13. Molte voci, poche certezze

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Ogni tanto tutti hanno bisogno di una pausa.
Anche il più lavoratore e serio ha bisogno di staccare la spina e fare ciò che lo rende genuinamente felice e rilassarsi nella sua maniera.

Infatti, a casa Vargas, vige la regola che ogni regione può allontanarsi da casa per un certo tot di giorni prestabiliti l'anno in cui vanno nelle loro regioni, nelle loro case personali lì, a passare il tempo per loro stessi.
Non per lavoro o per emergenza, ma per rilassarsi nelle loro terre e sentirsi più carichi e sereni.

E perciò Maurizio sorride con enorme sollievo quando, con una valigia, può finalmente staccare la spina e andare nella sua regione per cinque giorni, come già aveva programmato e chiarito da qualche settimana.

Nonostante il suo treno abbia avuto 30 minuti di ritardo (anche se che con Trenitalia é la normalità) e abbia trascorso quasi quattro ore di viaggio in un treno abbastanza scomodo, sorride felicissimo quando riesce a mettere piede nella stazione dei treni di Ancona.

E, dopo un bus ed un taxi, finalmente arriva davanti la sua casa in stile antico, troneggiante attorno alla vegetazione, quasi fiera di trasmettere tale splendore di secoli passati.

Ma antico non significa vecchio e, in un certo senso, brutto e decadente, no, per Maurizio quella casa é sempre bella e accogliente, ed oggettivamente la é.
Inoltre é vicinissima al promontorio e, perciò, si gode di una splendida vista mare dal bancone in camera.

Ed é durante la mattinata del secondo giorno, sporto sul balcone a fissare il mare, che si perde nei suoi pensieri.

Un po' tutti gli Stati e le regioni sono, quasi ovviamente, un po' un miscuglio di vari controsensi che rimangono in equilibrio.

Tale equilibrio ha la sua controparte.
In casi come Francesca, porta ad un equilibrio instabile e a soffrire di bipolarità.
In casi come Sofia e Carlo, a rinchiudere da qualche parte le loro mille sfaccettature per farne troneggiare solo una.

Nel caso di Maurizio, lo porta ad avere mille dubbi.
Le Marche sono unite nella loro differenza. Infatti, per qualche altra regione viene usato il plurale? Nessuna. Questo indica anche la pluralità di tale territorio.

Ogni piccolo posto é diverso, a sé stante, eppure si uniscono ai loro vicini e fanno fronte comune, identificandosi in un'unica regione.

Ma, appunto, ciò lo porta ad avere mille dubbi.
Perché é come se mille e mille voci gli ronzassero nelle orecchie.
Ogni volta che deve convincersi di qualcosa, deve dare risposta alle molteplici voci in testa, altrimenti dormienti.

Spesso fanno domande o supposizioni all'opposto, cosa che portano alla confusione del povero Maurizio, che si ritrova ad accettare come dato di fatto certe cose senza esserne totalmente convinto.

Infatti, si potrebbe definire quello con le minori certezze al mondo su sé stesso e su quello che lo circonda.
Perciò, nei suoi panni, bisogna avere molta fiducia, che si elargisce come fossero briciole di pane.

Per lui é sempre come accettare di tenere un qualcosa come caposaldo, anche se gli sembra una sciocchezzuola falsa.
Infatti, "convincerlo" all'istante é un'impresa ardua.

E una delle questioni che lo lascia più conflittuale, da vari secoli a quella parte, é l'affetto bruciante che prova per Angela.
La quieta umbra aveva subito attirato la sua attenzione. Silenziosa, austera, riservata, le era sembrata qualcuna piena di certezze che però non sfoggiava, preferendo tenerle per sé.

Una da ammirare, ecco.
Ma tale ammirazione si é evoluta presto in simpatia, poi in amicizia ed infine… boh. Non sapeva se dire se quello che li legava era l'affetto fraterno o, almeno dal suo lato, anche qualcosa di più.

Si era "convinto" che, però, non ci sarebbe stato nulla di peccaminoso nell'amarla.
Loro nazioni utilizzavano termini della parentela come "fratello", "sorella", "padre" e "madre" per assomigliare di più agli umani di cui rappresentavano le loro terre ed il loro modo di essere.

Ma, infondo, se nessuno nasceva davvero da nessuni, come si faceva a basare realmente la parentela? Non c'erano legami di sangue, né, perciò, affinità.
Tutto era relativo, "convenzionato".
Infatti definire i termini tra loro in casa Vargas era sempre un casino per quello.

Ma ritornando alla questione principale, significa che Angela e Maurizio, letteralmente parlando, non sono fratelli.
Quindi amarla é una possibilità.

Ma é davvero il suo caso?
Proprio non lo sa.
Più si pone il quesito, più gli pare che mai sarebbe arrivato ad una certezza assoluta.

Idea che gli da davvero fastidio.
Odia questa sua caratteristica, questo suo perenne brancolare in un buio rischiarato da flebili fiammelle non abbastanza grosse da dargli un'idea chiara del mondo attorno a lui.

Sospira, chiudendo gli occhi.
Quando li riapre, fissa davanti a sé il mare.
Si concentra sulle sue sfumature di blu ed azzurro e verde bottiglia e sulla spuma bianca.

Si lascia trasportare dal rumore delle onde sulla battigia, dagli uccellini nidificanti sugli alberi della sua proprietà e dal flebile traffico della città dietro di sé, che pare lontana.

Inspira a pieni polmoni e tutto quello che sente é il profumo pungente dei pini marittimi e della salsedine creata dal mare.

Allora apre gli occhi e sorride dolcemente, in pace con sé stesso e col mondo, per quel che può.

Maurizio ha poche certezze nella vita.
Fra di queste non c'è la classificazione dei suoi sentimenti per Angela.
Ma é certo di amare la sua terra ed il mare e mai vi rinuncerebbe.

N/A: capitolo più corto degli altri soliti, senza reali pretese ed abbastanza semplice ma non scherzoso.
Giusto un modo per entrare di più nella mente di Maurizio.

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