26. La freddezza di Angela

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Di solito per Natale si é tutti più buoni.
A casa Vargas, invece, le regioni solo solo più scellerate.
Varie regioni sono impiegate nelle preparazioni di pranzi e mica pranzi sontuosi dal 24 dicembre al 6 gennaio, da cui non puoi scappare senza aver preso qualche chilo.

Ma nel cucinare ovviamente non tutto va liscio come o'olio e si discute su che fare ogni giorno e come farlo, in ogni suo singolo aspetto.
Dai piatti da decidere giorno per giorno, agli ingredienti specifici di ogni piatto (che ovviamente ha mille versioni), ai tempi di cottura e ai metodi di "trattamento" dei vari alimenti che compongono il piatto.

Quindi entrare in cucina e provare a dire la propria in capitolo é come mettere piede in una guerra fra pentole, padelle, teglie, frustini e spatole; tutto a suon di "io lo faccio così" e insulti vari, più o meno leggeri.

Poi c'è l'organizzazione del tempo.
Ovviamente ci sta far le solite cose, non é una cattiva cosa continuare delle tradizioni "sane".

Quindi non può mai mancare il rimpinzarsi di pandoro davanti alla TV che trasmette solo dei cinepanettoni o dei classici di Natale. Inoltre é irrinunciabile la classica tombolata in cui si fanno cospirazioni e tutti pensano che ci si allea per intascarsi più euro. Oltretutto sono una costante pure le varie partite a briscola in cui Giorgio e Aleksander sono gli indiscussi vincitori, anche se Anna e Domenico (e un po' pure Rosa) danno del filo da torcere ai due.

Ma, puntualmente ogni anno, qualcuno pensa e dice sia ora di trovare anche qualcosa di nuovo da fare... cosa che al massimo si é spinta a giocare a Risiko, finito dopo 3 ore con il gioco ribaltato dalla frustrazione (a causa di chi, ancora c'è il dubbio, dato che l'hanno tentato simultaneamente più persone).

E, infine, chi invitare.
Cercano sempre di invitare Feliciano e Lovino, cosa che non sempre funziona. E, se ci riesce, stanno solo  per Natale e il 26 dicembre. L'ultimo dell'anno é impossibile farli rimanere, hanno sempre "da fare".

Ovviamente le regioni non sono nate ieri e sanno benissimo cosa (anzi, chi) c'è sotto. E i più audaci e/o ironici, come Michele, Rosa, Giorgio, Giovanna e Francesca, scherzano sul fatto che li capiscono e che sono giustamente superstiziosi.
D'altronde "Se non si tromba a capodanno, non si scopa tutto l'anno" é un detto veritiero, no?

Dire o accennare a tale modo di dire comporta irrimediabilmente una determinata risposta dalle due Italie. Feliciano diviene rosso tanto quanto le palline dei tradizionali alberi di Natale, mentre Lovino diventa una furia omicida e insegue chiunque abbia parlato con l'arma più vicina possibile (solitamente, la pantofola).

Però non solo le due Italie sono invitate al pranzo di Natale. Infatti tale festività è la scusa migliore per riunire tutta la famiglia, se così la si può definire. Quindi il 25 dicembre sono invitati a mangiare a casa loro Marco e Paolo, rispettivamente San Marino e Città del Vaticano.

San Marino è un ragazzo alto praticamente quanto Franco, capelli quasi neri e occhi di un castano scuro nascosti dietro un paio di sottili lenti dal taglio squadrato. È abbastanza silenzioso e riservato all'inizio, ma quando è messo a proprio agio si scioglie e diventa più incline al parlare piuttosto che all'ascoltare. Quando si rilassa, infatti mostra una grandissima vena umoristica e quindi la sua presenza diventa più che gradita, perchè fa ridere o anche solo sorridere un po' tutti.

