugia, e afferma: <Eh già. Infatti potete prendere uno zucchero filato in due, ma solo piccolo o medio.>

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