Città del Vaticano è un altro paio di maniche.
Paolo è alto neanche 1,50m e, a differenza di praticamente tutte le altre nazioni, ha l'aspetto di un anziano signore. Nonostante questa sua caratteristica fisica è molto vivace ed è sempre pronto a rimbeccare chi fa degli "enormi sbagli" davanti i suoi occhi.

E la sua presenza porta sempre una grande tensione in casa Vargas, perchè vi è quasi uno scontro silenzioso con molte regioni.
Con Giorgio e Aleksander litiga per la loro blasfemia, cosa che fa pure con Francesca, anche se lì vi è anche mischiato il risentimento della toscana per i secoli passati in cui ha ficcato il naso nei suoi affari.

Con Mario vi è un rapporto un po' instabile perchè il laziale sa benissimo che l'altro l'ha solo usato per secoli e secoli (e, alcune volte, è stato lui a subirne le conseguenze più gravi invece del vecchio).

Simile cosa era con Domenico, Michele, Anna e Angela: c'è una sorta di muro fra loro e la rappresentazione della Chiesa; barriera abbastanza invalicabile. Questo perchè erano stati meri terreni sotto le direttive dell'uomo, che li aveva sempre trattati come territori di seconda classe. E comunque li voleva tenere stretti a sé, solo dopo delle battaglie avrebbe pensato di cedere quei territori che aveva conquistato. 

Specialmente Angela era molto fredda con Paolo. 

Già che la ragazza era di indole chiusa, riservata e pacata, quei secoli sotto i territori papali non l'avevano aiutata. Anche perché in qualche modo disprezzava quell'uomo per averle fatto amare quella religione.

Aveva molte imperfezioni come religione (così tante ingiustizie erano contenute nelle sacre scritture), non si può negare, ma c'erano alcuni concetti che approvava e supportava che non poteva negare di perseguire e/o apprezzare. 
E quello basta per renderla cristiana.

Angela crede nell'amare il prossimo come sè stesso e nella fratellanza. In maniera totalmente sua, è dolce e gentile con gli altri e raramente decide di farsi prendere da rabbia o sete di vendetta. Anche per quello preferisce usare la magia piuttosto che armi qualsiasi. 

Con le armi, bianche o a sparo che esse siano, per forza di modi viene versato del sangue e uno viene ferito o perfino ucciso. Con la magia si può riuscire a combattere senza ferire, temporeggiare e trovare un modo per risolvere o sfuggire al conflitto. Inoltre aveva iniziato a studiare antichi testi riusciti a farsi recapitare da Bologna, ma anche perfino da Londra, per indispettire Paolo verso il XI° secolo. 

Tutt'ora la magia indispettisce Paolo.

Quindi è solo una casualità che, quando Paolo si trova a casa loro, Angela si sforzi di usare la propria magia davanti gli occhi di Città del Vaticano, solo per fargli borbottare cose sottovoce, solitamente insulti ma anche preghiere in latino per difendersi da tale malignità.

Ok, Angela è cristiana.
Ma ogni tanto un piccolo scherzetto se lo vuole concedere.
Tanto, essendo una regione, ha ben altri peccati più grandi sulle spalle che quello di indispettire un po' la personificazione della Chiesa cattolica.



N/A:
Io: *non ha idee per il capitolo* *guarda fra le varie idee da sicuramente scrivere* *nota quella di Angela con Vaticano* ambientiamola a Natale per dargli contorno e introdurre anche San Marino, dai!
Regia: ma siamo in piena estate nella realtà!
Io: storia mia, decido io *dito medio insieme al gesto col braccio*
Regia: *le gasp* iL fAMiLy fRiEnDLy!
Io: *evoca tavoli* ecco, parla con loro, il mio family friendly! *scaglia tavoli*
Regia: *grida*

-fine memoria-

Ok, praticamente è quello accaduto nel mio cervello nello scrivere questo capitolo. 
Non mi pento di aver messo il capitolo a Natale mentre noi siamo a fine giugno.

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